Il “posto figo” della PA

Per la serie comunicazione istituzionale che fa discutere, un nuovo esempio dal Ministero per la Pubblica Amministrazione:

Immagine dal sito della Pubblica Amministrazione con foto di 5 persone sorridenti e slogan: “PA: più che un posto fisso, un posto figo!”
(alla fine del post il video promozionale)

Dalla presentazione ufficiale della campagna, che è dichiaratamente rivolta alle nuove generazioni:

Testo dal sito funzionepubblica.gov.it:  Il claim “Più che un posto fisso, un posto figo!” gioca sui falsi pregiudizi del passato per ribaltare l’immagine fantozziana del dipendente pubblico e il mito del posto fisso raccontato da Checco Zalone in un celebre film.

Trovo curiosa la scelta di citare esplicitamente Fantozzi e Zalone ed evocare così un immaginario negativo che anziché essere ribaltato potrebbe condizionare sfavorevolmente l’interpretazione di tutto il messaggio.

A quanto pare, però, l’idea non è di esperti di comunicazione ma del ministro Zangrillo, che si era già espresso in questi termini mesi fa (cfr. Il piano del Ministro Zangrillo per rendere più attrattiva la Pa).

Continua a leggere   >>

I♡ AM♡ LA CUCINA ITALIANA: chi lo dice?

immagine di mano di cuoco che fa saltare in padella iconcine simboliche della cucina italiana e didascalia IO AMO LA CUCINA ITALIANA CANDIDATA A PATRIMONIO UNESCO e logo dei ministeri della cultura e dell’agricoltura e della sovranità alimentare

Da comunicato stampa del 5 agosto 2023 del Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare:

Una padella dalla quale saltano fuori, insieme alla pasta, la pizza, l’olio, i formaggi e così via, anche i profili di tanti beni culturali della nostra Nazione, dalla Torre di Pisa al Colosseo.

È stato svelato ieri, nell’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei, il logo che accompagnerà la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco fino al 2023.  […]

ll logo ufficiale, che sosterrà la candidatura della Cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco, richiama l’atto del preparare il cibo come rito e come valorizzazione del patrimonio alimentare e culturale che rivive ogni giorno e che verrà trasmesso alle generazioni future.

L’immagine ha suscitato vari commenti, con inevitabili spiritosaggini a base di fritto misto, quattro salti in padella e dalla padella alla brace, e rimandi a Open to Meraviglia: purtroppo anche in questo caso le scelte comunicative suscitano varie perplessità.

Non è un logo!

Continua a leggere   >>

😶‍🌫️ Faccina rannuvolata, significato nebuloso

rappresentazione delle emoji con faccina tra le nuvole di Facebook, Apple, Google, Microsoft, WhatsApp, Twitter

Alcuni set di emoji includono anche una faccina seminascosta da nuvolette, con aspetto variabile a seconda della piattaforma, e che in inglese è descritta ufficialmente come face in clouds.

Cosa significa e come si usa? Non c’è un’unica spiegazione: è un tipico esempio di emoji ambigua che si presta a diverse interpretazioni. Se provate a chiedere a chi la usa, otterrete risposte diverse, ad esempio:

Continua a leggere   >>

I gatti di Santa Lucia (anzi, “lusìa”)

Ieri per l’ennesima volta il mio nome è stato sbagliato in Lucia ma grazie a una battuta sull’imminente 13 dicembre l’errore è stato divertente perché ha “sbloccato un ricordo” molto piacevole, i Lussekatter.

foto di Lussekatter

Sono dolcetti svedesi fatti con un impasto simile al pan brioche aromatizzato con zafferano che vengono preparati per il giorno di Santa Lucia, ricorrenza importante in Svezia. La loro forma dovrebbe ricordare gatti raggomitolati, da cui il nome “gatti di Lucia”.

Avevo potuto apprezzare i Lussekatter quando vivevo a Dublino, grazie ai numerosi colleghi svedesi che ce li preparavano ogni anno per il 13 dicembre.

Continua a leggere   >>

Parigi 2024: mascotte rosse con bianco e blu…

immagine delle mascotte delle olimpiadi 2024

Sono state presentate le mascotte ufficiali delle Olimpiadi 2024 a Parigi. Hanno un aspetto molto accattivante ma senza spiegazione dubito che avrei capito cosa rappresentano.

Potrebbero sembrare degli uccellini stilizzati ma non sono animali, come molte delle mascotte delle edizioni precedenti dei giochi olimpici. Sono invece delle antropomorfizzazioni del berretto frigio, il copricapo rosso, non rigido, tipico degli antichi frigi, indossato con la punta piegata in avanti e che durante la rivoluzione francese era diventato simbolo di libertà.

A questo punto una domanda per chi non parla francese: senza guardare di nuovo l’immagine, ricordate con certezza come si scrive il nome? E sapete come pronunciarlo?

Continua a leggere   >>

Miscomprensione (con percentuale)

A quanto pare la notizia che il 51% dei quindicenni italiani sarebbe incapace di capire un testo scritto ha origine da un’interpretazione errata dei dati. In un articolo che l’ha rilevato si nota questa frase:

Se poi si considera la fine della secondaria di secondo grado, la quota di popolazione al livello 1 risulta comunque inferiore al 20 per cento in italiano e al 30 per cento in matematica (è probabile che la confusione nasca dall’aver sommato le fasce di livello 1 e 2 di quest’ultima prova: una plateale miscomprensione del testo da parte di chi ha letto questi dati!).

L’ho riportata perché il contesto è italiano eppure si notano alcune interferenza dell’inglese.

Percentuali

Quando si presentano più percentuali che vengono confrontate tra loro, in italiano i numeri si fanno seguire dal simbolo %, senza spazio. Andrebbero evitate le parole per cento, come invece è prassi in inglese con per cent (anche percent in inglese americano). Nell’esempio qui sopra mi aspetterei quindi inferiore al 20% in italiano e al 30% in matematica, una convenzione di scrittura che rende il testo più leggibile.

Continua a leggere   >>

Füür måkkïn dê pöpcørn! (diacritici å gøgø)

Per distrarsi dall’attualità vi propongo il cuoco svedese dei Muppet in un video che va guardato con i sottotitoli attivati:

Contesto per chi non conosce il personaggio: il cuoco svedese (Swedish Chef) si esprime con parole incomprensibili (in inglese gibberish) inframmezzate da qualche parola inglese del lessico di base, il tutto pronunciato con un accento pseudosvedese.

Grammelot  

È una caratterizzazione linguistica che fa pensare al grammelot, “un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, le sonorità, le cadenze, la presenza di particolari foni, e le ricompone in un flusso continuo, che assomiglia a un discorso e invece consiste in una rapida e arbitraria sequenza di suoni” (cfr. Enciclopedia dell’Italiano Treccani per altri dettagli).

Continua a leggere   >>

21 marzo, giornata mondiale della poesia

La data del 21 marzo fa pensare subito al primo giorno di primavera* ma si festeggia anche la giornata mondiale della poesia – World Poetry Day – istituita dall’UNESCO.

Immagine con versi di Emily Dickinson: But He is mastered, now, I’m some accustomed to Him grown, He hurts a little, though –  […]

Nell’immagine, i primi versi di una poesia di Emily Dickinson del 1862 nota come I dreaded that first Robin… [J348]. Esprime tormento per l’arrivo della primavera e il risveglio della natura, una rinascita in conflitto con la propria sofferenza interiore.

L’inizio della primavera è simboleggiato da that first Robin che nelle traduzioni italiane viene reso letteralmente con “quel primo pettirosso” (esempio). È una metafora che però può essere fuorviante per un lettore italiano: nel nostro immaginario il pettirosso è un uccellino invernale che è raro vedere in questa stagione.  

Continua a leggere   >>

Come si chiamano i cookie dei siti inglesi?

immagine della casella di ricerca con il completamento automatico per DO BRITISH... che ha come primo suggerimento DO BRITISH WEBSITES USE BISCUITS

Qualche buontempone americano si è divertito con la funzione di completamento automatico di Google e ha fatto in modo che digitando do British… il primo suggerimento per completare la query di ricerca sia quello che si vede nell’immagine: do British websites use biscuits?

È una spiritosaggine virale che circola da molti anni e sfrutta una nota differenza alimentare tra inglese britannico e americano: i biscotti sono biscuit nel Regno Unito e cookie in America. Ovviamente tutt’altra storia per i cookie informatici: si chiamano allo stesso modo in tutte le varietà di inglese.

Continua a leggere   >>

Parole primaverili inglesi: da twitch a tweet

vignetta intitolata Signs of Hoe and Renewal e disegni di tulipano con parola SPROING,  ape e fiori (BUZZ), agnellino (BAA), leprotto (TWITCH), pettirosso (TWEET) e persona che viene vaccinata (JAB)
Vignetta: Pat Bagley

Nella vignetta primaverile americana intitolata Segnali di speranza e rinnovamento ci sono tre sostantivi (e verbi corrispondenti) di origine onomatopeica, buzz, ronzio, baa / bɑː/, belato, e tweet, cinguettio.

C’è anche un ideofono, sproing, che riproduce il suono di qualcosa che scatta come una molla (in inglese spring, come anche la primavera, da spring of the leaf).

Hanno invece altre origini il verbo twitch, che indica una contrazione, uno spasmo o un movimento a scatti di una parte del corpo (come il naso del coniglio), e jab, iniezione (parola entrata solo recentemente nell’inglese americano da quello britannico).

Continua a leggere   >>

GAFAM, acronimo figurato

Sarei curiosa di sapere se ha un nome questo tipo di immagine:

Titolo notizia: EU states back plan to expose big companies’ tax avoidance. Immagine: logo di Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft

Illustra un articolo di The Guardian sull’elusione fiscale e sono immediatamente riconoscibili i logo di cinque multinazionali tecnologiche. La loro sequenza rappresenta anche un acronimo “figurato” altrettanto riconoscibile, GAFAM.

GAFAM è formato dalle iniziali di Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft, in italiano meglio note con il nome più generico di Big Tech. Viene usato in particolare in riferimento a questioni fiscali, di privacy, di gestione dei dati e di oligopolio, spesso con connotazioni negative.

Continua a leggere   >>

Effetti del Covid sulle emoji 💉😷

Emoji di siringa con sangue e con liquido trasparente; titolo: “Vaccine Emoji Comes to Life”

Le emoji non fanno più notizia come qualche anno fa, quando erano ancora una novità, però sono significative due modifiche decise da Apple per il sistema operativo iOS 14.5 perché sono un esempio degli effetti della pandemia da COVID-19 anche sulla comunicazione.

Siringa 💉

L’emoji della siringa fa parte del set originario di emoji giapponesi (1999) ed era nata per simboleggiare le donazioni di sangue. È per questo che tuttora (febbraio 2021) nella maggior parte delle piattaforme e dei sistemi operativi il liquido nella siringa e le eventuali gocce che ne fuoriescono sono di colore rosso.

Continua a leggere   >>

Giornata del pettirosso

Alternativa al pettirosso “classic”: contemporary (con mascherina), science fiction (meccanico), fantasy (gigante con cavaliere), horror (con becco dentato), experimental (arte astratta), murder mystery (morto)

La vignetta di Tom Gauld con il biglietto di auguri personalizzabile ci ricorda che nell’Europa settentrionale il pettirosso (Erithacus rubecola) è uno dei simboli natalizi più tipici. Alla scelta sono associate leggende e superstizioni ma l’origine è probabilmente più prosaica: il pettirosso è uno dei pochi uccelli che si possono vedere in questo periodo dell’anno in quei paesi.

Il 21 dicembre nel Regno Unito è anche la giornata del pettirosso, National Robin Day, promossa da un ente per la protezione degli animali. Ne prendo spunto per riproporre qualche informazione sui pettirossi in inglese.

Continua a leggere   >>

“Che vuoi?” Un’emoji, più gesti, molti nomi

L’emoji più italiana di tutte arriva finalmente su iPhone. Nella nuova versione di iOS c’è anche la mano con i polpastrelli uniti, il nostro “che vuoi?”. Insieme ad altri 116 pittogrammi

Nelle notizie di inizio ottobre 2020 è riapparsa una nuova emoji che aveva già fatto parlare di sé come tipico gesto italiano qualche mese fa, quando il consorzio Unicode aveva annunciato le nuove emoji dell’aggiornamento 13.0.

È stata aggiunta grazie alla proposta di un italiano, Adriano Farano, che in un’intervista ha spiegato come ha avuto l’idea e come l’ha concretizzata nella proposta presentata a Unicode,  “What do you want?” Pinched Fingers Emoji Proposal, un documento ricco di riferimenti culturali.

Continua a leggere   >>

Il cardinale rosso

Passando da un sistema operativo a un altro, o a una diversa piattaforma, a volte si notano differenze vistose nell’aspetto della stessa emoji. Nel set degli animali un esempio è l’emoji dell’uccello: Apple lo rappresenta con una testa grigia, WhatsApp con una testa beige, Google con un pappagallino blu, altri con ulteriori variazioni (cfr. Emojipedia).

Twitter e Microsoft invece hanno scelto un uccellino rosso

emoji dell’uccellino di Twitter
emoji di Twitter

emoji dell’uccellino di Microsoft
emoji di Microsoft

Le due diverse emoji rappresentano entrambe un cardinale rosso (Cardinalis cardinalis), uccello molto diffuso negli Stati Uniti, quindi le immagini stilizzate dovrebbero essere facilmente riconoscibili per un americano.

Continua a leggere   >>