Teabonics ed errori di ortografia

feedom? Stanno facendo il giro della rete i numerosi esempi di Teabonics, gli errori di ortografia e grammatica inglesi sui cartelli di chi protesta contro le politiche del presidente Obama (il cosiddetto Tea Party).

Pensavo che svarioni del genere su cartelli scritti a mano, quindi senza  il beneficio del dubbio degli errori di battitura, fossero una prerogativa di altre lingue, meno facili da scrivere dell’italiano, invece anche da noi c’è chi riesce a sbagliare persino il nome dei giorni:  

Continua a leggere   >>

Non si sillaba solo a scuola…

Stamattina la radiosveglia è partita con una canzone del gruppo australiano The Temper Trap che inizia il primo verso sillabandolo:
       sweet  dis·po·si·tion
       nev·er  too  soon

Ci ho fatto caso perché non ho mai provato a imparare la divisione in sillabe dell’inglese: troppo complessa rispetto alle facili regole italiane insegnate in prima elementare!

In italiano la suddivisione fonetica e quella ortografica, usata per andare a capo alla fine di una riga di testo, più o meno coincidono, anche nei casi in cui l’etimologia suggerirebbe diversamente, come ad es. per tran·sal·pi·no*.

Continua a leggere   >>

Nomi irlandesi: Donal

Ieri a un notiziario radio ho sentito che il papa ha accettato le dimissioni del vescovo di Limerick, Donal Murray. Il nome è stato pronunciato Donald e così mi è venuta la curiosità di fare una rapida verifica che ha confermato che il nome viene riportato erroneamente come Donald anche da molti quotidiani italiani (esempi … Leggi tutto

Alphabet Song e alcune differenze culturali

A tre anni quasi tutti i bambini americani conoscono l’Alphabet Song, una canzoncina che aiuta a memorizzare i nomi delle lettere dell’alfabeto: La sequenza L M N O P è cantata più velocemente, come se fosse un’unica parola pronunciata  /ɛlɛmɛnoʊ pi:/. Ecco così che se si pensa al romanzo Ella Minnow Pea, si capisce che … Leggi tutto

Se i numeri sono un’opinione…

Uno scambio di commenti con Marina sulle differenze di punteggiatura tra lingue diverse mi ha fatto pensare alle differenze di scrittura e a come, spesso, si può riconoscere il paese di origine dalla calligrafia di una persona (o perlomeno si poteva, nell’era pre-computer!). Molti spagnoli, ad esempio, aggiungono un trattino alla gamba della q e alcuni tedeschi scrivono la n come una u con sopra un trattino orizzontale e il numero 1 con due tratti che lo fanno assomigliare a un triangolo senza base.

In particolare, l’incontro con un’amica dell’università mi ha ricordato gli esami di traduzione italiano-inglese di una famigerata professoressa che toglieva mezzo punto al voto finale per ogni occorrenza di numeri “all’italiana” in un testo in inglese, specialmente il 7 con il numeri italianitaglietto e il 4 “aperto”, come negli esempi a sinistra. Ovviamente i testi degli esami contenevano sempre cifre o date e non sono l’unica che, quella volta,numeri non italiani ha preso l’abitudine di scrivere i numeri come si vede nell’esempio qui a destra. 

Discorso diverso per gli americani, perlomeno per il numero 4 che scrivono aperto ma in un modo ancora diverso da quello italiano.

Continua a leggere   >>

Giornata della punteggiatura (USA)

Il 24 settembre negli Stati Uniti è National Punctuation Day, giornata istituita per promuovere l’uso corretto della punteggiatura. Le convenzioni per l’uso della punteggiatura non sono le stesse in tutte le lingue. Da un punto di vista solamente tipografico, ad esempio, in inglese americano i due punti richiedono l’iniziale maiuscola per la prima parola della … Leggi tutto

Dr Johnson

In questi giorni molti siti inglesi ricordano che il 18 settembre ricorre il tricentenario della nascita di Samuel Johnson, l’autore del famosissimo Dictionary of the English Language. Alcuni esempi: ▄ Il sito ufficiale, Samuel Johnson Tercentenary 2009, con note biografiche e un elenco di eventi in Gran Bretagna  [non più disponibile] ▄ In BBC News … Leggi tutto

Navigatori e silly season

È decisamente silly season nei giornali italiani. Scherzi del navigatore satellitare, ad esempio, racconta la disavventura di due svedesi in giro per l’Italia (grassetto mio): Sognavano Capri, il mare e i Faraglioni, e invece si sono ritrovati a Carpi, in provincia di Modena, sotto il sole cocente della pianura padana. Il tutto per una consonante … Leggi tutto

Aspromonte e area grecanica

Sono tornata da un lungo trekking in Aspromonte, una zona affascinante con una natura bellissima. Davvero interessanti anche le tradizioni locali e la storia linguistica dell’area grecanica, dove si sta cercando di salvare il grecanico, un dialetto neogreco parlato ormai solo da pochi anziani ma che deriva, a seconda degli studiosi, direttamente dal greco bizantino … Leggi tutto

Le riforme dell’ortografia, ke inkubo!

Quando ricevo SMS con k al posto di ch e vari xchè mi viene da sorridere perché chi me li manda non è certo adolescente. Poi penso che, come italiana, queste sono probabilmente le uniche varianti grafiche con cui avrò mai a che fare in italiano.   Per l’italiano le riforme dell’ortografia sono un’evenienza improbabile, grazie all’alto … Leggi tutto

Vantaggi dei refusi…

Grazie a una svista sui manifesti elettorali, in Irlanda si sta parlando molto di una candidata che finora era sconosciuta ai più. Gli errori come nuovo strumento per attirare l’attenzione?

thouands

In ogni caso, divertente la descrizione dell’aspetto della candidata nell’Irish Times, “a fada over her left eye”. È un riferimento all’accento acuto (fada) usato in alcune parole irlandesi.

Continua a leggere   >>

Pronuncia di nomi propri stranieri

[2009] A una radio la scomparsa dell’attrice Natasha Richardson è stata annunciata nominando anche il marito “laiam” Neeson. Liam (equivalente irlandese di William) si pronuncia invece più o meno come è scritto, con l’accento sulla i. La pronuncia del nome di persone straniere note può essere verificata nel sito Come si pronuncia?, ad es. qui … Leggi tutto

Guide di stile inglesi

Ho sempre trovato molto interessanti due note guide di stile inglesi, quella di The Economist e quella della BBC. Hanno molte informazioni utili anche per chi non è di madrelingua e soprattutto riescono a essere piacevoli da leggere: non manca lo humour tipicamente inglese (e le frecciatine agli americani). Solo recentemente ho scoperto la guida … Leggi tutto