Si chiama King’s Speech ma non è del re

Alcuni titoli del 7 novembre 2023 che dimostrano superficialità e mancanza di familiarità con le istituzioni britanniche:

TItoli: 1 Re Carlo a Westminster, il primo discorso da Re in Parlamento: 2 Regno Unito, oggi il primo discorso di Re Carlo III in Parlamento; 3 Re Carlo III, oggi il suo primo discorso da sovrano in Parlamento, dedicato alla madre. La solenne inaugurazione del Parlamento britannico offre a re Carlo III l’occasione per pronunciare il suo primo, storico discorso da sovrano a Westminster. Con un omaggio alla regina Elisabetta

Il riferimento è a King’s Speech, il testo con i punti essenziali del programma di governo che viene letto dal Re durante la State Opening of Parliament, la cerimonia per l’apertura formale di una nuova legislatura. Nonostante il nome, non è un discorso scritto dal sovrano (o dai suoi collaboratori) per esplicitare il suo pensiero ai sudditi ma il documento programmatico del governo che delinea le priorità e le linee di intervento per un anno.

In questo titolo del giorno precedente, con anticipazioni sul contenuto, è del tutto esplicito che si tratta del programma dell’attuale primo ministro, Rishi Sunak:

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L’albero “di Robin Hood” NON era un sicomoro

Foto di paesaggio con grande albero. Titolo inglese della BBC: “Sycamore Gap tree at Hadrian’s Wall cut down by vandals”; Titolo italiano del Corriere della Sera: “Regno Unito, rabbia per il sicomoro abbattuto”

Nel Nord dell’Inghilterra è stato abbattuto un albero famosissimo che dava il nome al valico del Vallo di Adriano dove cresceva, Sycamore Gap. Aveva circa 300 anni, era alto 36 m, ed era stato immortalato in alcuni film tra cui Robin Hood: Prince of Thieves.  

Quando avevo letto la notizia, in inglese, ero sicura che in italiano sarebbe stata riportata con un errore di traduzione perché non sarebbero stati riconosciuti due falsi amici, e così è stato. Alcuni esempi: 

Il giovane vandalo, la notte fra il 27 e il 28 settembre, avrebbe tagliato con una motosega il sicomoro vicino al Vallo di Adriano, nel Nord dell’Inghilterra.

Un albero star del cinema: si tratta di un Sicomoro situato accanto al Vallo di Adriano nel Regno Unito, diventato famoso nel film del 1991 "Robin Hood: Principe dei Ladri" con Kevin Costner.

«Il sicomoro era parte del Dna di questa zona, ora regnano solo tristezza e rabbia»

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I “volantini frequenti” di ITA Airways

Un esempio di localizzazione non professionale visto da Alex Franquelli nell’app di ITA Airways:

tweet di Alex Franquelli con immagine di interfaccia con opzione Volantino Frequente e commento Direttamente dall’app di @ITAAirways

Flyer che diventa volantino è un errore tipico di traduzione automatica, simile a quelli di cui sono pieni i siti che commercializzano prodotti cinesi. Non ci si aspetterebbe però di vederlo nell’interfaccia in italiano della compagnia di bandiera italiana, “partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze” e quindi, per ora, del tutto italiana.

Immagino che per risparmiare sia stato esternalizzato lo sviluppo dell’app in un paese che fornisce questi servizi a basso costo, forse in India, o che sia stata “customizzata” una soluzione già pronta, e quindi è comprensibile che la versione originale fosse in inglese. È invece ingiustificabile la mancata verifica della qualità della localizzazione in italiano, soprattutto per elementi così visibili dell’interfaccia.

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Malapropismi: “a gambe elevate”

  Foto: Mitchell Orr

Ho scoperto che c’è chi è convinto si dica scappare o fuggire *a gambe elevate anziché levate. Alcuni esempi:

non vi ricorda la codardia di qualcuno che scappava a gambe elevate?      da te i neuroni hanno preferito darsela a gambe elevate!      Furti d’uva a Caltagirone: ladri a gambe elevate fuggono dai carabinieri      strafalcioni strategici come l’incomprensibile ritiro a gambe elevate degli Usa dall’Afganistan      quando la verità sarà svelata, dovrete fuggire a gambe elevate

Si tratta di un malapropismo, la sostituzione di una parola con un’altra che ha suono simile ma un altro significato, come ad esempio dare il *bene placido e colmare una *laguna, con effetto spesso comico.

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No, non si dice “from the scretch”

Testo del tweet di @ReportRAI3: “Uno stato membro non può trasferire fondi a un’azienda, in questo caso una compagnia aerea, altrimenti altererebbe la concorrenza. I governi dell’epoca si inventano l’idea di partire from the scretch con una nuova compagnia aerea chiamata ITA Airways” con foto di professore di economia del trasporto aereo dell’Università di Messina

Questo tweet cita un docente universitario che in un programma televisivo generalista ha pronunciato la frase “i governi dell’epoca si inventano l’idea di partire from the scratch con una nuova società chiamata ITA Airways” (minuto 2).

Per me è l’ennesima conferma che l’abuso di anglicismi è inversamente proporzionale all’effettiva conoscenza dell’inglese e mi ha fatto subito pensare ai criteri di condotta di Francesco Sabatini:

1 Sei veramente padrone del significato di quel termine? 2 Lo sai pronunciare correttamente? 3 Lo sai anche scrivere correttamente? 4 Sei sicuro che il tuo interlocutore lo comprende? Quando anche uno solo di questi requisiti non è rispettato, vuol dire che:  stai facendo una brutta figura oppure usi quel termine per pigrizia oppure disprezzi il tuo interlocutore  

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Le parole create dalla traduzione automatica

Non è ancora stata ripristinata la versione tedesca del sito Italia.it, disattivata quando si è scoperto che vari toponimi che in italiano hanno anche un significato comune (“capitonym”) erano stati tradotti con nomi comuni tedeschi equivalenti.

Alcuni esempi: Camerino ➝ Garderobe, Cento ➝ Hundert, Chiusi ➝ Geschlossen, Cuneo ➝ Keil, Fermo ➝ Stillstand, Nervi ➝ Nerven, Potenza ➝ Leistung, Prato ➝ Rasen, Salve ➝ Hallo.

Non solo: la traduzione automatica aveva trasformato in parole tedesche anche toponimi che in italiano sono solo nomi propri senza un significato particolare.

Foto di Rivisondoli, Sorradile e Tinnura con le traduzioni tedesche Revisionen, Lächle e Tinnitus
In questi esempi Rivisondoli è diventato “revisioni”, Sorradile “sorriso”, Tinnura “acufene”.

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Come si dice Lago di Como in inglese

La campagna Open to Meraviglia continua a suscitare polemiche di ogni tipo, anche del tutto ingiustificate come quella sul nome inglese del Lago di Como in tendenza oggi su Twitter. Alcuni esempi:

Immagine della Venere al Lago di Como con esempi di tweet: 1 Nella propaganda con la Venere di Botticelli, campeggia la scritta maccheronica “Lake Como”; Non dico hanno ragione a vietare le parole straniere visto che non ne sanno mezza. Notare in alto a sinistra la scritta Lake Como invece di Como lake; 3 Il capolavoro è Lake Como;  4 Magari Como lake. Capre che sono; 5 Lake Como. Ed è subito noios volevant savuar; 6 Questo ancora non lo hanno capito nemmeno loro! E invece Lake Como? Invece di Como Lake? Sbagliato sia in italiano che in inglese! 7 Ministro forse avete sbagliato a scrivere, in inglese è “Como lake” e non “lake Como”; 8 Se proprio dobbiamo fare le pulci anche lake Como non è corretto, si dice Como lake! Neanche le basi!

A scatenare lo sdegno è stato un dettaglio dell’immagine promozionale ambientata al Lago di Como. C’è chi ha ritenuto errato il nome inglese nella didascalia, LAKE COMO, LOMBARDY, convinto che si dovesse invece dire *Como Lake, e poi moltissimi a ruota hanno commentato ridicolizzando la traduzione, però senza accertarsi che fosse davvero sbagliata (no, è corretta!).

È una polemica sconsolante perché indicativa di un livello inadeguato di conoscenze dell’inglese (ed ennesima conferma c’è chi crede a qualsiasi cosa che diventa virale).

Nome propri geografici in inglese

In inglese molti nomi propri geografici che includono il descrittore (<Place>) del tipo di luogo sono del modello the Xyz Place (con articolo determinativo) ma non i nomi dei laghi più conosciuti, che invece di solito seguono il modello Place Xyx (senza articolo).

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Inglese farlocco imbarazzante: Pedo Park

Foto di pubblicità del “Pedo Park” con uomo che salta e messaggio PARTECIPA!!! INSIEME IL PARCO SARÀ BELLISSIMO. Titoli di notizie: 1 Perugia, via al progetto di riqualificazione del “pedo park”; 2 Nuovi giochi e nuova vita per il Pedo Park

A Perugia è stato dato ufficialmente il via a un intervento di riqualificazione di un parco cittadino comunale denominato Pedo Park. È un’iniziativa pregevole in memoria di una persona scomparsa che presumo fosse conosciuta informalmente come Pedo, dal cognome Pedetti. Purtroppo però la scelta di combinare un soprannome italiano con la parola inglese park ha creato un nome imbarazzante per chi conosce l’inglese.

Se si ha a che fare con un nome di tipo x park, come Pedo Park, è automatico considerare anche l’elemento x una parola inglese. Nell’inglese americano informale pedo (inglese europeo paedo) è il pedofilo, quindi Pedo Park significa “parco dei pedofili” (o “del pedofilo”), un esempio alquanto infelice del fenomeno che descrivo come inglese farlocco: la scelta di assemblare parole inglesi poco idiomatiche o addirittura errate o inesistenti per brevi comunicazioni o nomi destinati a un pubblico italiano che ha solo conoscenze scolastiche della lingua.

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Bonaccini, magnanimo, concede la vittoria a Schlein. O no?

Alcuni titoli apparsi qualche ora dopo la conclusione delle primarie dei PD del 26 febbraio 2023:

Esempi di titoli: 1 PD, Stefano Bonaccini concede la vittoria a Elly Schlein: “Le ho fatto i complimenti”; 2 Primarie PD, Schlein conquista la leadership del partito succedendo a Letta come Segretario. Lo sfidante Bonaccini le concede la vittoria; 3 Elly Schlein è la nuova segretaria del PD. Già all’80% dello spoglio Bonaccini le concede la vittoria; 4 Primarie PD, Bonaccini concede la vittoria a Schlein: Un milione alle urne.

A giudicare dalle parole evidenziate, si direbbe che Stefano Bonaccini, gran signore, con degnazione indulgente abbia acconsentito che Elly Schlein diventi la nuova segretaria del PD.

In italiano concedere qualcosa [a qualcuno] significa accordare dando il proprio formale assenso, autorizzare, elargire, dare come favore o per magnanimità o benevolenza, ad es. rivolgendosi a subalterni. Bonaccini non ha però alcuna carica all’interno del partito che gli dia queste prerogative, tantomeno gli spettano per anzianità o in quanto uomo, e infatti si è limitato ad ammettere la propria sconfitta e a riconoscere la vittoria dell’avversaria.

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Gli anomali front runner in corsa in politica

Un tormentone lessicale delle cronache politiche dell’estate 2022 è front runner, ricorrente dopo una dichiarazione del presidente segretario del PD del 26 luglio: 

Notizia del 26 luglio: “Derubrichiamo questa assurda discussione della premiership ma, se serve, assumo il ruolo di front-runner della nostra campagna elettorale, questa responsabilità, con la massima determinazione”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella relazione alla direzione nazionale, in corso alla Camera.

Chi ha familiarità con il significato di front runner in inglese avrà trovato insolito che un politico possa attribuirsi un tale ruolo. Le perplessità aumentano se si osserva l’uso che ne stanno facendo media e politici italiani.

Alcuni esempi di agosto 2022:

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Strani giri: “tour THE force”

Un insolito esempio di francesismo scambiato per anglicismo, osservato da @avvbaglini:

Titolo “BMW Serie 7: tour the force tecnologico”

Tour de force trasformato erroneamente in tour the force non è un caso isolato: si trovano parecchi altri esempi in notizie, soprattutto sportive, e in scambi informali sui social, ad es. Twitter.

Tour the force si potrebbe classificare come un caso particolare di malapropismo, la sostituzione inconsapevole di una parola con un’altra che ha suono simile ma altro significato. È peculiare perché in questo caso c’è anche confusione tra lingue, direi dovuta a ignoranza di base che impedisce di riconoscere un francesismo entrato in italiano nel XIX secolo (e usato anche in inglese!).

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Falsi amici dal fronte: private, troops, tank

Molte notizie dall’Ucraina sono tradotte dall’inglese e purtroppo sono ricorrenti falsi amici ed errori grossolani, spesso poi replicati pedissequamente da varie testate.

Esempio del 4 aprile 2022 con refusi e due errori evidenti anche se non si dispone del testo originale:

Kiev pubblica elenco soldati russi coinvolti a Bucha. Un lungo elenco dettagliato di 87 pagine con i nomi di oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro di Bucha. Nell’elenco del “personale di 64 brigate di fanteria motorizzate separate della35a armata”, i soldati sono identificati con grado militare, nome e cognome, data di nascita ed estremi del passaporto. Per molti di loro, al posto del grado militare è scritto semplicemente ‘privato’. Figura anche qualche nome proveniente da diversi distretti Cecenia.  via @DocThomas e @damgentemp 

Private non è sempre privato!

In ambito militare private è un sostantivo che significa soldato semplice. Chi ha tradotto ha dato per scontato che fosse un aggettivo e anziché verificare l’esistenza di altre accezioni ha inventato una spiegazione poco plausibile in un contesto in cui l’attenzione alla riservatezza è un controsenso.

Presumo che chi ha tradotto, ma anche chi ha riciclato il testo, ignori l’esistenza del film di Spielberg Saving Private Ryan, in italiano Salvate il soldato Ryan, oppure non si faccia mai nessuna domanda e si preoccupi solo della formattazione (priorità: il tipo di virgolette che racchiudono privato!).

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“Rabbia di Roid”, malattia inesistente

Titoli: 1 Vladimir Putin malato, gli 007 inglesi: “Rabbia di Roid, capacità cerebrali danneggiate”; 2 Putin affetto da “rabbia di Roid”, scoperta dell’intelligence: testa e collo gonfi per le cure; 3 Putin malato, forse è la Rabbia di Roid: danni cerebrali e un drammatico segreto

Vari media hanno riportato speculazioni sulla salute di Putin apparse in giornali popolari di lingua inglese. Gli autori di questi titoli si sono inventati una patologia, la Rabbia di Roid, come se fosse una sindrome o una nuova malattia infettiva identificata da qualcuno di nome Roid.

È invece una traduzione maccheronica della locuzione informale roid rage, in uso da alcuni decenni per descrivere accessi d’ira e violenza scatenati dall’uso di steroidi anabolizzanti.’ È modellata su road rage, i comportamenti aggressivi degli automobilisti che si infuriano per la guida altrui o per lo stress del traffico.

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Djokovic, un talismano falso amico

Foto di Novak Djokovic e titoli: 1 Australian Open 2022, ministro Hawke: “Djokovic talismano dei no-vax”; 2 Tennis, l’accusa a Novak Djokovic: «È un talismano dei No vax»

Le notizie tradotte dall’inglese sulla vicenda Djokovic continuano a offrire spunti linguistici, come i falsi amici forse poco noti talismantalismano. Probabilmente chi ha composto questi titoli non ha riflettuto a sufficienza sulle accezioni della parola italiana talismano, altrimenti avrebbe notato l’uso incongruente in questo contesto, in particolare in associazione a una persona.

Talismano in italiano

Un talismano è un “oggetto naturale o manufatto, spesso decorato di figure o di segni simbolici, cui si attribuisce un valore e un potere magico di aiuto e di propiziazione, e in alcuni casi di protezione, e che perciò si conserva o si porta con sé dappertutto”. Nell’uso esteso un talismano è un amuleto o un portafortuna.

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Non sono *quisquiGlie

Esempi: 1 Non perdo tempo a rispondere alle quisquiglie e pinzellacchere, come diceva la buon'anima di Totò.  2 Mi sono regalato un trapano ma non era manco in saldo, vabbè, quisquiglie   3 La cosa più importante è che si sia ripreso, le altre cose sono quisquiglie...   4  Eppure un “filosofo” dovrebbe avere qualche dimestichezza con la logica ed altre quisquiglie del genere, che ne dice?   5  E il linguisti italiani ZZZZ dormono o si appigliano a quisquiglie.

Questi sono alcuni esempi di un errore di ortografia piuttosto diffuso, *quisquiglie anziché quisquilie. La parola quisquilia è usata principalmente al plurale e il significato di “inezia, cosa o argomento di nessuna importanza” è noto.

Forse non è altrettanto conosciuta l’etimologia: dal latino quisquiliae –arum, “immondezza, feccia”, che si ritrova nel significato ora arcaico di “imperfezione, impurità” usato da Dante: Così de li occhi miei ogne quisquilia Fugò Beatrice col raggio d’i suoi.  

…e pinzillacchere

Molti collegano la parola quisquilie a Totò, che vi ricorreva associandola a pinzellacchere, “stupidaggini, sciocchezze”: 

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