Bonaccini, magnanimo, concede la vittoria a Schlein. O no?

Alcuni titoli apparsi qualche ora dopo la conclusione delle primarie dei PD del 26 febbraio 2023:

Esempi di titoli: 1 PD, Stefano Bonaccini concede la vittoria a Elly Schlein: “Le ho fatto i complimenti”; 2 Primarie PD, Schlein conquista la leadership del partito succedendo a Letta come Segretario. Lo sfidante Bonaccini le concede la vittoria; 3 Elly Schlein è la nuova segretaria del PD. Già all’80% dello spoglio Bonaccini le concede la vittoria; 4 Primarie PD, Bonaccini concede la vittoria a Schlein: Un milione alle urne.

A giudicare dalle parole evidenziate, si direbbe che Stefano Bonaccini, gran signore, con degnazione indulgente abbia acconsentito che Elly Schlein diventi la nuova segretaria del PD.

In italiano concedere qualcosa [a qualcuno] significa accordare dando il proprio formale assenso, autorizzare, elargire, dare come favore o per magnanimità o benevolenza, ad es. rivolgendosi a subalterni. Bonaccini non ha però alcuna carica all’interno del partito che gli dia queste prerogative, tantomeno gli spettano per anzianità o in quanto uomo, e infatti si è limitato ad ammettere la propria sconfitta e a riconoscere la vittoria dell’avversaria.

Modelli americani per politica italiana

Nelle cronache elettorali, affermare che un candidato ha concesso la vittoria dell’avversario è un errore ricorrente che però finora avevo visto solo in traduzioni dall’inglese nel contesto delle elezioni presidenziali americane.

Chi usa la locuzione concedere la vittoria dimostra di avere scarse competenze linguistiche: non riconosce il falso amico concede in inglese e non padroneggia accezioni e costruzioni del verbo concedere in italiano: dettagli in Trump NON deve CONCEDERE la vittoria a Biden, dove ho descritto anche concession speech (usato per l’intervento con cui Bonaccini ha preso atto del risultato!).

Lo scimmiottamento di modelli linguistici americani nelle cronache elettorali italiane è sempre più evidente, come dimostrano anche l’espressione too close to call per descrivere l’impossibilità di dichiarare chi ha vinto prima della fine dello spoglio e il calco chiamare per indicare il presunto vincitore, descritti in …until the fat lady sings.
   

Grazie a @Hidegkuti78, @twittatore e @sonospento per gli spunti.

2 commenti su “Bonaccini, magnanimo, concede la vittoria a Schlein. O no?”

  1. Paolo:

    A questo punto sorge la domanda: dove formano le proprie abilità linguistiche i titolisti dei media italiani?

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