Nel mondo della ristorazione veloce si notano spesso nomi di attività o eventi per i quali sono usate parole inglesi del lessico di base che, con intento spiritoso, vengono scritte come si pronunciano in italiano. È un esempio di assimilazione grafica già descritto in Da Halloween ad Allouìn.
Una parola ricorrente è FUD per food ma dubito che chi la usa sappia che in inglese FUD è un acronimo con un significato negativo preciso: sta per Fear, Uncertainty and Doubt.
FUD, dal marketing alla propaganda
L’acronimo FUD è in uso dall’inizio del secolo scorso ma solo negli anni ‘70 si è affermato negli Stati Uniti nel marketing dei prodotti hardware. Inizialmente FUD identificava una strategia di vendita che, per condizionare le scelte d’acquisto a proprio favore, instillava in clienti e potenziali clienti paura, incertezze e dubbi sui prodotti della concorrenza, ad esempio insinuando che la loro eventuale adozione sarebbe stata un salto nel buio o screditando i marchi meno noti.
L’uso di FUD è stato poi esteso ad altri ambiti, tra cui le relazioni pubbliche, l’indottrinamento di sette religiose e la propaganda politica: si sfrutta il meccanismo della paura disseminando informazioni false, distorte o altamente negative che creano incertezza e condizionano l’opinione pubblica. Se si ricorre a disinformazione, l’acronimo FUD viene reinterpretato anche come Fear, Uncertainty and Disinformation.
Alcuni esempi d’uso:
· Covid-19: Summing Up The FUD
· Debunking FUD around the coronavirus
· The Internet is awash with coronavirus FUD
· FUD and media hype around Covid-19
Vedi anche:
► Coronavirus: è infodemìa (epidemia di informazioni fuorvianti)
► Crowdturfing, hashjacking e altre attività malevole (altri tipi di condizionamento)
John Dunn:
Io sono cento per cento sicuro che quelli che usano la parola ‘fud’ non sanno che nella Scozia questa parola è anche un termine anatomico.
Licia:
@John, non lo sapevo, grazie per il dettaglio! 😏
Per chi è curioso, Collins Dictionary riporta le accezioni scozzesi.