Il titolo La zuppa Campbell è in crisi mi ha fatto tornare i mente gli anni in Irlanda e quanto i colleghi italiani ed io fossimo restii a usare la parola italiana zuppa per descrivere le varie potato / chicken / mushroom / vegetable soup ecc. che ci venivano propinate proposte nella mensa aziendale: preferivamo la parola inglese soup anche parlando in italiano.
I dizionari italiani definiscono la zuppa come una minestra in brodo con vari tipi di ingredienti, senza pasta, ma servita in genere con fette o pezzi di pane tostati o fritti. Deriva dal germanico suppa, “fetta di pane inzuppata” e all’etimologia è legato anche il modo di dire se non è zuppa, è pan bagnato per descrivere cose sostanzialmente equivalenti.
Non conosco la cucina americana, ma in Gran Bretagna e Irlanda le soup sono in genere creme (piuttosto dense, spesso con l’aggiunta di panna) e a volte minestre in brodo (con pezzetti di carne, verdure o altro ma non pasta) ma raramente equivalgono alle zuppe italiane, che, perlomeno a me, fanno pensare soprattutto a legumi e/o cereali e alla cucina toscana.
Spero comunque che Mara passi di qui perché è sicuramente molto più competente di me in materia! Aggiornamento 18/11: potete leggere un commento di Mara qui sotto e altri dettagli sulle possibili traduzioni in italiano di soup in creme, passati, vellutate e zuppe.
Aggiornamento febbraio 2011: la linguista Lynne Murphy in prototypical soup ha fatto una lunga analisi delle differenze tra soup inglese e americana e indica che quella inglese tende ad essere densa (crema o passato) mentre la versione americana, come aveva sottolineato Adriana nei commenti, è più brodosa e include pezzi di carne o verdura (stew per gli inglesi) ma anche pasta, riso, orzo ecc.
Altre differenze: il dado da brodo nell’inglese britannico è stock cube o Oxo cube, volgarizzazione del marchio più diffuso, mentre nell’inglese americano si chiama bouillon cube (o powder se granulare).
Vedi anche: Pasta salad e insalata di pasta, per due termini gastronomici che solo in apparenza sono equivalenti, e Alcuni riferimenti natalizi inglesi, per un menu tipico stagionale di mensa aziendale irlandese.
Adriana:
Soup negli USA viene usato anche al posto di stew, quello che in Italia chiameremmo uno stufato, con proporzioni elevate in densità di carne e verdura. Comunque in italiano si può dire Crema di asparagi, crema di pollo, ecc. che più sono simili alle Campbell soups. Mi piace il tuo blog. Ciao.
a George:
50 anni fa abitavo in Italia. Ero giovanotto. Imparavo l’italiano, non alla Scuola Berlitz, ma attraverso la pubblicità sul TV. Il Carosello portava piccole scene dal “vero”, un dialogo chiaro, e un messagio ripetuto, parlato con il tono proprio del italiano (“è Mo, è Mo, è Moplen”: Gino Bramieri). La questione della zuppa fa venire in mente “Non è vero che tutto fa brodo, è Lombardi il vero buon brodo”, cantanto in modo del belcanto. Per 45 anni ero uno dei pochi chi potevano recitare le diverse dialoghe. Il mio “pièce de resistance” era l’infallibile Ispettore Rock (“anch’io ho commesso un errore — non ho mai utilizzata la Brillantina Linetti!) in una voce di basso profondo. Ma addesso la RAI ha fatto un cofanetto da 4 DVD, “Vent’anni di Carosello”, e tutti possono imitare i vecchi pezzi di pubblicità. Non sono unico non più. Non ho ancora comprato il cofanetto, ma presto. Però, ho sempre usato il dopobarba Linetti.
Licia:
@ Adriana: grazie per i commenti e l’informazione sulla soup americana.
@ a George: grazie dei ricordi. Un libro che potrebbe piacerti è Parole per ricordare – Dizionario della memoria collettiva (Usi evocativi, allusivi, metonimici e antonomastici della lingua italiana), ad es. c’è la voce moplen. Non conoscevo il dado Lombardi ma mi hai incuriosita e ho cercato la pubblicità di Carosello, ecco qua un esempio:
Probabilmente la versione cantata aveva a che fare con Claudio Villa:
a George:
@Licia: tante grazie per avere accettato le mie memorie; effetivamente le memorie sono importantissime per le lingue, e la lingua individuale è supportata su imitazioni di qualcosa sentito in un certo contesto. Il libro “Parole per Ricordare” sembra essere un libro molto interessante “anche per stranieri”. Però penso che un blog su “Terminologia” non può occuparsi troppo delle individue, ma piuttosto le possibilità di generalizzazione. Allora se una altra volta cerco di commentare basato sulle mie esperienze proprie, sono in perfetto accordo se non saranno accetate le mie contribuizoni. Non deve essere una ragione per pubblicare che è una risposta unica; sono certo che tu hai tanti lettori soddisfatti anche nel caso che non rispondono.
Su “fare brodo”: tante grazie per le videoclip; era quasi emozionante rivedere questo esempio di Carosello. Non so quando ha cantato Claudio Villa per la prima volta “Non è vero”, ma 1965 era dopo la pubblicità che conoscevo io.
Licia:
@ a George: qualsiasi commento o riferimento, soprattutto se fa riflettere sulla lingua, è benvenuto*. La pubblicità del brodo Lombardi, ad esempio, fa pensare al gran numero di proverbi e modi di dire italiani che hanno a che fare con il cibo (solo con il brodo, gallina vecchia fa buon brodo, lasciar cuocere nel proprio brodo, andare in brodo di giuggiole…) e fa riflettere su quanto sia cambiato il marketing dei prodotti alimentari in poche decine di anni: oggi non credo che a nessuno verrebbe mai in mente di chiamare supersucco una bibita (e commercializzarla in scatola!) e di coniare il verbo supersucchiare…
* a parte lo spam, finora c’è stato solo un commento che non ho approvato: conteneva volgarità gratuite.
Mara:
In ritardo ma arrivo 🙂
Crema, decisamente crema di verdure o, meglio, passato di verdure. Spero mi scuserà Adriana ma crema di pollo non mi piace. (Per lo meno in italiano :).
Ha ragione invece su stufato se la presenza di carne è netta sulle verdure e se non si tratta di “passati”.
Mara
Licia:
Grazie Mara. Per concludere l’argomento soup, credo sia interessante vedere i concetti coordinati che in inglese hanno soup come iperonimo nella rappresentazione grafica di Visuwords che usa le relazioni tra concetti descritte da WordNet, in particolare i vari tipi di piatti della cucina internazionale che in inglese si possono definire a kind of soup ma che in italiano non chiameremmo mai un tipo di zuppa, tipo il consommé: