Puffo, un nome anomalo (anche per Eco)

puffoC’è una notevole differenza tra il nome italiano Puffo e quello originale francese Schtroumpf, ideato nel 1958 dal fumettista belga Peyo.

Questa carta mostra che solo poche altre lingue in Europa si scostano così tanto dal nome originale:

“The Smurfs” in different languages – translations and etymologies of Peyo’s little blue creatures
Fonte: u/Udzu

Nella carta:
in blu il nome originale francese Schtroumpf e nomi derivati;
in azzurro il nome neerlandese Smurf e derivati;
in lilla altri nomi con iniziale S, come il tedesco Schlumpf;
in rosso i nomi che iniziano con un’altra consonante, come l’italiano Puffo, lo spagnolo Pitufo e il catalano Barrufet.

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Capitan Trippa e Tontinelli: è “voldemorting”?

Welcome to Voldemorting, the Ultimate SEO Dis
[ dis è un insulto, un’offesa – da disrespect ]

Il neologismo inglese voldemorting è stato descritto dalla linguista Gretchen McCulloch in Welcome to Voldemorting, the Ultimate SEO Dis (ottobre 2018).

È stato coniato per descrivere giochi di parole, nomi distorti, metafore o locuzioni varie, spesso creativi e divertenti, usati per alludere a personaggi famigerati senza chiamarli per nome e in modo che il riferimento sia palese per chi legge ma non venga riconosciuto dai sistemi di ricerca e dagli algoritmi che determinano a cosa dare rilevanza sui social.

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black man ≠ uomo nero

Un poliziotto americano ha ucciso un uomo nero sparandogli alle spalle   “L’agente che lo scorso aprile in South Carolina aveva ucciso un uomo nero sparandogli alle spalle è stato arrestato e accusato di omicidio.”

Quando leggo titoli come questi penso che chi traduce black man con uomo nero anziché uomo di colore o afroamericano debba essere una persona sbadata oppure molto giovane. Non si spiega altrimenti come possa ignorare che uomo+nero forma una locuzione che non può essere interpretata letteralmente (a differenza di uomo bianco) e che non sappia chi è l’uomo nero nella cultura popolare italiana: differenze culturali di tipo generazionale, come quelle descritte in Quando Eminem è meglio di John Wayne?

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“Undicesima ora”

A proposito di risoluzione dei problemi, uno stereotipo sugli italiani è che siamo poco organizzati e ci diamo da fare solo all’ultimo momento. Graficamente si potrebbe rappresentare con un orologio che segna quasi le 12 (lo scadere della mezzanotte).

immagine di orologio che segna le 12 meno un minutoIn inglese sarebbe un simbolo ancora più efficace perché richiama l’espressione at / in the eleventh hour, che equivale a “in extremis”, “allo scadere del tempo”. Ad esempio, dopo l’accordo dell’ultima ora che lo scorso ottobre negli Stati Uniti aveva evitato il default, Obama aveva dichiarato: “Hopefully next time it won’t be in the eleventh hour”.

Origine della metafora

Nel riportare la frase di Obama non tutti i media italiani avevano riconosciuto il modo di dire e anziché usare espressioni equivalenti erano ricorsi a traduzioni letterali come Speriamo che la prossima volta non ci ridurremo all’undicesima ora o a descrizioni come accordo dell’undicesima ora.

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USA: governo e (pubblica) amministrazione

governo USA

[Ottobre 2013] In questi giorni i media italiani hanno descritto i problemi politici e finanziari causati negli Stati Uniti dal cosiddetto shutdown (sospensione delle attività di ministeri e agenzie federali) ricorrendo a un calco dall’inglese americano government che trovo inadeguato.

Governo in Italia

In italiano la parola governo può avere vari significati ma in riferimento a un paese e preceduto dall’articolo determinativo prevale l’accezione “complesso delle istituzioni cui, dall’ordinamento giuridico, è affidato l’esercizio della funzione esecutiva” (significato condiviso da government nell’inglese britannico). In Italia il governo è composto dal presidente del consiglio e dai ministri.

Administration degli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, invece, l’organo a cui è demandata la direzione del paese si chiama administration, ad es. The Obama administration, da cui deriva il calco* italiano amministrazione. Ha la funzione del nostro governo ed è formato dal presidente degli Stati Uniti e dal suo gabinetto (cabinet), composto dal vicepresidente e dai segretari dei diversi department, equiparabili a ministri e ministeri.

Government degli Stati Uniti

Nell’inglese americano government ha un altro significato, più ampio. Come forma abbreviata di federal government identifica il sistema dei tre poteri esecutivo, legislativo e giudiziario, con relativi enti federali.

È un concetto che si avvicina a quello italiano di pubblica amministrazione, ad es. in un contesto italiano un government employee sarebbe un dipendente statale e un government officer un funzionario pubblico. L’elenco di ministeri e agenzie federali che hanno subito lo shutdown (blocco delle attività) dà maggiori indicazioni di cosa si intende con government negli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti lo shutdown non aveva bloccato o “chiuso” le attività del governo (un gruppo ristretto di persone) ma di governo (la conduzione amministrativa del paese, nel caso degli Stati Uniti la “macchina federale”).
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Vedi anche: fiscal cuts ≠ tagli fiscali e altri falsi amici.


* Per essere più precisi, amministrazione nel senso di governo degli Stati Uniti è un prestito camuffato, ossia un falso amico accolto definitivamente nel lessico.

Charlie Brown, l’ortografia e la sillabazione

Traduzione italiana di una striscia dei Peanuts:

Charlie Brown a Snoopy: NON SOLO SO  UN SACCO DI PAROLE DIFFICILI, MA CONOSCO TUTTE LE REGOLE DI SILLABAZIONE CHE CI SONO NEL LIBRO… L’UNICA CHE NON MI RICORDO MAI È “DUE VOCALI IN IATO SI POSSONO DIVIDERE”… OPPURE “NON SI POSSONO DIVIDERE”? “I DIGRAMMI E TRIGRAMMI SI DIVIDONO”? E I DITTONGHI?

vignetta in cui Charlie Brown dice a Snoopy: NOBODY THINKS I CAN WIN THE CITY SPELLING BEE, SNOOPY, BUT I’M GONNA SHOW ‘EM!Ho immaginato subito che nella striscia originale Charlie Brown volesse partecipare a una spelling bee, una gara di compitazione molto diffusa negli Stati Uniti, sia a livello locale che nazionale, ma inesistente in Italia.

Nella striscia italiana la gara di sillabazione è un esempio di traduzione comunicativa: i riferimenti non riconoscibili di una cultura vengono sostituiti con altri più familiari nella cultura di arrivo. È una strategia spesso usata in testo destinato a una fruizione rapida, ad es. umoristico o fumetti, che non ammette note o informazioni aggiuntive. Lo scopo è di produrre un effetto equivalente o simile nei lettori di entrambe le lingue. È il caso anche di questa striscia? 

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