BUONSALVE e “compensazione verbosa”

fumetto con saluto BUONSALVE!

Nel 2017 in Nuovi saluti: buonsalve e buonciao avevo descritto due saluti insoliti, probabilmente modellati scherzosamente sull’inglese goodbye, il cui uso era ristretto quasi esclusivamente a contesti online come forum, canali Youtube, chat, blog e alcune community. Non si riscontravano invece nel mondo “reale”, a parte qualche occorrenza giocosa o ironica rivolta a chi era in grado di riconoscerli.  

In questi 8 anni buonsalve, a quanto pare, ha subito un’evoluzione. Non è più solo un saluto digitale, che nel frattempo si era esteso anche a TikTok e altri social, ma può essere usato non ironicamente nella quotidianità anche in contesti professionali. O perlomeno è quanto farebbe supporre la nuova serie di una trasmissione televisiva, Casa a prima vista, in cui un giovane agente immobiliare toscano incontra i clienti salutandoli cordialmente con buonsalve.

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Affettare il corpo: una riesumazione?

Le parole di un noto preparatore atletico che in un’intervista spiegava i benefici anche per i non sportivi di fare movimento di vario tipo e lavorare sull’equilibrio:

fumetto con testo “...evitano di avere un trigger point, che è un punto dove senti un dolorino da dove può partire una rigidità che può poi cominciare ad affettare il resto del corpo”

Isolando la frase dal contesto credo sia inevitabile che affettare il resto del corpo faccia pensare a un enorme coltello che taglia a pezzi arti o altro.

Nell’intervista però era così ricorrente l’uso di anglicismi (il tuo knowledge, un bond, motion is lotion, lack di movimento…) che chi parla inglese poteva capire che affettare andava inteso nel senso del verbo inglese affect [something], “avere effetto su [qualcosa]”.

Non mi era ancora capitato di sentire questo uso di affettare e quindi non so se sia una peculiarità dell’idioletto dell’intervistato, che non si è reso conto dell’ambiguità, oppure se sia effettivamente diffuso in ambiti dove prevale l’itanglese e spesso si privilegiano neoformazioni ibride anziché usare il verbo italiano corrispondente (ad es. sharare per condividere, skippare per saltare, snitchare per fare la spia, applicare da apply per fare domanda, mutare da mute per silenziare…).

Chi ha letto fin qui probabilmente ha già formato una propria opinione sulla locuzione affettare il corpo modellata sull’inglese affect the body. Positiva o negativa?  

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Lunistizio, parola acchiappaclic

Alcuni titoli di notizie dell’11 giugno 2025:

Esempi di titoli: 1 Lunistizio maggiore, quando la luna si ferma; 2 Oggi c’è il lunistizio maggiore; 3 Lunistizio Maggiore 2025, la Luna delle Fragole più bassa degli ultimi 20 anni; 4 Arriva la “Luna Piena delle Fragole” e il lunistizio”

Chissà come funziona il meccanismo che improvvisamente diffonde e dà grande visibilità a una parola inusuale e di bassissima frequenza come lunistizio, credo finora sconosciuta a gran parte del parlanti.

Lunistizio

Lunistizio non è un termine astronomico ma si tratta di una parola desueta, di cui nell’ultimo secolo si trova traccia quasi esclusivamente in testi a carattere astrologico, esoterico o pseudostorico, mai in pubblicazioni scientifiche.

I media che si sono appropriati della parola  lunistizio ne spiegano il significato dicendo che equivale al “solstizio della luna”, cioè la Luna nel punto più basso della sua traiettoria orbitale rispetto all’equatore celeste, allo stesso modo in cui il solstizio rappresenta l’istante e punto dell’eclittica in cui il Sole, due volte all’anno, si trova alla massima distanza dall’equatore celeste. Se il nome lunistizio fosse congruente con il nome solstizio, dovrebbe però descrivere un fenomeno che avviene mensilmente e non sarebbe quindi così raro.

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TACO trade (quando chicken è un coniglio)

Vignetta con caricatura di Trump, identificato da lunga cravatta rossa, e un taco al posto della testa. Titoli in inglese: 1 Trump erupts when asked about “TACO trade” ― a new nickname mocking his tariff approach; 2 Wall Street mocks Trump with four-letter code: “Taco”

Il neologismo TACO trade sta avendo visibilità negli Stati Uniti, anche perché Trump si è risentito parecchio quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse.    

L’espressione TACO trade è stata coniata da un giornalista del Financial Times per descrivere le politiche commerciali (trade policies) di Trump. Ai continui annunci di dazi esorbitanti a paesi a lui sgraditi spesso poi segue la retromarcia* non appena ci sono reazioni negative dei mercati, ripercussioni economiche o altre conseguenze che potrebbero mettere in cattiva luce Trump, così i dazi vengono drasticamente ridotti oppure viene posposta la data in cui entreranno in vigore.  

L’acronimo TACO, facile da ricordare perché omonimo della specialità messicana 🌮, sta per Trump Always Chickens Out. Ricorre al verbo informale chicken out, che si usa per descrivere chi per paura si tira indietro dal fare qualcosa, o non ha più il coraggio di procedere.

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Falsi amici “involontari”: celibate ≠ celibe

Spesso i falsi amici rivelano scarsa padronanza dell’italiano e incapacità di riflettere sul significato delle parole in contesto. Ne è un esempio la spiegazione prevalente nei media per la parola inglese incel, che ha ricevuto molta attenzione in seguito alla serie televisiva Adolescence:

Esempi da media: 1 “INCEL è l’abbreviazione di involuntary celibate, cioè celibe involontario. Uomini soli, che desiderano relazioni sessuali o affettive, ma ricevono solo rifiuti”; 2  Incel, chi sono i celibi involontari che su Internet diffondono odio nei confronti delle donne;  3 Cosa sono gli INCEL, il fenomeno sociale dei celibi involontari; 4 Le sette online dei celibi involontari dove cresce l’odio contro le donne

Riprendo la descrizione di incel fatta in Techlash e altre parole “tossiche” del 2018:

Incel è una parola macedonia formata da involuntarily + celibate (non è un acronimo, come farebbe supporre la grafia INCEL di alcuni titoli qui sopra). Gli incel sono maschi giovani che loro malgrado non hanno alcuna vita sessuale e covano enorme risentimento verso chi invece ce l’ha e in particolare verso le donne, odiate perché li rifiutano. Per la frustrazione e il rancore gli incel possono addirittura arrivare a uccidere, come è successo a Toronto nell’aprile 2018.

In inglese l’accezione prevalente di celibate nell’uso contemporaneo è “che non ha rapporti sessuali”, “in stato di castità”, e identifica chi per propria scelta si astiene dall’attività sessuale e da quanto vi è connesso, come ad es. chi appartiene a specifici ordini religiosi (celibate descrive sia uomini che donne). Non corrisponde all’aggettivo italiano celibe che invece indica uno stato civile (“uomo non coniugato”) e che in questo contesto è quindi un falso amico

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Neologismi papali: totopapa e fantapapa

Titoli: 1 Conclave dopo la morte di Papa Francesco: il Totopapa della Chiesa cattolica; 2 Il toto-Papa infiamma i bookmaker esteri (ma in Italia non si può): testa a testa Parolin-Tagle; 3 Fantapapa, cos’è e come funziona il gioco sul Conclave: la formazione, i cardinali, i jolly, la lavagna tattica; 4 FantaPapa, in due giorni quasi tremila hanno schierato i loro papabili.

Dopo la scomparsa di papa Francesco sono apparsi due occasionalismi informali, totopapa e fantapapa, che sono ottenuti con lo stesso meccanismo linguistico. Fanno ricorso entrambi a elementi formativi con funzione prefissale recenti e alquanto produttivi, per cui il significato di totopapa e fantapapa risulta facilmente intuibile.

Totopapa

Totopapa non è esattamente un neologismo ma una “parola cometa”: era già apparso nel 2013 per indicare le supposizioni su chi sarebbe uscito pontefice dal conclave, argomento che ha ampio spazio sui media quando scompare un papa, anche se solo per pochi giorni.

L’elemento toto- è usato per conferire il significato di pronostico e quindi di previsioni su un evento futuro. Ha consentito di formare varie parole, come ad es. totoelezioni, totoministri, totonomine e totofestival, ed è facilmente riconducibile a Totocalcio che invece è un nome con un’origine meno nota, totalizzatore [del] calcio: dettagli e altri esempi in Dal Totocalcio alle totoparole.

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Semantics alla Casa Bianca

Negli Stati Uniti la Casa Bianca continua a minimizzare l’uso di una chat sull’app Signal con cui il ministro della difesa Hegseth ha condiviso informazioni su un’operazione militare in Yemen, poi pubblicate dal giornalista Jeffrey Goldberg incluso per sbaglio nella chat. La risposta ufficiale è incentrata sulle singole parole usate da Goldberg per descrivere l’accaduto: le informazioni condivise sulla chat non erano riservate (“not classified”) e non si trattava di un piano militare (“not a war plan”). Alcune reazioni di media americani:

Foto della portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt e titoli con sottotitoli in inglese: 1 Hegseth’s Leak Would Have Warned the Enemy. The White House Is Using Semantics to Obscure That. War plan or battle plan? Classified or not? The answers to those questions amount to a distinction without much of a difference; 2 Team Trump leans into semantics to downplay Signal group chat scandal. White House officials have had days to come up with a “Signalgate” defense. They’ve settled on a weird point about the meaning of “war plans”; 3 Republicans Play “War Plan” Semantics As More Damning Texts Released

Ho evidenziato semantics perché consente di illustrare un esempio di anisomorfismo tra inglese e italiano dovuto a determinologizzazione, un processo di risemantizzazione con cui un elemento lessicale che in origine aveva un significato fisso e specifico in un ambito specializzato (termine) entra nel linguaggio comune dove assume un significato più generico (parola).

Il termine semantics

Il termine inglese semantics equivale all’italiano semantica quando indica la disciplina scientifica che studia il linguaggio dal punto di vista del significato e che in altri ambiti (semiotica, filosofia, logica…) analizza i rapporti tra segni e referenti.

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Divagazioni su topoconduttore

Microsoft ha annunciato di aver sviluppato nuovo tipo di processore quantistico, Majorana 1, che ricorre a un particolare tipo di materiale denominato topological superconductor o più brevemente topoconductor

In inglese immagine con didascalia “The world’s first topoconductor” che illustra la differenza tra superconductor (“a material where electricity flows with zero resistance”), semiconductor (“a material that allows precise control of electron density”) e topoconductor (“a protected form of matter”)
immagine: quantum.microsoft.com

Nelle notizie in italiano viene usato il calco topoconduttore, coerente con altri termini del tipo x-conduttore come ad es. semiconduttore, superconduttore, quasiconduttore, fotoconduttore.

Non so quasi nulla di computer quantistici e inevitabilmente topoconduttore mi ha fatto pensare a tutt’altro: un famigerato test di traduzione di fine secolo scorso, rimasto leggendario nel mio ambito, in cui un sedicente ingegnere aveva tradotto mouse driver con conduttore del topo.

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Ciaspoling, gommoning, divaning…

Un nuovo nome per le ciaspolate proposte da associazioni turistiche e attività commerciali in alcune località di montagna:

immagine di due ciaspolatrici e testo “CIASPOLING – Attività sportiva assimilabile al trekking ma sulla neve”

Ciaspoling è un tipico esempio di neoformazione ibrida ottenuta da base italiana, ciaspola, con il suffisso inglese –ing che identifica un’azione. In questo caso presumo che al suffisso venga attribuita la funzione ancora più specifica di identificare una pratica sportiva, grazie all’associazione ad anglicismi noti come jogging, trekking, hiking, curling, snorkeling, surfing, free climbing, nordic walking, skating, rafting, spinning…

È un caso palese di inglese farlocco, pensato da italiani per italiani che non sanno che in inglese l’escursionismo con le ciaspole si chiama invece snowshoeing.

Un altro pseudoanglicismo che usa lo stesso tipo di costruzione, base italiana gommone + suffisso inglese –ing, è gommoning, un’attività fatta a bordo di canotti su corsi d’acqua. In inglese si chiama [float] rafting (diventa white-water rafting se prevede la discesa di rapide di fiumi e torrenti ➝ rafting in italiano). Lo pseudoanglicismo gommoning si differenzia però da ciaspoling perché ne viene fatto anche un uso spiritoso che ci si aspetta venga riconosciuto dai destinatari, come nel primo di questi due esempi: 

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Misteri ministeriali: l’origine di alcolock

Nelle notizie sul nuovo codice della strada è ricorrente la parola alcolock. Identifica un dispositivo la cui parte visibile è un etilometro collegato al veicolo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.

Pensavo fosse uno dei soliti pseudoanglicismi usati a sproposito dai media, e invece è proprio il termine a cui ricorre il legislatore nel testo della Legge 25 novembre 2024, n. 177, Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, dove stabilisce che all’articolo 186 del codice della strada, Guida sotto l’influenza dell’alcool, venga aggiunto il seguente comma:

9-ter. Nei confronti del conducente condannato per i reati di cui al comma 2, lettere b) e c), è sempre disposto che sulla patente rilasciata in Italia siano apposti i codici unionali "LIMITAZIONE DELL’USO – Codice 68. Niente alcool" e "LIMITAZIONE DELL’USO – Codice 69. Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock conformemente alla norma EN 50436", di cui all’allegato I alla direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006 […]

Alcolock però non è un anglicismo: in inglese questi dispositivi si chiamano [breath] alcohol ignition interlock device (BAIID) o più brevemente ignition interlock [device] (IID) o alcohol interlock [device].

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Parole per un desolante lunedì di gennaio

ritratto ufficiale di Trump I media ci raccontano che il terzo lunedì di gennaio si chiama Blue Monday e ci vogliono far credere che è la giornata più triste dell’anno, ma è una bufala che non ha alcun fondamento scientifico. Se però si considera che oggi 20 gennaio 2025 inizia la seconda presidenza Trump, effettivamente c’è poco da stare allegri!

In tema, ricordo alcuni post con falsi amici immancabili nelle notizie di questi giorni dagli Stati Uniti:

Riporto anche alcune parole che in inglese vengono frequentemente usate in relazione a ciò che caratterizzerà la nuova amministrazione Trump. Mi dà lo spunto una vignetta di Mike Luckovich:

vignetta con 4 omini del Monopoly con sacchi di dollari a bordo di una lussuosa Cadillac degli anni 30 con statuina di Trump sul cofano; l’auto sfreccia in direzione INAUGURATION  

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Dizionarietto multilingue di parole nuove

copertina del Multilingual Dictionary of New Words e indice delle 30 parole italiane

È appena uscita l’ottava edizione del dizionario multilingue di parole nuove, a cura dell’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea e disponibile in versione inglese e francese.

Contiene 512 parole dalle 24 lingue ufficiali dell’Ue, in numero variabile per lingua, ad es. 30 voci per l’italiano ma 94 per il polacco. Per ciascuna parola è indicata la pronuncia, in alcuni casi registro e/o ambito d’uso, quindi definizione ed esempio d’uso nella lingua della parola, seguiti poi da definizione o parole equivalenti in inglese o in francese, a seconda della versione.

Il formato del dizionarietto è insolito perché le parole non sono raggruppate per lingua ma appaiono in ordine alfabetico, e si possono così trovare una dopo l’altra voci in alfabeti diversi. Esempio con le parole menučko in slovacco, μεταπανδημικός in greco, metaverso in italiano e метавселена in bulgaro:

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January brain e anglicismi “detox” di gennaio

Una nuova parola inglese che parecchie persone appena rientrate dalle ferie troveranno perfetta per oggi 7 gennaio:

Immagine di donna con la testa tra le mani, seduta a una scrivania piena di fogli, e definizione di January brain: “a feeling of tiredness and a lack of energy and motivation that some people experience when they go back to work in the new year after the Christmas holidays”

January brain identifica la sensazione di stanchezza diffusa e mancanza di energia e di motivazione che può caratterizzare il ritorno al lavoro nel nuovo anno dopo le vacanze di Natale.

È descritta in New words – 6 January 2025, una raccolta di nuove parole (neologismi e occasionalismi) di Cambridge Dictionary. Include anche un’altra parola inglese legata ai comportamenti di inizio d’anno: Quitter’s Day, il secondo venerdì di gennaio e giorno in cui la maggior parte delle persone lasciano perdere (quit) i buoni propositi dell’anno nuovo e ritornano alle vecchie abitudini.

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Parole dell’anno 2024, al di là dell’inglese

Immagine con parole dell’anno 2024 in inglese: manifest, brat, brain rot, demure
Immagine: dettagli di annunci di Word of the Year da Cambridge Dictionary, Collins Dictionary e Dictionary.com

Come ogni anno, anche alla fine del 2024 i media italiani hanno dato spazio alle word of the year annunciate da dizionari, media o altre istituzioni del mondo anglofono. Immancabili anche i fraintendimenti sui diversi criteri di scelta delle parole, come già descritto in Cos’è una “parola dell’anno” e come viene scelta.

Mi pare però che stavolta ci sia una novità: mai come quest’anno le parole inglesi del 2024 appaiono in gran parte irrilevanti per il lessico italiano, oppure sono indicative di fenomeni passeggeri o di nicchia (dettagli più sotto). Ho l’impressione che questo abbia in parte spiazzato chi invece avrebbe voluto descrivere neologismi di grande impatto e destinati a entrare nell’uso comune.  

Dalle parole dell’anno ci si aspetta infatti che siano particolarmente significative e simboliche dell’anno appena trascorso. Non per forza però devono essere nuove o esprimere nuovi concetti. Lo esemplifica efficacemente Le parole più usate nel web nel 2024 tra IA, guerra e meteo, un’analisi della linguista Stefania Spina specifica per l’italiano.

Parole rappresentative del 2024 in italiano

Spina ha usato gli strumenti e i metodi della linguistica del corpora per estrarre “parole chiave” (keyword) salienti per il 2024, ossia parole che nel web rispetto ai due anni precedenti hanno avuto una frequenza d’uso maggiore, misurata attraverso un indice cosiddetto di keyness.

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Imbotulinato: è parasintetico

foto di politico italiano con fumetto che indica commento con parole “È tutto imbotulinato!”

Ho captato una conversazione in cui un politico italiano che ha ammesso qualche ritocchino estetico veniva descritto come “tutto imbotulinato”.

È un occasionalismo che non avevo mai sentito e che mi ha colpita perché è un esempio di creatività linguistica che risulta immediatamente comprensibile e molto efficace. Non mi stupirei se la persona che l’ha usato l’avesse addirittura “inventato” al momento, grazie a un particolare meccanismo di formazione di neologismi denominato parasintesi.

La parole parasintetiche, principalmente verbi, sono formate da una base nominale o aggettivale che si combina simultaneamente con un prefisso e un suffisso (o in alternativa un processo di conversione). Esempi: ad-dens-are, de-caffeinare, in-tener-ire, im-burr-are, s-briciol-are.

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