Sugli integralisti della grammatica

vignetta Rhymes with Orange

Vignetta: Rhymes with Orange  by Hilary Price

In un commento su un inesistente problema di congiuntivo (qui) ho rivisto la parola talebano della grammatica. Mi ha fatto pensare agli equivalenti inglesi grammar nazi e grammar police (cfr. Integralisti della lingua inglese) e a due interventi che ho letto recentemente.

Linguistic cleanliness – will we ever accept variation and change? riassume una ricerca che analizza le motivazioni di chi critica pubblicamente forme non ritenute aderenti a uno standard linguistico di riferimento. L’atteggiamento purista riguarderebbe solo apparentemente problematiche linguistiche ma sarebbe in realtà dettato da ansie e timori di natura sociale. L’opposizione all’inglese americano da parte di australiani e inglesi, ad esempio, avrebbe alla base insicurezze di tipo culturale, politico ed economico nei confronti della superpotenza americana. Ci sarebbe inoltre chi ha la percezione che un linguaggio scorretto, quindi non rispettoso delle regole, mascheri un comportamento potenzialmente disonesto e per questo vi si opponga strenuamente.

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Indicativo o congiuntivo?

Le grammatiche della lingua italiana spiegano che nelle frasi completive introdotte dal verbo dire si usa soprattutto il modo indicativo ma si può usare il congiuntivo se il soggetto è generico e indeterminato (si dice, dicono ecc.). Le frasi “dicono che apre” e “dicono che apra” sono quindi entrambe grammaticalmente corrette.

In queste due occorrenze, però, mi pare che l’indicativo strida:

testo della pubblicità: Dicono che Prime apre il terzo centro alla Torre Unipol. Alcune leggende metropolitane sono accompagnate da promozioni ancora più leggendarie.

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Treni regi

Ieri in una stazione ferroviaria ho sentito annunciare l’arrivo di un treno Regio Express e la mia prima reazione è stata pensare che l’Italia è una repubblica

classifica treniL’associazione monarchica si è rafforzata quando ho scoperto che per Trenitalia il plurale di treno regio è treni regi e non treni regio, come ci si aspetterebbe da aggettivi che rimangono invariati perché derivano da forme abbreviate, come ad es. stereo, video, frigo (cfr. registrazioni stereo, banchi frigo).

Il quadro orario della stazione riporta una Classifica treni (al primo posto il bus sostitutivo!) con tre tipi di treni regionali ma solo uno abbreviato in regio. Incongruenza a parte, il nome Regio Express non chiarisce la differenza con il Regionale Veloce.

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Languaging

In inglese trovo molto efficace il termine languaging. Nell’ambito dell’industria multimediale e audiovisiva può descrivere un insieme di attività e servizi linguistici. Alcuni di questi sono specifici della traduzione audiovisiva, quali doppiaggio, sottotitolazione, narrazione con voce fuori campo, annotazioni visive e verbali (ad es. audiodescrizione per non vedenti o interpretazione in una lingua dei segni per non udenti) ecc. Può essere sinonimo di language versioning, in particolare se riguarda la creazione di versioni di uno stesso programma in lingue diverse.

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Genere grammaticale, naturale e sociale

In tedesco la rapa (die Rübe) è di genere femminile, la ragazza (das Mädchen) neutro, come faceva notare Mark Twain nel divertente saggio The Awful German Language:

In German, a young lady has no sex, while a turnip has.Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl. See how it looks in print — I translate this from a conversation in one of the best of the German Sunday-school books:
Gretchen – Wilhelm, where is the turnip?
Wilhelm – She has gone to the kitchen.
Gretchen – Where is the accomplished and beautiful English maiden?
Wilhelm – It has gone to the opera.

Ci ripensavo quando ho aggiunto un commento a Genere e linguaggio per ricordare la differenza tra genere grammaticale (una categoria morfologica) e genere naturale o reale (il sesso di una persona o di un animale).

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Genere e linguaggio

Titoli professionali e linguaggio sessista

Oggi si è tenuto un convegno su Genere e linguaggio ed è recente la notizia delle linee guida del Comune di Firenze per evitare il linguaggio sessista, in particolare per quel che riguarda i titoli professionali o le cariche istituzionali di donne (cfr. È l’ora della sindaca e dell’architetta e Siete pronti a dire sindaca?).

simboli maschile e femminileMi rendo conto di essere in controtendenza, in quanto donna, ma queste iniziative non mi convincono molto. Non è stabilendo delle regole artificiali (in alcuni casi abbastanza astruse) che verrà eliminata la discriminazione: purtroppo rimarranno mille altri modi per continuare a farla, anche parlando politicamente corretto.

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Scaricabile dal sito e sul sito

simbolo downloadAlla fine di ogni trasmissione di una nota radio c’è l’annuncio che i podcast sono scaricabili sul sito della radio. Mi suona strano perché mi aspetterei scaricabili dal sito, sottinteso sul proprio computer o dispositivo, e invece così mi viene da pensare che i podcast siano altrove e, volendo, possano essere trasferiti sul sito della radio. 

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L’inglese NON è una lingua “sintetica”

The _Economist chartThe Economist in Lost (or gained) in translation mostra una tabella che confronta la lunghezza delle traduzioni in varie lingue, misurata in caratteri, di un testo originale inglese di 1000 caratteri.

Il Post in Qual è la lingua migliore per Twitter? riprende i dati aggiungendo però varie inesattezze linguistiche, a partire dalla frase riassuntiva:

L’Economist ha pubblicato un grafico che mostra le lingue più sintetiche del mondo: l’italiano è tra quelle che usano più caratteri, il cinese le batte tutte.

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Bungarello: occasionalismo o neologismo?

Ieri il Corriere della Sera riportava che in occasione della giornata mondiale contro l’AIDS
(1 dicembre) alle redazioni dei programmi RAI era stato comunicato il divieto del ministero della Salute di nominare esplicitamente il profilattico (ma il ministro ha poi smentito).

#bungarelloLa trasmissione radio Caterpillar ha approfittato di questo contesto per chiedere agli ascoltatori di trovare un nome più accattivante per il preservativo.

Ci sono state proposte molto divertenti e ha vinto un bell’esempio di creatività linguistica, bungarello.

Uno dei conduttori l’ha descritto come “un termine un po’ vezzeggiativo”, cogliendo un aspetto interessante della formazione delle parole.

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il cloud e la cloud

Il genere dei forestierismi

In italiano non c’è una regola precisa per stabilire il genere dei prestiti. Le grammatiche indicano che il genere dovrebbe essere determinato dal sostantivo italiano corrispondente (ad es. il biglietto > il ticket, la parola > la password) ma in realtà prevale il maschile, a meno che il riferimento a un sostantivo italiano femminile non sia palese.

Cloud

Fatte queste premesse, mi piacerebbe chiedere a chi non ha già familiarità con i concetti legati al cloud computing che genere assegnerebbe a cloud in italiano: maschile o femminile? Ci pensavo guardando una pubblicità che imperversa in questi giorni:

 Immagine Nuvola Italiana Pubblicità Nuvola Italiana

Nello slogan “La Nuvola Italiana di Telecom Italia. L’unico cloud con la rete dentro”  l’associazione tra nuvola e cloud è esplicita ma il prestito è di genere maschile.
Immagino che la scelta di Telecom Italia non sia stata scontata ma, come è prassi in questi casi, abbia richiesto un’analisi terminologica con la valutazione di vari fattori.

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