Integralisti della lingua inglese

Anche altre lingue hanno i loro talebani della grammatica: in inglese, ad esempio, si parla di grammar police o, peggio ancora, di grammar nazi*, individui sempre pronti a evidenziare e correggere i minimi errori altrui, in particolare in contesti informali dove le correzioni non sono rilevanti ai fini della comunicazione.

Ultimamente hanno avuto una certa visibilità anche le parole stickler e grammar grouch, soprattutto grazie alla pubblicazione del libro You Are What You Speak: Grammar Grouches, Language Laws, and the Politics of Identity di Robert Lane Greene, e nell’inglese americano si usa genericamente anche peever (cfr. pet peeve).


Vignetta: Non sequitur

Continua a leggere   >>

Grammatica, variabilità e norme interiorizzate

tulipano

Un dettaglio di tulipano non solo perché è primavera ma anche per una vaga assonanza con un’espressione che trovo molto efficace: talebano della grammatica.f]……

L’ho vista usare nel forum Scioglilingua, dove c’erano vari interventi sullo studio della grammatica che, per quanto noioso, da molti veniva visto come arma indispensabile contro la temuta degenerazione della lingua italiana. 

Mi ha fatto tornare in mente Prima lezione di grammatica, in cui Luca Serianni osserva che in queste discussioni l’attaccamento alla lingua spesso “si manifesta in un’istintiva avversione per il nuovo, visto come imbarbarimento e decadenza” e che

molto frequente è un atteggiamento iper-razionalistico, fondato sull’idea che la lingua sia un monolite nel quale si possa sempre tracciare il confine giusto-sbagliato sul fondamento di un’astratta immagine della norma, sottratta alla variabilità degli usi concreti.

Continua a leggere   >>