Pubblicato il 5 ottobre 2008 in blogs.technet.com/terminologia
Il prestito è un elemento di una lingua straniera che viene accolto nella propria.
Si possono distinguere tipi diversi di prestito:
▄ | in base all’esigenza, prestito di necessità e prestito di lusso |
▄ | in base all’adattamento, prestito integrato e prestito non integrato |
Un tipo particolare di prestito è rappresentato dal calco, dove vengono usati elementi lessicali già presenti nella propria lingua ma modellati sulle strutture di un’altra lingua.
Si possono distinguere tipi diversi di calco:
▄ | calco semantico (di tipo omonimico o sinonimico) |
▄ | calco lessicale, chiamato anche calco (di) traduzione e calco morfologico |
La lezione Avviamento alla Storia della lingua italiana di Ivano Paccagnella (Università di Padova) chiarisce bene le varie differenze con dettagli ed esempi:
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Giovanni Adamo e Valeria Della Valle preferiscono invece distinguere tra forestierismi insostituibili, utili e superflui: dettagli in L’invasione degli anglicismi.
Per chi vuole scendere ancora più nello specifico (es. calco strutturale di composizione, calco strutturale di derivazione, ecc.), la lezione Calco linguistico di Raffaella Bombi dell’Università di Udine. Documento non più disponibile.
Vedi anche: Ortografia italiana e prestiti dall’inglese e altri post che parlano di prestiti, calchi e falsi amici. In inglese, con riferimento alla terminologia informatica: English loanwords in Italian IT terminology.
British:
Riguardo i prestiti, anche guardando alle categorie segnalate nel post, mi piacerebbe avere una consulenza su come ci si comporta in italiano per gli aggettivi di nazionalità. Quando si descrive una commedia come “British” o si parla dell'”American way of life”, è consentito scrivere “British” e “American” in minuscolo?
Licia:
@ British: io manterrei la maiuscola perché è un prestito non integrato che segue le convenzioni della lingua di origine.
British:
Grazie mille. È esattamente come credo sarebbero da intendere. Ma vedo che la tendenza giornalistica è verso la minuscola; probabilmente per semplice noncuranza, o peggio. Ma vedo ad esempio che sullo Zanichelli “British” è segnalato con la minuscola.