L’italiano e i giovani: alla radio e in e-book

poster della GiornataProGrammatica 2022; programma di Rai Radio2 condotto da Paolo Di Paolo con la partecipazione di Giuseppe Antonelli, Sandro Veronesi, Mario Desiati, Beatrice Cristalli, Paolo D’Achille

Lunedì 17 ottobre 2022 su Rai Radio3 si può seguire la decima Giornata ProGrammatica, un evento che promuove e valorizza la lingua italiana in tutti i suoi aspetti. È dedicata al linguista Luca Serianni e ha come tema L’italiano e i giovani, scelto per la XXII Settimana della Lingua italiana nel Mondo.

Durante tutta la settimana si può scaricare gratuitamente l’e-book L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo, una raccolta di saggi a cura di Annalisa Nesi e realizzata dall’Accademia della Crusca.

Immagine della copertina del libro “L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo” con dei ragazzi e un fumetto con le parole flexare, amio, cringe, droppare, blastare, bro, LOL, ganzo, plottare e nabbo 

Il linguaggio giovanile viene analizzato da vari punti di vista con riferimenti a diversi piani di variazione della lingua. Vengono presi in considerazione parecchi ambiti, tra cui quelli che più contribuiscono alla formazione del lessico giovanile contemporaneo: i social, il gaming online e la musica.

Il lessico giovanile ha evoluzioni molto rapide determinate dal contesto socioeconomico, culturale e tecnologico in cui vive ciascuna generazione e che si riflette anche nella composizione del lessico e nei meccanismi usati per creare nuove parole: ora si rileva meno creatività rispetto ai decenni scorsi e una maggiore anglicizzazione, con molti prestiti, calchi e pseudoanglicismi.

Neoformazioni ibride

Sono sempre più numerose anche le neoformazioni ibride, un meccanismo molto produttivo tipicamente usato per creare verbi della prima coniugazione formati aggiungendo il suffisso –are a parole inglesi.

Nel libro ci sono vari esempi e ne ho una miniraccolta anch’io qui nel blog, dove ho descritto l’origine dei verbi favvare, pinnare e lovvare (e followare, defolloware, unfolloware, hashtaggare…) e poi blastare, friendzonare, blessare, bingiare, flexare, shippare, stannare, cringiare (da cui la forma aggettivale cringiante, il sostantivo cringiata, il superlativo cringissimo…), ghostare, spillare [il tè], instagrammare (da cui l’aggettivo instagrammabile) ecc.

Molti di questi adattamenti sono internazionalismi che si ritrovano anche in altre lingue europee (ad es. followare ha equivalenti nello spagnolo followear, nel francese follower e nel tedesco followieren), a conferma della “dimensione sovranazionale” di molti aspetti del linguaggio giovanile.


Vedi anche:

Sei un boomer? Non provare a resellare! e Tranquilli, il cörsivœ parlato non fa danni! per alcune considerazioni sull’accettabilità del lessico giovanile, spesso impropriamente stigmatizzato dai non giovani;

La grammatica del meme “Evil Be Like” con il calco essere tipo che non coglie il senso dell’originale inglese;

L’anglicismo frasale I love this song, un altro internazionalismo.

Il verbo inglese love si ritrova anche come prestito nell’adattamento lovvare e come calco nell’uso massiccio del verbo amare per esprimere interesse o piacere per qualcosa (probabilmente anche a causa del doppiaggese). Esempio: nel video di presentazione della Settimana della lingua italiana nel mondo il cantante Leo Gassmann dice “amo cercare sinonimi e trovare sfumature diverse di significato” (molti di noi direbbero invece mi piace).   

1 commento su “L’italiano e i giovani: alla radio e in e-book”

  1. Mauro:

    Io sono vecchio. E tecnologico. Ma nel senso hardware, non informatico.
    Quando sento o leggo “flexare” mi viene sempre in mente il flex, cioè la smerigliatrice.

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