C’è omicidio e omicidio

Testo originale in inglese di notizia sull’ex atleta paraolimpico sudafricano Oscar Pistorius e traduzione italiana apparsa in alcune note testate:

Testi inglese 1 e italiano 2 a fronte: 1 “Pistorius was first convicted of culpable homicide — a charge comparable to manslaughter — and sentenced to five years in prison. After appeals by prosecutors, he was ultimately found guilty of murder and had his sentence increased”; 2 “Pistorius fu inizialmente giudicato colpevole di omicidio colposo – un’accusa paragonabile a omicidio colposo - e condannato a 5 anni di prigione. Dopo gli appelli dei pubblici ministeri, alla fine è stato dichiarato colpevole di omicidio e la sua pena è stata aumentata”
(grazie a @jhack per l’esempio)

È un esempio di traduzione automatica* a cui però non è seguita nessuna revisione umana, perché altrimenti sarebbe risultato palese, anche senza testo originale, che in italiano questa spiegazione non ha alcun senso:

Pistorius fu inizialmente giudicato colpevole di omicidio colposo – un’accusa paragonabile a omicidio colposo – e condannato a 5 anni di prigione

Nel testo inglese vengono usate due espressioni diverse: il termine giuridico sudafricano culpable homicide, che potrebbe risultare non familiare a tutti i lettori anglofoni perché usato solo in alcuni ordinamenti giuridici (ad es. in Scozia), e la “spiegazione” manslaughter, che è invece il termine usato per reati paragonabili in altri paesi, come ad es. in Inghilterra, Galles e Stati Uniti. È una precisazione rilevante in inglese ma che in italiano in questo tipo di notizia non è necessaria: in una traduzione umana va eliminata.

Nel testo italiano è poco sensato anche affermare che dopo il ricorso in appello la condanna di Pistorius è passata da omicidio colposo, un nome specifico di reato, a omicidio, un iperonimo di significato più generico ed esteso, e che questo ha comportato una maggiorazione della pena:

“inizialmente giudicato colpevole di omicidio colposo […] alla fine è stato dichiarato colpevole di omicidio e la sua pena è stata aumentata"

Nel testo inglese si ricorre a un terzo termine, completamente diverso: murder, che in altri contesti più generici può essere reso in italiano con omicidio, ma non in questo caso. È infatti un riferimento specifico all’ordinamento sudafricano, che distingue tra due tipi di omicidio: culpable homicide (➝ negligenza) e murder (➝ intenzionalità).

È una differenziazione che per questa notizia in italiano può essere resa con omicidio colposo vs omicidio doloso, anche se il nostro ordinamento prevede più tipi di omicidio, tra cui omicidio preterintenzionale, e quindi si tratta di concetti non del tutto equiparabili.

Nella notizia in italiano andrebbe infatti evidenziato, come segnala la parola comparable nel testo inglese, che ogni paese ha un proprio ordinamento giuridico con una propria classificazione degli illeciti, e anche all’interno della stessa lingua non c’è piena corrispondenza tra “etichette” (nomi dei reati) e i concetti che rappresentano (gli specifici reati). Per l’inglese, ci si può fare un’idea delle differenze consultando le voci homicide, manslaughter e culpable homicide di Wikipedia.

La notizia italiana su Pistorius è utile solo per considerazioni linguistiche ma non è rilevante non avrà alcuna conseguenza. In Violenza in Svezia, una questione terminologica ho descritto invece un esempio di mancata corrispondenza tra lingue diverse di “etichette” e concetti giuridici che ha avuto risvolti politici e diplomatici per l’uso subdolo che è stato fatto di statistiche svedesi non equiparabili a quelle di altri paesi: per il codice penale svedese sexualbrott (“violenza sessuale”) identifica un concetto molto più ampio e include atti che altrove verrebbero classificati diversamente o non considerati violenza.


* La traduzione automatica ha reso correttamente sentence con pena, evitando quindi il falso amico sentenza visto invece più volte nelle traduzioni umane di notizie dall’inglese, come descritto in Falsi amici: predatori, crimini e sentenze.

5 commenti su “C’è omicidio e omicidio”

  1. Marco:

    Interessante questa debolezza della traduzione automatica. Dimostra una volta di più che la traduzione non è solo traduzione, ma anche adattamento.
    Segnalo che nel codice penale svizzero si distinguono diversi tipi di omicidio (https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/54/757_781_799/it#book_2/tit_1/lvl_1), tra cui l’omicidio intenzionale (art. 111) e l’assassinio (art. 112), ovvero di un omicidio intenzionale commesso “con particolare mancanza di scrupoli, segnatamente con movente, scopo o modalità particolarmente perversi”.

  2. Licia:

    @Marco grazie per gli esempi svizzeri, molto utili per evidenziare differenze tra varietà della stessa lingua e ordinamenti giudiziari.

    Sulla traduzione automatica: il sistema non ha la minima cognizione di quello che sta traducendo ma ricorre alla sequenza di parole che è più probabile. Se considerate singolarmente / separatamente, fuori contesto, le traduzioni di ciascun segmento appaiono adeguate:

    • Pistorius was convicted of culpable homicide ➝ Pistorius fu giudicato colpevole di omicidio colposo
    • a charge comparable to manslaughter ➝ un’accusa paragonabile a omicidio colposo
    • he was found guilty of murder ➝ è stato dichiarato colpevole di omicidio
  3. Mauro:

    @Marco Un tempo si diceva “traduttore=traditore”, intendendo che se traduci letteralmente, pedissequamente (come fanno le traduzioni automatiche, anche se i loro estimatori cercano di negarlo) perdi il senso… mentre se vuoi mantenere il senso, devi riscrivere più che tradurre.
    E io, che non sono un traduttore ma che ho dovuto tradurre documentazione tecnica (in teoria traduzione più facile rispetto a letteratura, saggistica e simili), posso solo confermare: tradurre è uno dei compiti più ingrati che esistano.

  4. Alessandro:

    Riguardo alla traduzione automatica, credo che sia uno strumento utilissimo per assistere un traduttore professionista (non un giornalista, la cui professione dovrebbe essere un’altra) nel suo lavoro. Nella mia esperienza di revisione di traduzioni automatiche (quello che le agenzie di traduzione chiamano ultimamente MTPE: Machine Translation Post Editing), ho notato che la qualità della traduzione automatica diminuisce in proporzione alle informazioni extratestuali (o conoscenza del mondo) necessarie per l’interpretazione dell’originale. Se l’originale è scritto male, ad esempio se per rendere esplicito il significato di una frase si deve integrare quello che è stato scritto con altre informazioni assenti dal testo, oppure se la traduzione richiede conoscenze specifiche sull’argomento trattato (come è il caso dei differenti ordinamenti giuridici in questo articolo) aumentano gli errori di traduzione. Nella traduzione dell’articolo, probabilmente è stato utilizzato un traduttore automatico generico; se immaginassimo di utilizzare una traduttore automatico addestrato per la traduzione di testi giuridici in questo particolare contesto, probabilmente la qualità della traduzione risulterebbe migliore, almeno per quanto riguarda la terminologia. Un altro problema, a mio avviso, è che la traduzione automatica segue il più delle volte la struttura sintattica della lingua originale, mentre un traduttore sposta di solito i vari sintagmi disponendoli in un ordine più naturale per la lingua di arrivo. Altre correzioni meno evidenti sarebbero quelle di registro: “5 anni di prigione” è corretto, ma un giornalista avrebbe scritto probabilmente “cinque anni di reclusione”. La frase “Dopo gli appelli dei pubblici ministeri, alla fine…” è anch’essa corretta, ma il registro non si addice a quello di un articolo.

  5. Licia:

    @Alessandro, grazie per questo contributo molto utile. Confermo che questa è la traduzione che si ottiene con un sistema generico (io avevo provato a verificare con Google Traduttore: è lei, compreso il dettaglio di five che diventa 5 in cifre).

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