I gatti di Santa Lucia (anzi, “lusìa”)

Ieri per l’ennesima volta il mio nome è stato sbagliato in Lucia ma grazie a una battuta sull’imminente 13 dicembre l’errore è stato divertente perché ha “sbloccato un ricordo” molto piacevole, i Lussekatter.

foto di Lussekatter

Sono dolcetti svedesi fatti con un impasto simile al pan brioche aromatizzato con zafferano che vengono preparati per il giorno di Santa Lucia, ricorrenza importante in Svezia. La loro forma dovrebbe ricordare gatti raggomitolati, da cui il nome “gatti di Lucia”.

Avevo potuto apprezzare i Lussekatter quando vivevo a Dublino, grazie ai numerosi colleghi svedesi che ce li preparavano ogni anno per il 13 dicembre.

foto di bambina svedese vestita da Lucia con candele in testa e vassoio di Lussekatter

Organizzavano anche una processione a cui in Svezia di solito prendono parte soprattutto bambini. Veniva scelta una Lucia che portava una corona di candele ed era seguita da altri svedesi vestiti di bianco con una candela in mano, a simboleggiare la luce che sconfigge il buio dell’inverno.

In svedese Lucia si pronuncia lusìa e la tradizione potrebbe avere origini diverse che si sono intrecciate tra loro: non solo il martirio di Lucia di Siracusa ma anche la leggenda svedese di Lucia prima moglie di Adamo che avrebbe avuto figli diabolici da Lucifero [fonte]. 

Altri dettagli in La festa di Santa Lucia in Svezia e in Swedish Lucia for Dummies (in inglese, con sottotitoli):

Buon onomastico a tutte le Lucia!