Manganelli e att(r)onimi

Titolo di notizia: Capo della Polizia Manganelli: “Useremo la forza”Nelle notizie della settimana scorsa [settembre 2010] è stato spesso citato il capo della polizia italiana, Antonio Manganelli, personaggio con un nome che rimane decisamente impresso, visto il ruolo ricoperto. Allo stesso modo si fanno notare padre Cantalamessa (predicatore) e monsignor Crociata (segretario della CEI).

In inglese nomi propri e cognomi che riflettono alcune caratteristiche di una persona o del suo carattere o sono in relazione con la professione che svolge si chiamano aptronym, dall’aggettivo apt (“adatto”, “appropriato”) e dal suffisso –(o)nym che corrisponde all’italiano –onimo, che nelle parole composte significa “nome” (o “tipo di parola”).

L’Encyclopædia Britannica riporta che la parola inglese aptronym sarebbe stata coniata dal giornalista americano F.P. Adams anagrammando patronym (patronimico) in modo da evidenziare l’aggettivo apt, “adatto”.

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Il pile, un falso amico potenzialmente imbarazzante

foto di “pile” verde con pecora bianca con muso nero, tipicamente irlandese, che mangia un trifoglio

Memorabile la scenetta in un negozio di Dublino, dove un ignaro turista italiano aveva chiesto Do you have piles? a un imbarazzato commesso che certo non si aspettava una domanda così esplicita sulle proprie eventuali emorroidi

Ho sempre trovato strano che in italiano si usi la parola inglese pile per descrivere il tessuto sintetico e gli indumenti confezionati con tale materiale, visto che in inglese il nome è ben diverso, fleece (forma abbreviata di polar fleece e in origine un marchio registrato, Polarfleece, di Polartec).

In inglese la parola pile può avere vari significati; se usata in ambito tessile non ammette la forma plurale ed equivale all’italiano pelo, una caratteristica conferita da varie tecniche di tessitura a materiali come ad es. velluto, felpa, alcuni tipi di spugna, tappeti e quello che in italiano chiamiamo pile.

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