“Undicesima ora”

A proposito di risoluzione dei problemi, uno stereotipo sugli italiani è che siamo poco organizzati e ci diamo da fare solo all’ultimo momento. Graficamente si potrebbe rappresentare con un orologio che segna quasi le 12 (lo scadere della mezzanotte).

immagine di orologio che segna le 12 meno un minutoIn inglese sarebbe un simbolo ancora più efficace perché richiama l’espressione at / in the eleventh hour, che equivale a “in extremis”, “allo scadere del tempo”. Ad esempio, dopo l’accordo dell’ultima ora che lo scorso ottobre negli Stati Uniti aveva evitato il default, Obama aveva dichiarato: “Hopefully next time it won’t be in the eleventh hour”.

Origine della metafora

Nel riportare la frase di Obama non tutti i media italiani avevano riconosciuto il modo di dire e anziché usare espressioni equivalenti erano ricorsi a traduzioni letterali come Speriamo che la prossima volta non ci ridurremo all’undicesima ora o a descrizioni come accordo dell’undicesima ora.

La metafora inglese è particolare perché non fa riferimento all’avvicinarsi della mezzanotte, e quindi alla fine del giorno, come pensano molti parlanti di madrelingua, ma alla fine della giornata lavorativa, il tardo pomeriggio: ha origine da un verso della parabola evangelica dei lavoratori nella vigna (Matteo 20, 1-16), And about the eleventh hour he went out, and found others standing idle, and saith unto them, Why stand ye here all the day idle?

In italiano il riferimento è ancora meno riconoscibile perché nella traduzione usata dalla chiesa cattolica gli orari sono “localizzati”: Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?

Se si escludono i più esperti in materia, è un tipico caso di conoscenze non condivise; altri esempi in Quando Eminem è meglio di John Wayne…


Aggiornamento marzo 2024 – Aggiungo un esempio da una notizia sulle vicissitudini della famiglia reale britannica:

Titolo: “Scocca “l’undicesima ora” per la Corona britannica: cosa sta accadendo e come mai potrebbe essere la fine di tutto”.Testo: “Kensington Palace fa acqua da tutte le parti e se non corre ai ripari con risposte vere ed attendibili, al più presto, per la famiglia reale saranno guai. Il Daily Mail […] ha fatto scoccare per la corona la cosiddetta “undicesima ora”, mettendola sul ciglio di un burrone. Alla dodicesima, se non correrà ai ripari, cadrà giù e sarà la fine di una storia millenaria” 

Chi ha tradotto questa notizia a quanto pare non ha considerato che In italiano non si usano le espressioni “undicesima ora” e “dodicesima ora” in senso figurato, anche perché la giornata ha 24 ore e l’ora che scocca fatidica è la mezzanotte. Appare inoltre piuttosto insolita l’associazione di tempo che scade alla metafora di un precipizio.

3 commenti su ““Undicesima ora””

  1. Nico:

    Da noi le cose non si fanno “all’undicesima ora”, c’è ancora tempo in abbondanza. Ci riduciamo “all’ultimo minuto” 🙂

  2. Julia from Warwick:

    Non sapevo prima che the eleventh hour e infatti tea time, grazie! Io conosco “at the eleventh hour” e mi domando se “in the eleventh hour” si usa negli Stati Uniti?

  3. Licia:

    @Julia, grazie del commento, ho aggiunto anche la preposizione at. Una verifica con Ngram VIewer non indica particolari differenze d’uso tra inglese britannico e americano, probabilmente at è una preferenza specifica regionale o personale di Obama.

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