A Lugo, Tienilo acceso

[copertina del libro] Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello.  

Lettori in Romagna, vi invito al Caffè letterario di Lugo lunedì 18 marzo 2019 per incontrare la sociolinguista Vera Gheno e il filosofo della comunicazione Bruno Mastroianni, autori di Tienilo acceso, “la prima guida che insegna a comunicare bene e vivere in meglio in rete”.

Il libro mi è piaciuto molto perché approfondisce temi che ci riguardano tutti direttamente: da quando viviamo in un mondo iperconnesso le modalità di interazione, di comunicazione e di condivisione della conoscenza sono cambiate drasticamente ed esigono continui adattamenti.

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Appuntamento al caffè letterario di Lugo

copertina del libroUn invito per lettori romagnoli: lunedì 8 giugno alle 21 al Caffè letterario di Lugo avrò il piacere di introdurre Giuseppe Antonelli che presenta Comunque anche Leopardi diceva le parolacce, come già preannunciato in Comunque anche Leopardi… arriva a Lugo.
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Comunicazione di servizio: in questi giorni il blog non è sempre visualizzabile e appare un messaggio di server inaccessibile. Il provider sta cercando di risolvere il problema.

Comunque anche Leopardi… arriva a Lugo

copertina del libroLunedì 8 giugno 2015 alle 21 al Caffè letterario di Lugo (Ravenna) Giuseppe Antonelli presenterà Comunque anche Leopardi diceva le parolacce, un libro sull’italiano che ho apprezzato molto.

Ci sarò anch’io per una breve introduzione e ripetere così la bella esperienza di Il libro dell’ignoto con Jonathon Keats e Silvia Pareschi.

Lo scorso gennaio il Caffè letterario ha festeggiato i dieci anni di attività, riassumibili in centinaia di incontri e di libri presentati. Le serate si svolgono all’Hotel Ala d’Oro, che è anche hotel letterario: cinque camere sono infatti dedicate a Dante, Leopardi, Lord Byron, Stendhal e Tonino Guerra, autori legati in qualche modo a Lugo o alla Romagna e interpretati da installazioni di altrettanti artisti.

Lettori romagnoli, ci vediamo al Caffè letterario? .

Nota: questo post è stato aggiornato con la nuova data: inizialmente l’incontro era previsto il 13 aprile 2015.

Serata al Caffè letterario di Lugo

Il libro dell'ignoto di Jonathon Keats – traduzione di Silvia PareschiSe seguite Nine hours of separation, il bel blog di Silvia Pareschi, saprete già che Silvia è la traduttrice di molti dei più importanti scrittori americani contemporanei e che

mercoledì 15 maggio alle 21 al Caffè letterario di Lugo (Ravenna) presenterà Jonathon Keats e la sua raccolta di racconti Il libro dell’ignoto.

Sarà una serata con al centro la traduzione, anche di altri autori, e ci sarò anch’io per una breve introduzione.

Dettagli in Nine hours of separation e Calendario di maggio 2013 del Caffè letterario.


Aggiornamento 17 maggio 2013: qualche nota sulla serata in Il libro dell’ignoto.

Covid hospital, anglicismo inquietante

Esempi di titoli: Coronavirus in Veneto, Zaia: “Apriamo un Covid-Hospital in ogni provincia”; Lazio, Covid Hospital diventano 5; L’Aquila: apre il Covid Hospital al G8; L’ospedale di Lugo diventa Covid Hospital; Primi malati nel Covid Hospital di Camerino

Mi chiedo quale sia la motivazione nella scelta dell’anglicismo Covid hospital per denominare gli ospedali italiani destinati alla cura di persone affette da COVID-19. Forse si ritiene che hospital sia una parola che comunica maggiore efficienza, competenza e modernità di ospedale, un tipo di convinzione diffusa tra chi ha una conoscenza solo superficiale dell’inglese?

Temo che chi ha privilegiato l’anglicismo non abbia considerato le potenziali connotazioni negative di hospital. Per chi non conosce l’inglese, come la maggior parte degli anziani, hospital sentito alla radio o in TV può infatti suonare simile a hospice, la struttura per il ricovero di malati terminali. Il possibile fraintendimento non è per nulla rassicurante se si appartiene a una categoria di persone che rischia la vita se contagiata.

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Da Halloween ad Allouìn 🎃

Manifesto che pubblicizza alcuni eventi in programma a Cotignola (Ravenna):

Manifesto con scheletro e la scritta Al zòchi par Cudgnola @ allouin

Ha attirato la mia attenzione per il titolo ibrido formato da parole in dialetto romagnolo (“zucche per Cotignola”) e assimilazione grafica del nome Halloween in Allouìn. Non mi è del tutto chiara la @, che trovo incongruente in questo tipo contesto, ma immagino che vada letta come a (e non come la preposizione inglese at).

Halloween in italiano

La parola Allouìn riproduce la pronuncia italiana di Halloween, che è un’approssimazione dell’inglese britannico /ˌhæləʊˈiːn/. In italiano il nome diventa /alloˈwin/, con la h muta, le vocali inglesi sostituite da quelle italiane più vicine e la doppia l. L’accento oscilla: per alcuni cade sull’ultima sillaba, come in inglese, per altri invece è spostato sulla prima.

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I jeans di Bruce Springsteen in Romagna

I jeans di Bruce SpringsteenAppuntamento lunedì 28 novembre alle 21 al Caffè letterario di Lugo (Ravenna).

Silvia Pareschi presenterà il suo libro I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani. Ci sarò anch’io per una breve introduzione.  

Se seguite il blog di Silvia, Nine hours of separation, saprete già che vive tra l’Italia e San Francisco ed è la traduttrice di alcuni dei più importanti scrittori americani contemporanei. E avrete già apprezzato la sua capacità di raccontare storie, luoghi e incontri che la coinvolgono.

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Comunicazione in ospedale

Comunicazione scritta

Nell’ospedale dove tenevo compagnia a una persona malata avevo sempre sotto gli occhi questo avviso:

IMPORTANTE!!!! SI INFORMANO I SIG. PAZIENTI PORTATORI DI PROTESI DENTARIA NEL CASO IN CUI NECESSITANO DI RIMOZIONE DELLA STESSA, DI CHIEDERE AL PERSONALE L’APPPOSITA CUSTODIA, ONDE EVITARE SMARRIMENTI. SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE.

Mi aveva colpita il contrasto che facevano la sfilza di punti esclamativi e il tipo di carattere COMIC SANS, caratteristici di contesti informali, con il testo in puro burocratese, poco adatto per istruzioni a chi di solito porta protesi dentarie: anziani o persone non italiane, che potrebbero non essere abituati a decifrare testi complessi.

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Europeismi

In Internazionalismi: espresso ho descritto alcune caratteristiche delle parole che, con eventuali adattamenti grafici e fonetici, sono adottate in più lingue, spesso contemporaneamente: un esempio recente è selfie.

LeopardiUn concetto simile ma precedente e più specifico è europeismo, parola coniata da Giacomo Leopardi per le voci comuni a tutte le lingue colte d’Europa, soprattutto della politica e della filosofia, che si differenziano dai termini tecnici e scientifici in quanto “esprimono cose più sottili, e dirò così, più spirituali di quelle che potevano arrivare ad esprimere le lingue antiche e le nostre medesime ne’ passati secoli”.

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Schede autobliterabili

pagamento con schede “autobliterabili” nel comune di Lugo (RA)

Su un cartello nei pressi di un posteggio a pagamento ho notato un aggettivo mai visto prima, autobliterabile.

Probabilmente chi ha deciso il testo del cartello riteneva troppo informale il conglomerato Gratta e sosta, il nome comunemente dato alle tessere per il parcheggio che si attivano grattando la superficie di alcune caselle, e ha preferito usare una parola inaccurata e inesistente.

Significato: il prefisso auto può indicare “di sé stesso” (ad es. autobiografia, autostima, autocritica) o “che avviene spontaneamente o automaticamente” (ad es. autocombustione, autodistruzione), ma una scheda non può annullarsi da sola.

Ortografia: il prefisso auto non subisce elisione (autoorganizzazione, autooscillazione ecc.), quindi *autobliterabile è una parola malformata.

Mi sembra inoltre che il verbo obliterare, quando riferito a biglietti o schede, implichi l’uso di un’apposita macchina, l’obliteratrice, che in questo caso invece non è necessaria.

Sarebbe bastato dire “Pagamento con schede Gratta e sosta acquistabili presso…” ma ancora una volta il burocratese si è imposto sulla semplificazione..

Vedi anche: nello stesso comune, aree cortilive e di  sgambamento.

Dove cani e burocrati si incontrano

Vicino all’area cortiliva ho visto due parole che immagino siano già note a chi ha un cane:

AREA SGAMBATOIO CANI
orario di apertura dello sgambatoio cani 
aree di sgambamento
Verde pubblico adibita a sgambamento cani [sic] 

Una persona che sgamba corre o cammina molto e in fretta e mi sono chiesta se un’area di sgambamento / sgambatoio sia destinata solo ai cani più vivaci o se anche a quelli di indole più tranquilla sia consentito sgranchirsi le gambe zampe.

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Impianti natatori e aree cortilive

L’antiburocratese (Dizionario del parlar chiaro) analizza esempi di italiano burocratico e propone alternative chiare e comprensibili, come impianto natatorio piscina.

C’è un modulo per suggerire altri esempi e ho pensato di proporre area cortiliva, che ho visto in un’ordinanza che vieta di abbandonare gatti e/o dare loro da mangiare nei giardini di un ospedale (anzi, padiglione ospedaliero!).

Colonia di gatti dell’area cortiliva del Padiglione Ospedaliero di Lugo   (intero manifesto qui).

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Come on, boys!

Alla serata sulla traduzione abbiamo sorriso con questo noto spezzone dal film La vita agra (dal romanzo di Luciano Bianciardi) in cui il protagonista è alle prese con la redattrice che ha valutato la sua prova di traduzione:

Peccato manchi un altro commento della redattrice:

"Un’ultima cosa, a volte lei appiattisce certi bei modi di dire inglesi. Per esempio qui. Lei dice che i mezzi da sbarco erano le mille miglia lontani dalle coste laziali. Questo suo le mille miglia è assai meno efficace che nel testo inglese, dove si parla di a hell of a distance, cioè di un inferno di distanza. Sente come è bello? I mezzi da sbarco erano a un inferno di distanza eccetera. È molto più robusto, questo inferno di distanza, non le pare?"

Il libro dell’ignoto

The Book of the UnkonwnDue giorni fa ho avuto il piacere di partecipare a una Serata al caffè letterario di Lugo con Jonathon Keats, autore di The Book of the Unknown, e Silvia Pareschi, autrice della traduzione italiana Il libro dell’ignoto (e di molte altre traduzioni di autori americani contemporanei e del blog Nine hours of separation).

Silvia ha aperto la serata con riflessioni molto stimolanti su traduzione e ruolo del traduttore, sulla ri-creazione dei testi e sull’esperienza davvero unica di poter tradurre un libro con il suo autore a fianco: Jonathon Keats è il marito di Silvia.

Per la prima volta ho letto un libro in versione originale e subito dopo la sua traduzione, e mi sono piaciuti molto entrambi. The Book of the Unknown e Il libro dell’ignoto sono molto belli: per la poeticità della scrittura, sospesa in una dimensione atemporale, per la narrazione che riesce a essere contemporaneamente tradizionale e molto moderna, per l’imprevedibilità e il continuo senso di sorpresa delle storie e dei personaggi. Lo descrive meglio di me Benedetta Tobagi in Come sono belle le storie dei giusti nell’era digitale.

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