Spunti lessicali da alcune parole usate nel concorso Falla Easy di Galbani:
![Gif con un grembiule da cucina in cui lampeggia la scritta FALLA EASY sopra il marchio mozzarella Santa Lucia Galbani e alternativamente le ulteriori scritte “troppo busy?” “che fai, sprechy’”, “zero sbatty?” e “non capacy?”](https://www.terminologiaetc.it/wp-content/uploads/2024/04/grembiule-home.gif)
Inglese farlocco
Nell’animazione si notano esempi del fenomeno che descrivo come inglese farlocco: nomi di prodotti o servizi, slogan o altre brevi comunicazioni che sono pensati da italiani per italiani, formati assemblando parole inglesi del lessico di base, come easy, in combinazioni poco idiomatiche, errate o addirittura inesistenti, però facilmente comprensibili da chi ha solo conoscenze scolastiche dell’inglese, tanto che ogni spiegazione italiana viene ritenuta superflua.
![testo: una Ariete AIRY Fryer XXL in paio ogni giorno](https://www.terminologiaetc.it/wp-content/uploads/2024/04/AIRY.png)
Esempi di nomi commerciali in inglese farlocco: la friggitrice ad aria AIRY Fryer (in inglese airy non significa “ad aria” ma arieggiato, arioso; se riferito a persona significa frivolo, spensierato, superficiale e altre caratteristiche non associabili a elettrodomestici) o il programma di fatturazione elettronica EasyFatt (che però può far pensare a tutt’altro, ad es. obesità).
–y multifunzione
Un meccanismo particolare dell’inglese farlocco, ricorrente nei nomi commerciali, consiste nell’usare i suffissi inglesi –ing, -er e –y per anglicizzare parole italiane. Esempi tipici con –y sono i sacchetti per i rifuti Spazzy e la carta fedeltà Fidaty.
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