Trump non ha promesso “la più grande DEPORTAZIONE”

Titolo in inglese: “Trump promises ‘largest deportation operation’ in America’s history”. Titoli in italiano: 1 Trump minaccia “la più grande deportazione della storia degli Stati Uniti; 2 Trump promette la più grande deportazione della storia; 3 Trump: Dio mi ha salvato. Riporteremo la pace. Via a più grande deportazione della nostra storia.

Nelle notizie in italiano sull’ufficializzazione di Donald Trump come candidato repubblicano per le elezioni presidenziali 2024 ero sicura che avrei trovato due famigerati falsi amici, ricorrenti in notizie da paesi anglofoni sull’immigrazione irregolare

Nel discorso con cui Trump ha accettato la nomination, la promessa di effettuare the largest deportation della storia americana è stata infatti tradotta erroneamente con la più grande deportazione, ennesima dimostrazione di conoscenze inadeguate sia linguistiche che storiche di chi ci informa.

In sintesi, nell’inglese degli Stati Uniti deportation indica prevalentemente l’espulsione da un paese di uno straniero indesiderato perché irregolare o per motivi di ordine pubblico e sicurezza:

Immagine con definizione dal portale ufficiale del governo degli Stati Uniti: “Deportation is the process of removing a noncitizen from the U.S. for violating immigration law. The U.S. may detain and deport noncitizens who: Participate in criminal acts; Are a threat to public safety; Violate their visa 

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Terrasse, terrace, terrazza (e dehors)

Tragico incidente a Parigi riportato anche dai media italiani:

 Foto del locale parigino con tavolini all’aperto e titoli: 1 in francese “Paris: un automobiliste fonce sur la terrasse d’un restaurant, au moins un mort et des blessés graves”; 2 in italiano “Parigi, auto piomba sulla terrazza di un bar all’aperto: un morto e diversi feriti”; 3 in italiano: “Auto si schianta su un dehor nel quartiere Père-Lachaise a Parigi”

Sono in evidenza due falsi amici: in francese terrasse se riferito a locali pubblici come bar, caffè e ristoranti indica l’area all’aperto, in particolare sul marciapiedi di una strada pubblica, che è attrezzata per il servizio ai clienti.

È un significato non condiviso dalla parola italiana terrazza, che è invece la zona scoperta di un edificio, di solito in sostituzione di un tetto o sopra un terrapieno e delimitata da un parapetto. Nei locali pubblici italiani si può trovare la terrazza panoramica: non è sulla strada ma affacciata sul mare, su un lago o su altri luoghi gradevoli alla vista.

Anche la parola inglese terrace può essere un falso amico, ad es. può indicare una fila di case a schiera, al plurale le gradinate allo stadio (spalti) e gli spettatori che le occupano, e può anche essere usata per gli spazi esterni del locali pubblici allo stesso modo di terrasse in francese.

 Titolo in inglese: Car hits Paris cafe terrace, leaving one dead and six injured

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Il ferimento di Trump non è un incidente

Schermata di notizia della CNN con titolo “Trump injured in incident at Pennsylvania rally”. Sottotitolo: “Loud bangs were heard and the former president dropped to the ground. Secret Service rushed him off the stage”

Nelle primissime notizie sul ferimento di Donald Trump a un comizio in Pennsylvania vari media americani, tra cui la CNN, hanno usato la parola incident, che ha scatenato numerosi commenti indignati di italiani che così hanno dimostrato la loro scarsa conoscenza dell’inglese. Alcuni esempi:

Esempi: 1 I Mass Media sono nemici della verità e della democrazia. Trump ferito in un attentato a un comizio, la CNN titola “Ferito in un incidente”; 2 La CNN scrive che Trump è stato portato via ferito dopo un ‘incidente’, sono ridicoli e prevedibili; 3 E per la CNN è stato ‘un incidente’ sono peggio di Repubblica; 4 La CNN parla di INCIDENTE, lo capite che il lavoro di questa gente non è informare ma manipolare?

È un errore di interpretazione che ho già descritto in Accidenti agli incidenti: falsi amici in agguato: incident non ha lo stesso significato di incidente nell’accezione italiana di evento negativo imprevisto e involontario (accidentale), come un infortunio, una disgrazia, un danno materiale o un incidente stradale: in inglese in questi casi si usa accident.

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Cosa sono le “chiamate” elettorali

Alcuni esempi delle comunicazioni di un istituto di ricerche demoscopiche italiano pubblicate poco dopo la chiusura delle elezioni europee 2024 in Italia:

Esempi di tweet di società di analisi di dati politici: 1 prima chiamata del nostro Decision Desk: Fratelli d’Italia è il primo partito alle elezioni europee; 2 seconda chiamata del nostro Decision Desk: il Partito Democratico è il secondo partito alle elezioni europee; 3 Chiamata del nostro Decision Desk: Alleanza Verdi Sinistra Italiana supera la soglia di sbarramento del 4%

Ho evidenziato la parola chiamata perché è un calco dall’inglese che finora avevo osservato solo in occasione delle elezioni presidenziali americane, in testi tradotti, ma non ancora in un contesto italiano.

Dubito però che il significato di chiamata sia pienamente comprensibile a chi non sa che in inglese in alcuni ambiti il verbo call significa anche “predire” o “dichiarare un risultato”.

Esempio: Europee 2024, Youtrend per SkyTG24 chiama al di sotto dello sbarramento del 4% le liste liberali Stati Uniti d’Europa e Azione

Per il momento questa accezione di call non è condivisa né dal verbo chiamare né dal sostantivo chiamata. Se in italiano c’è stata risemantizzazione, è ristretta al lessico specialistico di psefologi e altri esperti elettorali, ma è un calco che andrebbe evitato in comunicazioni generaliste perché potrebbe risultare poco comprensibile. 

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Il verdetto su Trump non è “una disgrazia”

Titolo in inglese: “Trump calls trial ‘a disgrace’ after guilty verdict. Titoli italiani: 1 Verdetto processo Trump: “Una disgrazia, vero verdetto sarà pronunciato il 5 novembre”; 2 La dichiarazione di Trump dopo la condanna: “Questo processo una disgrazia, condotto da giudici corrotti”; 3 Trump: “Processo farsa, una disgrazia per il Paese. Giudici corrotti, combatterò”

Trump ha reagito al verdetto di colpevolezza al processo su pagamenti illeciti all’attrice Stormy Daniels (campagna elettorale 2016) con una dichiarazione in cui ha descritto ripetutamente quanto successo come a disgrace e il processo come disgraceful trial

Come immaginavo, parecchi media italiani hanno tradotto letteralmente ma erroneamente con una disgrazia.

Falsi amici: disgrace ≠ disgrazia

In inglese a disgrace però non significa “una disgrazia” nel senso italiano di cattiva sorte, sventura o incidente improvviso e luttuoso, ma vergogna o scandalo.

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In che senso Oversympathy? 🤔

Oversympathy è il nome di un nuovo “spettacolo in cui artisti di qualunque esperienza possono sperimentare materiale comico davanti ad un vero pubblico”. Gli viene data questa spiegazione:  

Cosa significa oversympathy: è un’espressione anglosassone usata per definire un comportamento “eccessivamente simpatico” e una persona che tende a “strafare”. Obiettivo: capire l’esatto confine che separa l’essere divertenti dal risultare oversympathy sarà la missione che in ogni puntata vedrà coinvolti pubblico e giuria.

Sympathy ≠ simpatia

Sono molto perplessa dalla spiegazione perché il sostantivo inglese sympathy è un noto falso amico: non significa simpatia nel senso di gradimento istintivo verso qualcuno, né di capacità di risultare graditi agli altri (e neppure di affinità sentimentale).

In inglese sympathy identifica un sentimento di partecipazione affettiva, di comprensione e di solidarietà al dolore o alle sventure altrui, quindi compassione ma anche vicinanza, benevolenza, indulgenza; l’aggettivo che descrive chi dimostra queste qualità è sympathetic. In inglese la parola oversympathy andrebbe quindi interpretata come una manifestazione eccessiva o sovrabbondante di tali sentimenti, indicata dal prefisso over-

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Ufficiale: a Venezia NON si paga il “ticket”

Esempi di notizie su Venezia del 25 aprile 2024:

Titoli: 1 A Venezia debutta il ticket per entrare in centro ma è slalom esenzioni; 2 A Venezia il debutto del ticket tra consensi e proteste; 3 Venezia, boom per il ticket d’ingresso: introiti superiori alle previsioni: 4 Venezia, parte il ticket d’ingresso. I residenti: “Non siamo allo zoo”; 5 Ticket per entrare a Venezia, ha pagato solo uno su dieci

Li ho riportati perché è un esempio vistoso della scarsa attenzione dei media alla terminologia istituzionale: nelle notizie la parola usata per identificare la quota richiesta ai turisti per visitare Venezia è ticket, che però non appare mai nelle comunicazioni ufficiali del Comune di Venezia e nel sito per i pagamenti. Si chiama invece Contributo di Accesso (CdA):

Immagine del sito cda.veneziaunica.it con titolo “Cos’è il Contributo di Accesso?” e testo “Con Contributo di Accesso ci si riferisce alla quota introdotta dal Comune di Venezia che dovrà essere versata dai visitatori occasionali, in alcune specifiche giornate del 2024, per poter accedere alla città antica di Venezia”

Ticket è uno pseudoanglicismo

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(Padel) Pavilion, padiglione e Atlanters

Notiziola milanese con errore di ortografia e spunti lessicali vari:

Foto aerea del quartiere milanese City Life con titolo “Padel, presentato a Milano il Padel Pavillion di CityLife”

La parola inglese pavilion si scrive con una sola l. *Pavillion è un errore comune, comprensibile se si considera che in inglese sono più frequenti le parole che finiscono in –illion, come billion, trillion, zillion. Mi vengono in mente solo altre due altre parole del lessico comune che finiscono in –ilion, vermilion (vermiglio) e postilion (postiglione), ma per entrambe esiste anche una grafia alternativa, vermillion e postillion.

Anisomorfismo: pavilion vs padiglione

Per denominare la nuova costruzione milanese la parola pavilion è usata nell’accezione dell’inglese americano di palazzetto sportivo (nell’inglese britannico invece pavilion in senso sportivo indica un edificio con spogliatoi e altri servizi adiacente a un campo da cricket). Immagino però che a Milano, capitale dell’itanglese, un nome come Palazzetto del padel o PalaPadel non risultasse adeguato!

Eviterei invece il calco padiglione perché non mi pare che in ambito sportivo la parola italiana condivida il senso di quella americana: per ora sono falsi amici.

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Falsi amici: period ≠ periodo

Comunicazione del Ministero della Salute per la Giornata mondiale dell’endometriosi (28 marzo) con un vistoso falso amico:

Infografica del Ministero della Salute, con immagine di 10 donne di cui una di colore diverso. Testo: L’endometriosi non è “solo un brutto periodo”. L’endometriosi è una malattia cronica che colpisce circa una donna su dieci in età riproduttiva. Si verifica quando il tessuto endometriale, che normalmente riveste l’interno dell’utero, cresce al di fuori di esso.

La frase L’endometriosi non “è solo un brutto periodo è la traduzione letterale di uno slogan inglese ricorrente nelle discussioni in tema, Endometriosis is not “just a bad period, che fa riferimento alla risposta “è solo un ciclo [più] doloroso / fastidioso” che molte donne si sentono dare dai medici a cui si rivolgono per i sintomi dell’endometriosi (in inglese nome spesso abbreviato in endo).

esempi di immagini con slogan “Endometriosis (endo) is not just a bad period”Endometriosis is not “just a bad period”

Stupisce davvero che il materiale informativo sull’endometriosi del Ministero della Salute sia stato affidato a qualcuno (uomo?) che non sa che in inglese period è la parola più comunemente usata per le mestruazioni.

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Hijacking: non solo dirottamenti

Ha ricevuto molta attenzione una frase pronunciata alla cerimonia degli Oscar 2024 da Jonathan Glazer, regista di The Zone of Interest (La zona d’interesse), premiato come miglior film internazionale.

Foto del discorso di ringraziamento di Jonathan Glazer agli Oscar con le sue parole “Right now we stand here as men who refute their Jewishness and the Holocaust being hijacked by an occupation which has led to conflict for so many innocent people, whether the victims of October 7 in Israel or the ongoing attack on Gaza”

Nei media italiani e sui social molti hanno tradotto il verbo hijack con dirottare, il significato più noto ma irrilevante in questo contesto, e ne sono risultate frasi poco sensate (esempi sotto). Glazer invece ha fatto ricorso a un’accezione metaforica comune ma evidentemente sconosciuta a chi ha improvvisato la traduzione.

Hijack e altri –jack

In inglese hijack non significa solo dirottare un mezzo imponendo una nuova rotta, ma anche rapinare merci o altro bloccando un veicolo in transito. Da queste accezioni originarie sono derivati vari usi figurati, ad es. in informatica indica prendere il controllo non autorizzato di un computer o di un sistema. In altri contesti, più genericamente, hijack significa impossessarsi di qualcosa per un uso diverso e a proprio vantaggio, una metaforica appropriazione indebita che è l’accezione usata da Glazer.

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Inglese farlocco con zeppa: Hippodrhome

Immagine della statua nota come “cavallo di Leonardo” dal sito Hippodrhome.it con descrizione “Hippodrhome sorgerà proprio accanto a un vero tempio, l’Ippodromo del Galoppo di San Siro. Un’area verde dedicata interamente agli appassionati di equitazione di ogni età, per sentirsi ancora più vicini alle proprie passioni”.

Dubito che chi ha ideato il nome Hippodrhome per un nuovo complesso residenziale a Milano sia consapevole che ippodromo nel senso di impianto in cui si svolgono le corse ippiche in inglese non si dice hippodrome: sono falsi amici. L’ippodromo di San Siro si descrive come racecourse in inglese britannico e racetrack in inglese americano.

In inglese la parola hippodrome esiste ma condivide con l’italiano solo l’accezione storica e archeologica di luogo destinato alle corse dei cavalli e dei carri dell’antica Grecia ma anche del mondo latino. In contesti moderni hippodrome può far parte del nome di teatri di varietà, arene o altri luoghi di intrattenimento (come ad es. a Londra il casinò The Hippodrome di Leicester Square).

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I segnali discorsivi di Sinner (senza onestà!)

Dal mondo del tennis, uno scambio di battute tra un divertito ma imbarazzato Jannik Sinner e l’intervistatore Jim Courier che gli aveva chiesto insistentemente cos’avesse di speciale la sua racchetta:

Foto di Courier e Sinner con fumetti: 1 Sinner: “honestly many players ask me what racket I play with. I think it’s a really normal racket… to be honest. Honestly, if I’m honest with you…” 2 Courier: “You keep saying ‘honest’ which tells me you’re lying… Come clean man.”  3 Sinner:  “I don’t really know the stats of the racket … to be honest”
fotogramma da Jannik Sinner On-Court Interview | Australian Open 2024 Third Round

Sinner parla correntemente inglese e qui premette ciò che sta per dire ricorrendo alle espressioni honestly e to be honest, paragonabili in italiano a “davvero”, “a dire il vero”, “a essere sincero”, “in tutta sincerità”.

In entrambe le lingue questi elementi sono segnali discorsivi, parole o locuzioni tipiche della lingua parlata che hanno valore pragmatico ma scarso contenuto informativo: possono essere eliminati senza che ne risenta il senso della comunicazione. I segnali discorsivi possono avere vari tipi di funzione, ad esempio modale (servono a esprimere atteggiamenti, sensazioni o stati psicologici del parlante) e fàtica (servono a stabilire e mantenere contatto con l’interlocutore), e possono anche variare in base al contesto, alla posizione nella frase, a come vengono pronunciati ecc.

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Trattamenti delle reali condizioni benigne

L’attenzione dei media italiani per la salute dei reali britannici è inversamente proporzionale a quella per l’accuratezza delle traduzioni. Abbondano infatti calchi e falsi amici, come in questo esempio:

Per Carlo le preoccupazioni appaiono limitate, stando alle nota di Buckingham Palace. “Come è comune a migliaia di uomini (over 50) ogni anno, il Re - vi si legge - verrà sottoposto a un trattamento della prostata ingrossata”. “La condizione di Sua Maestà è benigna - recita poi il testo, con una precisazione non contenuta nel comunicato sul ricovero della principessa di Galles - ed egli sarà ammesso in ospedale la settimana prossima per una procedura correttiva”.

Trattamento della prostata ingrossata: in ambito medico il calco trattamento [inglese: treatment] è così frequente che non può essere considerato un errore, ma nel senso di terapia, cura o cure va seguito dalla preposizione per.

Condizione [inglese: condition] anziché patologia, disturbo, affezione ecc. è un falso amico che ho già descritto in Causa del decesso: “condizione medica”.

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IA con rigurgiti: falsi amici vs pappagalli!

Spunto per una discussione sul neologismo semantico inglese regurgitation nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa:

tweet da Ivo Silvestro: Un dubbio per @terminologia: come traduciamo “regurgitation” (quando una IA generativa ripropone tale e quale un contenuto su cui è stata addestrata), usato ad esempio da OpenAI nella loro presa di posizione?

Il riferimento è alle accuse del New York Times che ChatGPT, prodotto di OpenAI, anziché generare contenuti ad hoc darebbe risposte che riproducono letteralmente testo da articoli del NYT protetti da copyright.

OpenAI spiega che è un bug infrequente che stanno cercando di eliminare; è un comportamento anomalo che viene descritto come regurgitation:

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Definitely, non definitivamente!

Un altro esempio di approssimazione e scarsa attenzione nelle traduzioni dei media, in questo caso una reazione di Elon Musk alle notizie sul suo presunto uso di sostanze stupefacenti:

1 tweet di Elon Musk: “If drugs actually helped improve my net productivity over time, I would definitely take them!”; 2 titolo di quotidiano italiano: “Il miliardario patron di Tesla lascia intendere che, se l’uso di stupefacenti aumentasse la produttività, dovrebbe definitivamente assumerne”

In italiano l’avverbio definitivamente significa “in modo definitivo” o “per sempre”.

In inglese definitely non ha un significato specifico ma ha invece la funzione di enfatizzare che non c’è alcun dubbio su quanto si afferma, ed è quindi simile a “di certo”, “sicuramente”, “certamente”.

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