Retroformazione: *redarre

Alcune righe da un articolo di una nota rivista, con un vistoso errore poi corretto:

Testo da una rivista online: Un po’ come il tedesco Schadenfreude, cool rappresenta una parola che sta per… cool. Ne abbiamo bisogno: non potevamo inventarla o adattarla. Anche per questo motivo è molto difficile redarre una definizione soddisfacente di cool o coolness: “che cosa vuol dire cool?” “vuol dire… …cool”.

Insolita coincidenza: ieri in quattro testi diversi ho notato il verbo *redarre, forma errata per redigere ricavata dal participio passato redatto, sul modello di verbi come trarre, contrarre, o dal sostantivo redazione. È un errore molto diffuso: esempi da La Repubblica.

Il verbo *redarre è un esempio di retroformazione che, come spiega l’Enciclopedia dell’Italiano, consiste principalmente nella “formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come affissi”, ad es. perquisire da perquisizione e meridione da meridionale, con un processo che agisce per sottrazione: la nuova parola ha una struttura morfologica più semplice rispetto a quella a partire dalla quale è stata formata.

Un altro noto esempio di retroformazione è il verbo perplimere, che però non può essere considerato un errore perché ne viene fatto un uso consapevolmente ironico. È stato creato dal comico Corrado Guzzanti che ha reinterpretato l’aggettivo perplesso come se fosse il participio passato di un verbo, sul modello di deprimeredepresso, opprimereoppresso.

Vedi anche: Retroformazione del singolare

Nuovo esempio di retroformazione: il verbo transare.


In inglese, umorismo sul meccanismo di retroformazione (il verbo *informate da information) in una vignetta di Bizarro:

cartello INFORMATION, uomo dice a impiegata I’D LIKE TO BE INFORMATED

5 commenti su “Retroformazione: *redarre

  1. Luigi Muzii:

    Registro anche un ritorno di fiamma di “manutenere”, in cui, di primo acchito, sono incappato anch’io. Si perdono il congiuntivo e, di conseguenza, la forma di cortesia, a tutto vantaggio dei burocratismi.

  2. Licia:

    @dioniso, in contesti colloquiali cool ha proprio un uso simile a figo (al nord esclusivamente con la g!) e ci sarebbe anche il sostantivo fighitudine. 😉 Va però considerato che in inglese è ormai una parola del lessico comune usata in una gamma di registri molto più ampia e quindi non sempre c’è piena corrispondenza tra cool e figo.


    Nuovo post (settembre 2015): Se Obama dice “cool clock”… con un’analisi delle possibili traduzioni italiane.

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