Altolà ad “alti là”!

Un errore insolito osservato da @thmsch in un articolo di politica:

testo: Draghi ha dimostrato di essere un leader che non si fa spaventare dagli urlatori di turno e neppure si lascia intrappolare nella ragnatela delle mediazioni infinite, come pure avevamo per un attimo temuto: per azzittire gli alti là di Salvini sono bastati, appunto, sette giorni.

Non si dice gli *alti là ma gli altolà, espressione che rimane invariata al plurale e che di solito si scrive come singola parola. Probabilmente è solo una svista, ma per me comunque interessante perché mette in evidenza alcune peculiarità linguistiche.

Una reinterpretazione inaccurata

Il plurale *alti là rivela un fenomeno noto come rianalisi, “una ‘reinterpretazione’ di una parola o un costrutto complessi, non giustificata o anche errata sul piano etimologico, spesso consistente in una arbitraria risegmentazione, o guidata da fattori analogici e da etimologie fantasiose”,

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Vaccini: AstraZeneca ➝ Vaxzevria

Continuano le imprecisioni dei media nelle notizie sui vaccini. Alcuni esempi di titoli del 30 marzo 2021:

Titoli: 1 Coronavirus, il vaccino AstraZeneca cambia nome: ora si chiama Vaxzevria; 2 Vaccino AstraZeneca diventa “Vaxzevria”: cosa c’è dietro al cambio del nome; 3 Il vaccino AstraZeneca diventa Vaxzevria, cosa c’è dietro il cambio del nome

AstraZeneca non è il nome del vaccino contro il COVID-19 ma dell’azienda farmaceutica che lo produce. Vaxzevria invece è il nome proprio che gli è stato assegnato e che è stato reso noto solo in seguito all’approvazione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) il 25 marzo 2021.

Vaxzevria sostituisce il nome descrittivo inglese temporaneo non proprietario COVID-19 Vaccine AstraZeneca usato finora da EMA e dall’Agenzia Italiana del Farmaco e formato sul modello malattia+vaccino+produttore (cfr. COVID-19 Vaccine Moderna e COVID-19 Vaccine Janssen, mentre il vaccino prodotto da Pfizer ha già il nome distintivo Comirnaty*).

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In inglese è corretto scrivere WOMENS?

WOMENS Primark Roma

Su Twitter un commento a questa foto, poi eliminata, ha scatenato una discussione sul presunto errore di grammatica WOMENS anziché women sull’insegna di un negozio italiano di Primark, azienda irlandese presente in tutta Europa. 

Quello dell’insegna però non è un plurale errato di woman, come potrebbe sembrare, ma un esempio del cosiddetto genitivo sassone senza apostrofo, quindi una questione di ortografia e non di grammatica.

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Fase 2 FAQ per italiani (con caro defunto)

Tweet del 2 maggio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri:

tweet di Palazzo Chigi: Online sul sito del Governo le FAQ relative alle misure in vigore dal 4 maggio

Notizia dello stesso giorno sul sito del Ministero della Salute:

titolo notizia del Ministero della Salute: On line le nuove faq del Governo sulla fase 2

Anche i media hanno rilanciato la notizia usando l’anglicismo FAQ, nonostante il documento in questione abbia un altro titolo, “Fase 2” – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo. È un’incongruenza che penalizza la comunicazione e mostra scarsa attenzione agli interlocutori.

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Il curioso caso degli hashtag con errore

tweet di Donald Trump del 26 febbraio 2020: Low Ratings Fake News MSDNC (Comcast) & @CNN are doing everything possible to make the Caronavirus look as bad as possible, including panicking markets, if possible. Likewise their incompetent Do Nothing Democrat comrades are all talk, no action. USA in great shape! @CDCgov

È risaputo che i tweet di Trump sono pieni di refusi: ricordate Giuseppi e covfefe? L’ultimo esempio è Caronavirus, che non è un banale errore di digitazione bensì di ortografia: le vocali a ed o sono troppo distanti sulla tastiera per essere invertite per sbaglio.

Variazioni in tema #coronavirus

È plausibile che Trump ignori come si scrive coronavirus, però potrebbe anche essere stato confuso dagli innumerevoli hashtag con refuso che in queste settimane sono stati di tendenza soppiantando il corretto #coronavirus (per chi non ha familiarità con Twitter: sono “di tendenza” gli argomenti di discussione più popolari che appaiono in evidenza in un’apposita sezione – cfr. Trend(ing) topics, nuove “tendenze”) .

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FUD, da paura!

Esempi di marchi: stritFUD, Gente del FUD, Radio FUD, SUD ‘N’ FUD, STRIT FUD la traduzione italiana del gusto

Nel mondo della ristorazione veloce si notano spesso nomi di attività o eventi per i quali sono usate parole inglesi del lessico di base che, con intento spiritoso, vengono scritte come si pronunciano in italiano. È un esempio di assimilazione grafica già descritto in Da Halloween ad Allouìn.

Una parola ricorrente è FUD per food ma dubito che chi la usa sappia che in inglese FUD è un acronimo con un significato negativo preciso: sta per Fear, Uncertainty and Doubt.

FUD, dal marketing alla propaganda

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Quando l’iniziale fa la differenza

In inglese esiste un nome per indicare le parole che hanno un significato diverso a seconda che vengano scritte con l’iniziale maiuscola (capital letter) o minuscola:

Capitonym: a word that changes meaning with a capital letter, like turkey vs Turkey
immagine: sketchplanations

La parola capitonym* (da capital con il suffisso –onym) indica una coppia di omonimi che sono omografi solo se appaiono a inizio frase o sono scritti interamente in MAIUSCOLE. Non mi pare che esista un nome corrispondente italiano.

Esempi in inglese

Alcuni esempi di capitonym che sono anche omofoni:

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Consegniamo?

Correzione estemporanea su un manifesto affisso nell’ascensore di un supermercato (evidenziazione rossa mia):

CONSEGNIAMO LA SPESA

La i di consegniamo è stata cancellata ed è stato aggiunto il commento “ignoranti”, ma ha sbagliato chi ha corretto.

Come tutti i verbi della prima coniugazione, anche i verbi con radice che termina in –gn /ɲ/, quali consegnare, bagnare, sognare, guadagnare, disegnare, vergognare, richiedono la i nella prima persona plurale dell’indicativo:

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Trump, Giuseppi e le subdole -e

Esempi di tweet: 1 “L’ha cancellato! Ma in realtà aveva ragione: essendo il COnte-bis è plurale. Giuseppi!” 2 “Giuseppo, Giuseppi, Giuseppe, Giuseppiamo, Giuseppate, Giuseppano” 3 “Giuseppi, ma che succedi? Sei di nuovi in parlamenti con maggioranzi alternativi?

È stata fatta molta ironia sull’errore *Giuseppi in un tweet, poi eliminato e sostituito, scritto da Donald Trump sul presidente del consiglio italiano:

tweet di Trump del 27 agosto 2019: “Starting to look good for the highly respected Prime Minister of the Italian Republic, Giuseppi Conte. Represented Italy powerfully at the G-7. Loves his Country greatly & works well with the USA. A very talented man who will hopefylly remain Prime Minister!”

È risaputo che Trump fa spesso errori di ortografia, però in questo caso potrebbe essere stato influenzato dai molti italianismi dell’inglese americano che finiscono in i e sono parole singolari, come panini, biscotti, zucchini, cannoli, pepperoni (plurale paninis, biscottis…).

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Sillabazione: la sfuggente s impura

Oggi su Twitter si discute di sillabazione. Esempio:

tweet di Mangino Brioches: Ehm, cari toscoleghisti, dovreste sciacquare in Arno le magliette, prima. Magari funziona. Altrimenti, mi sa che vi tocca ripetere le elementari. #primalitaliano

Conosciamo tutti la regola ortografica che si imparava in prima elementare (ora scuola primaria): nella divisione in sillabe “la s va sempre a capo”. È quindi sbagliato dividere toscani in tosca-ni, l’unica forma corretta è to-sca-ni.

L’errore è però comprensibile: foneticamente, la s di toscani appartiene proprio alla prima sillaba della parola. Nello scritto va però unita alla sillaba seguente per rispettare la convenzione grafica di non dividere mai un gruppo formato da s + consonante:

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L‘acquastronauta e l’acquagym

Una parola inglese che ho imparato recentemente è  aquastronaut:

tweet da NASA NEEMO: Our newest aquastronaut, @AstroSamantha! An aquastronaut is someone who has been both an aquanaut and astronaut

In italiano si può adottare un calco dell’inglese e descrivere Samantha Cristoforetti come acquastronauta, parola macedonia formata da acquanauta + astronauta.

Acquanauta potrebbe sembrare un neologismo e invece è una parola in uso dagli anni ‘60 per identificare chi fa esplorazioni sottomarine di profondità usando appositi scafi.

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Regole per nomi spaziali globali

Concorso Name ExoWorlds: l’Italia è chiamata a dare un nome al sistema planetario di HD 102195, un caldissimo gigante gassoso e la sua stella madre.

Per festeggiare i 100 anni dell’International Astronomical Association, l’organizzazione che assegna i nomi ai corpi celesti, è stato indetto il concorso internazionale Name ExoWorld. Consentirà al pubblico di 80 paesi, tra cui l’Italia, di dare un nome descrittivo ad altrettanti pianeti extrasolari (esopianeti) e alle stelle attorno a cui orbitano. I nuovi nomi verranno aggiunti alle denominazioni scientifiche alfanumeriche già assegnate.

Le regole per scegliere i nomi

Mi piace molto l’idea e sono sicura che gli appassionati di astronomia apprezzino molto. Il sito dell’Istituto Nazionale di Astrofisica fornisce tutte le informazioni necessarie in italiano, tra cui il regolamento che chiarisce dettagliatamente quali nomi sono consentiti e quali invece non sono ammessi. 

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Solo in Italia: “giorno di Election Day”

Che informazioni sulle conoscenze dell’inglese in Italia si possono ricavare da questa notizia, in particolare dalla frase è giorno di Election Day?

Notizia del 25 maggio 2019 dal sito della RAI: L’Election Day degli italiani: al voto per europee e amministrative. Domenica 26 maggio è giorno di Election Day: si vota per le Europee, ma anche per eleggere oltre 3.800 sindaci e il presidente della Regione Piemonte.

Election day in inglese

In inglese election day, con iniziali minuscole, vuol dire genericamente giornata di consultazione elettorale, quindi giorno in cui si vota (in inglese britannico polling day).

Negli Stati Uniti Election Day, con iniziali maiuscole, indica unicamente il martedì dopo il primo lunedì di novembre in cui si svolgono elezioni nazionali e statali: negli anni pari si vota per eleggere il presidente degli Stati Uniti (ogni 4 anni) e i parlamentari del Congresso (ogni 2 anni per la camera, ogni 6 per il senato), mentre negli anni dispari si eleggono governatori e parlamentari per i singoli stati.

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Bufale linguistiche: il correttore “gender”

Alcuni media italiani hanno pubblicato una notizia linguistica fuorviante, costruita attorno a un unico dettaglio non rilevante per l’italiano e ingigantito ad effetto:

Microsoft lancia il correttore “gender”: scatterà ogni volta che vengono usate frasi discriminatorie. Se scrivi su Word “poliziotto”, il correttore suggerirà “agente di polizia”

L’incongruenza tra titolo e sottotitolo dovrebbe far venire subito qualche dubbio sull’affidabilità della notizia: cosa c’entra la parola poliziotto con il cosiddetto “gender” e perché viene considerata discriminatoria?  

La descrizione della nuova funzione non dà alcuna spiegazione e rafforza le perplessità

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Per identificare le lingue europee a colpo d’occhio

parte del diagramma che distingue inglese, romancio, ladino, gaelico, sardo e italiano

L’immagine qui sopra è il dettaglio da un diagramma di flusso di “Perpetual Stew” (Reddit), via eBook Friendly. Consente di distinguere le lingue europee con alfabeto latino in base a combinazioni di lettere e caratteri diacritici che sono usati o assenti nell’ortografia di ciascuna lingua. 

L’ho trovato ingegnoso per il grande numero di lingue che contiene (una sessantina) e mi ha ricordato un documento per dieci lingue a cui avevo lavorato con alcuni colleghi anni fa a Dublino e destinato a irlandesi che si occupavano di  impaginazione.

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