Hijacking: non solo dirottamenti

Ha ricevuto molta attenzione una frase pronunciata alla cerimonia degli Oscar 2024 da Jonathan Glazer, regista di The Zone of Interest (La zona d’interesse), premiato come miglior film internazionale.

Foto del discorso di ringraziamento di Jonathan Glazer agli Oscar con le sue parole “Right now we stand here as men who refute their Jewishness and the Holocaust being hijacked by an occupation which has led to conflict for so many innocent people, whether the victims of October 7 in Israel or the ongoing attack on Gaza”

Nei media italiani e sui social molti hanno tradotto il verbo hijack con dirottare, il significato più noto ma irrilevante in questo contesto, e ne sono risultate frasi poco sensate (esempi sotto). Glazer invece ha fatto ricorso a un’accezione metaforica comune ma evidentemente sconosciuta a chi ha improvvisato la traduzione.

Hijack e altri –jack

In inglese hijack non significa solo dirottare un mezzo imponendo una nuova rotta, ma anche rapinare merci o altro bloccando un veicolo in transito. Da queste accezioni originarie sono derivati vari usi figurati, ad es. in informatica indica prendere il controllo non autorizzato di un computer o di un sistema. In altri contesti, più genericamente, hijack significa impossessarsi di qualcosa per un uso diverso e a proprio vantaggio, una metaforica appropriazione indebita che è l’accezione usata da Glazer.

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Trattamenti delle reali condizioni benigne

L’attenzione dei media italiani per la salute dei reali britannici è inversamente proporzionale a quella per l’accuratezza delle traduzioni. Abbondano infatti calchi e falsi amici, come in questo esempio:

Per Carlo le preoccupazioni appaiono limitate, stando alle nota di Buckingham Palace. “Come è comune a migliaia di uomini (over 50) ogni anno, il Re - vi si legge - verrà sottoposto a un trattamento della prostata ingrossata”. “La condizione di Sua Maestà è benigna - recita poi il testo, con una precisazione non contenuta nel comunicato sul ricovero della principessa di Galles - ed egli sarà ammesso in ospedale la settimana prossima per una procedura correttiva”.

Trattamento della prostata ingrossata: in ambito medico il calco trattamento [inglese: treatment] è così frequente che non può essere considerato un errore, ma nel senso di terapia, cura o cure va seguito dalla preposizione per.

Condizione [inglese: condition] anziché patologia, disturbo, affezione ecc. è un falso amico che ho già descritto in Causa del decesso: “condizione medica”.

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Intelligenza artificiale in breve: IA o AI?

È iniziata la stagione delle parole dell’anno e il dizionario britannico Collins per il 2023 ha scelto AI, acronimo di artificial intelligence:

Immagine con definizione: AI, “abbreviation for artificial intelligence: the modelling of human mental functions by computer programs”

Un’AI e due artificial intelligence

La definizione usata per la parola dell’anno (immagine qui sopra) evidenzia una peculiarità dell’abbreviazione AI che nell’uso contemporaneo la differenzia dalla forma estesa: è usata quasi esclusivamente solo in una delle due accezioni che invece ha la locuzione artificial intelligence, qui nelle definizioni di Collins Dictionary* online:

1 the modelling of human mental functions by computer programs  

2 the study of this

Il significato prevalente e più recente di artificial intelligence, 1, indica la riproduzione e l’imitazione di funzioni mentali umane da parte di sistemi informatici, un insieme di funzionalità, procedure e prestazioni. È questa accezione che nella forma abbreviata AI è stata scelta come parola dell’anno.

L’espressione artificial intelligence nasce però nel 1956 con un altro significato, inizialmente unico, 2, di disciplina, settore di studio e di ricerca che si occupa di 1. A quanto pare per questa accezione si ricorre sempre meno all’acronimo AI, ormai associato per lo più a 1.

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Spiegone su “minchiarimento”

Diagramma di flusso “Am I mansplaining?” per spiegare agli uomini se lo stanno facendo!

Dopo l’ennesima discussione in tema, riporto anche qui le mie perplessità sulla parola minchiarimento, che in alcuni contesti viene usata come equivalente dell’anglicismo mansplaining, la spiegazione non richiesta fornita con sufficienza da un uomo a una donna molto più competente di lui. Origine: la parola macedonia man + (ex)plain.  

So che minchiarimento è una parola nata per ridere, anche se poi si è cercato di spingerne l’uso, ma per me suscita le stesse perplessità di altre parole create scientemente “a tavolino”, nel tentativo di tradurre e riprodurre parole di un’altra lingua senza però tenere conto del contesto d’uso, del registro e delle connotazioni originali, delle parole correlate già esistenti e delle differenze e preferenze nei meccanismi di formazione di nuove parole nella lingua di partenza e in quella di arrivo.

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Falsi amici dalla BBC: militant ≠ militante

Titolo in inglese: Why BBC doesn’t call Hаmas militants “terrorists”; Titoli in italiano: “Cara BBC, quelli sono terroristi, non militanti”; 2 Isrаele, BBC nel mirino del Governo inglese: non chiama terroristi ma militanti i membri di Hаmas

Nel Regno Unito si discute della decisione della BBC di non usare la parola terrorist per le notizie su Hаmas e di ricorrere invece a militant, che è la soluzione usata anche da altre testate. In alcuni media italiani la polemica è stata ripresa traducendo letteralmente la parola militant con militante, senza rendersi conto che in questo contesto sono falsi amici che avrebbero richiesto alcune precisazioni.

Militante in italiano

In italiano l’aggettivo e il sostantivo militante identificano “chi partecipa e si impegna direttamente e attivamente in un partito, in un movimento d’opinione o in un’organizzazione di qualsiasi tipo”. Esempi d’uso: intellettuale militante, militanti di un’associazione, militanti sindacali e altri tipi di attivisti. Anche se si riscontrano casi di militanti facinorosi, generalmente al concetto di militanza non è associata brutalità.

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Superluna Blu, insolita solo nel nome

Alcuni titoli acchiappaclic in notizie sull’aspetto della luna piena nella notte tra il 30 e il 31 agosto 2023:

Foto di luna piena colore azzurro e titoli: 1 Superluna blu, sarà visibile anche in Italia! 2 Super Luna Blu 2023: cosa c’è da sapere su questo raro fenomeno; 3 Superluna blu, evento (quasi) irripetibile: quando vedere questo spettacolo nel cielo; 4 Grande spettacolo in cielo, accanto alla rara Superluna Blu brillerà anche Saturno; 5 La stupenda Superlina Blu di agosto: ecco quando! 6 Arriva la Superluna blu: quando vedere l’“imprevista” e da dove ammirarla a Torino.

Il nome Superluna Blu con iniziali maiuscole, le immagini con colorazione azzurrognola e aggettivi come raro, irripetibile, imprevisto sono del tutto fuorvianti: il plenilunio è simile a molti altri e la luna piena sarà del solito colore. E si nota molta superficialità anche nelle informazioni sull’origine del nome, modellato sull’inglese blue supermoon (o in alternativa super blue moon).

Superluna, parola di astrologo! 

Il nome superluna indica un plenilunio che avviene quando la Luna è in prossimità del suo passaggio al perigeo – la minima distanza dalla Terra – e all’osservazione potrebbe apparire più grande, in particolare come illusione ottica quando è bassa sull’orizzonte. Ogni anno ci sono da quattro a sei superlune, quindi non è un fenomeno raro: nel 2023 avviene il 3 luglio, il 1 agosto, il 31 agosto e il 29 settembre.

Il nome è un calco di supermoon, parola d’autore coniata nel 1979 dall’astrologo americano Richard Nolle. Sarà forse per questo che nelle notizie italiane si trovano anche amenità di questo genere:

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300 falsi amici

word cloud dii falsi amici

Il mio Elenco di falsi amici, in continuo aggiornamento, ormai ha raggiunto i 300 esempi.

Include non solo i classici falsi amici, le coppie di parole appartenenti a lingue diverse che sono uguali o molto simili nella forma ma differenti nel significato, come compass e compasso, ma anche pseudoprestiti (detti anche falsi prestiti o, nel caso specifico dell’inglese, pseudoanglicismi o falsi anglicismi), parole che hanno l’aspetto di un prestito ma che nella lingua di origine hanno un altro significato o addirittura non esistono, come stender.

Forestierismi e falsi amici

In questi giorni si discute molto di anglicismi per via della proposta di legge per la tutela dell’italiano e dell’idea che propugna che i “foresterismi [sic] eccessivi” “immiseriscono e mortificano” e “rischiano di portare a un collasso dell’uso della lingua italiana fino alla sua progressiva scomparsa”.

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Parole inflazionistiche

word cloud con le parole inglesi inflation, deflation, disinflation, greedflation , hyperinflation, inflation, shrinkflation, skimpflation, slumpflation, stagflation

Il termine economico inflazione è riconducibile al latino inflatioonis (gonfiamento) ma ci è arrivato attraverso l’inglese inflation, parola con una storia curiosa: in origine significava flatulenza e solo in seguito ha acquisito il senso di gonfiaggio da cui poi è derivata l’accezione figurata di aumento dei prezzi e declino del potere di acquisto, apparsa nella prima metà del XIX secolo negli Stati Uniti.

Da inflation sono derivati vari termini, alcuni dei quali sono in uso da decenni anche in italiano per descrivere condizioni del sistema economico. Alcuni calchi sono trasparenti perché ricorrono a prefissi ed elementi formativi comuni all’inglese e all’italiano, altri invece risultano meno efficaci:

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Agrammaticale: “assegnato maschio alla nascita”

In questi esempi da articoli recenti è evidenziata una locuzione impropria usata per segnalare che l’identità di genere di una persona non coincide con il sesso indicato nell’atto di nascita:

Esempio 1: Dal 2018 ad oggi sono stati tantissimi i giovani che hanno cambiato sesso, secondo i dati dell’ospedale San Camillo di Roma sono cresciuti del 470%. Negli adulti le percentuali sono le seguenti: 44% “assegnati maschi alla nascita” e 56% “assegnate femmine alla nascita”.  Esempio 2: «Ti senti maschio o femmina?». «Io mi sento io». Federico è assegnato maschio alla nascita, ma subito, fin da quando aveva un anno e mezzo, trasferisce al mondo esterno la sua percezione di sentirsi invece una bambina. Non solo per gli abiti che vuole indossare, non solo per i giochi che predilige.

La stessa locuzione è usata anche in ambito sanitario e in un recente disegno di legge. Presumo che chi descrive una persona come assegnato maschio o assegnata femmina alla nascita non si renda conto che è agrammaticale.

Si tratta di una traduzione letterale della formula inglese assigned male / female at birth (acronimi AMAB e AFAB) che non tiene conto di due differenze tra inglese e italiano non solo di tipo grammaticale ma anche lessicale.

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Bonaccini, magnanimo, concede la vittoria a Schlein. O no?

Alcuni titoli apparsi qualche ora dopo la conclusione delle primarie dei PD del 26 febbraio 2023:

Esempi di titoli: 1 PD, Stefano Bonaccini concede la vittoria a Elly Schlein: “Le ho fatto i complimenti”; 2 Primarie PD, Schlein conquista la leadership del partito succedendo a Letta come Segretario. Lo sfidante Bonaccini le concede la vittoria; 3 Elly Schlein è la nuova segretaria del PD. Già all’80% dello spoglio Bonaccini le concede la vittoria; 4 Primarie PD, Bonaccini concede la vittoria a Schlein: Un milione alle urne.

A giudicare dalle parole evidenziate, si direbbe che Stefano Bonaccini, gran signore, con degnazione indulgente abbia acconsentito che Elly Schlein diventi la nuova segretaria del PD.

In italiano concedere qualcosa [a qualcuno] significa accordare dando il proprio formale assenso, autorizzare, elargire, dare come favore o per magnanimità o benevolenza, ad es. rivolgendosi a subalterni. Bonaccini non ha però alcuna carica all’interno del partito che gli dia queste prerogative, tantomeno gli spettano per anzianità o in quanto uomo, e infatti si è limitato ad ammettere la propria sconfitta e a riconoscere la vittoria dell’avversaria.

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Le regioni swing sono viola

Carta dell’Italia divisa in regioni colorate diversamente: 1 Roccaforti blu – ha sempre vinto il CDX; Roccaforti rosse – ha sempre vinto il CSX; 3 Ex roccaforti rosse (lilla) – ha sempre vinto il CSX, tranne alle ultime regionali in cui ha vinto il CDX; 4 Regioni swing (viola) a volte ha vinto il CDX e altre il CSX; 5 Regni degli autonomisti (grigio) – forte peso dei partiti autonomisti e assenza di elezione diretta del Presidente

Nell’infografica di @you_trend sulle elezioni regionali colpisce la scelta di descrivere come regioni swing quelle in cui finora hanno vinto a volte i partiti di centrosinistra e altre i partiti di centrodestra.

La parola swing è usata in italiano con accezioni musicali e sportive che però in questo contesto sono irrilevanti. Si dovrebbe comprendere il senso di regione swing se si ha familiarità con la politica statunitense, come ha indicato* chi ha optato per questa espressione. Per me però è un neologismo poco trasparente e formato in modo improprio.

Swing state negli Stati Uniti

Nel contesto bipartitico delle elezioni presidenziali  americane, uno swing state è uno stato dove è difficile prevedere quale candidato conquisterà i grandi elettori a disposizione per quello stato, in quanto le percentuali di votanti sono simili per entrambi i partiti. Swing comunica l’idea di oscillazione, di spostamento tra due estremi, e gli swing state hanno spesso un ruolo cruciale nel determinare chi sarà il presidente.

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Massicci attacchi hacker, certezze e un dubbio

Esempi di titoli di notizie del 5 febbraio 2023:

Titoli di notizie con associate immagini di “hacker” con cappuccio di felpa in testa: 1 Massiccio attacco hacker in Italia e nel mondo, migliaia i server bloccati; 2 Agenzia cyber: Italia sotto massiccio attacco hacker; 3 Agenzia per la cybersicurezza, massiccio attacco hacker in corso; 4 Cybersecurity, cos’è un ransomware? Così gli hacker rubano dati dai pc

Quando ho saputo degli ennesimi attacchi informatici mi sono chiesta se anche stavolta i media avrebbero usato foto di qualche individuo con felpa con cappuccio (in inglese hoodie) in testa, spesso di spalle in una stanza buia, davanti a un monitor dove le righe di codice sono sempre verdi o azzurrine. Ho avuto subito la conferma: è uno stereotipo che ha una ventina di anni e chissà quanto ancora durerà!

Ero anche certa che assieme al cliché dei massicci attacchi informatici avrei ritrovato anche alcuni usi superficiali di lessico, e così è stato: di seguito qualche considerazione su hacker, su cibernetico e cyber e su compromesso.

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Parole del 2023: aridificazione, policrisi…

Illustrazione di Leif Parsons con le parole aridification, poverty, polycrisis, zero-dose children, traveller surveillance

Nei media anglofoni sono ricorrenti le raccolte di parole ritenute rappresentative di un particolare periodo, non solo per l’anno appena trascorso ma anche per quello nuovo.

Un esempio recente è A guide to 9 global buzzwords for 2023, from ‘polycrisis’ to ‘zero-dose children’ (NPR) che identifica alcune parole che rappresentano concetti legati a crisi ed emergenze globali – climatiche, economiche e sanitarie – di cui molto probabilmente sentiremo discutere anche in Italia.

Tra le parole scelte ce ne sono varie in uso da tempo e che hanno già un equivalente in italiano:

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Quante volte…? Sì!

Foto di Venezia e frasi di esempio: “Quanto è romantica Venezia da 1 a 10? Sì”; “Quante volte hai visto questo video? Sì”: “Quanti gelati si possono mangiare in un giorno? Io: sì”; “Napoli quanti gol vuoi fare alla Juve? Sì!”

Questi esempi illustrano un uso particolare di domanda e risposta, molto informale e tipico dei social, che ricalca un modello inglese altrettanto colloquiale:

How much do you like spicy food?
Yes

“How many times have you watched it?”
Me: “Yes

Consiste nel rispondere con yes in inglese, e di conseguenza in italiano, a una frase interrogativa che invece non prevede questo tipo di risposta. In questo uso yes e non funzionano come affermazioni ma come avverbi di quantità con un nuovo significato simile a “moltissimo”, “tantissimo”, o in alternativa “in grande misura”, “il massimo” ecc.

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Tripledemia, triplendemia… e sciatteria

Alcuni titoli di novembre 2022, in inglese e in italiano:

Titoli: 1 Health experts warn of tripledemic of COVID, flu, and RSV during holiday season; 2 Covid, influenza e RSV; è tripledemia. Usa, i virus respiratori preoccupano  ospedali; 3 Influenza, Covid e RSV: cos’è la triplendemia e come proteggersi. Immagine con rappresentazione grafica dei tre virus

Negli Stati Uniti c’è preoccupazione per la presenza contemporanea di tre epidemie di infezioni respiratorie causate da tre diversi virus: virus dell’influenza, SARS-COV-2 (COVID) e virus respiratorio sinciziale o RSV (respiratory syncytial virus). Nei media americani questa concomitanza è stata chiamata tripledemic o, meno frequente, tridemic.

I media italiani che hanno ripreso la notizia hanno optato per i calchi tripledemia e triplendemia, dimostrando così di non avere capito l’origine della parola inglese

Tripledemic ha come modello twindemic, parola macedonia formata da twin + epidemic e ricorrente nei media americani lo scorso inverno per descrivere la concomitanza di COVID e influenza. In questo caso twin indica due elementi accomunati da caratteristiche simili e non “gemello” ma è palese che abbia influito nel far prevalere tripledemic sull’alternativa tridemic, formata invece con il prefisso tri-.

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