A caccia di doppiaggese!

Mi è piaciuto Un dialogo possibile?, il filmato realizzato dall’Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi per richiamare l’attenzione sul linguaggio “col quale si esprimono molti nostri giovani nutriti esclusivamente di fiction tv e film afflitti dal doppiaggese”.

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Vi sembra italiano standard o avete riconosciuto tutti i calchi? Ditelo nei commenti!

Potete ritrovarne parecchi in una sintesi della sceneggiatura del filmato, che fa parte dell’intervento di Filippo Ottoni di AIDAC al convegno “Esperienze di multilinguismo in atto”, organizzato dall’Accademia della Crusca nel maggio 2009. Ci sono molti esempi anche nella voce doppiaggio e lingua dell’Enciclopedia dell’Italiano Treccani.

Tra i tanti usi impropri della ragazza si nota il riferimento alle due del mattino che le viene corretto in due di notte. Ho discusso di questo tipo di differenze culturali in Buon giorno e buona sera (e commenti).

Mancano invece due errori diffusissimi: celebrare [compleanno] e la pizza ai peperoni.

Vedi anche: Il doppiaggese, con vari esempi e riferimenti
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8 commenti su “A caccia di doppiaggese!”

  1. Giovanna:

    “L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori”, diceva Ennio Flaiano. Però una volta l’italiano del doppiaggio era particolarmente elegante e forbito. Ora spesso fa rabbrividire, come ci mostra l’esempio del filmato.

  2. Marco:

    Italiano standard?! Una che parla così non la inviterei mai a casa mia, neanche se fosse la donna più bella del mondo 😉
    Complimenti a chi ha ideato e realizzato questo video!

  3. Isa:

    «Vi sembra italiano standard o avete riconosciuto tutti i calchi?»
    Da avvelenata dai calchi, tento il giochino:
    – “amico” e “ragazzo” con funzione vocativa
    – “la mappa” in luogo della cartina o piantina
    – “Grande” in luogo di bellissimo, splendido o simili
    – Tutte le istanze di “portare via il proprio culo” e “fottiti”, ovviamente 🙂
    – “tutto il mondo” lo dice
    – “Tu non accetti un no per risposta”
    – “Tu ti prendi molta cura…”
    – “Mi puoi sentire?”
    – “realizzare” in luogo di capire, rendersi conto, accorgersi
    – “Vostro Onore” (anche se, a quanto pare, la gente in tribunale lo dice per davvero…)
    – “Lo voglio” (nella formula italiana si risponde semplicemente “Sì”)
    – “Abbi cura di te”
    Avevo un dubbio su “Che te lo dico a fare” che, al mio orecchio di settentrionale trapiantata nel Lazio, sembrava solo un “romaneschismo”; poi ho capito che dipende dal fatto che non ho mai visto Donnie Brasco.
    (Ma ora… “Occhei, amica, quanti punti ho fatto?” :))

  4. Licia:

    @Peggy manca proprio, eppure è un classico! In fottuti & dannati (…e favoriti) alcune osservazioni di Patrizia Valduga. 

    @Isa, ottimo punteggio!!!

    Aggiungo anche:
    – Qual è il tuo nome? (What’s your name?)
    – Il mio nome è Sara (My name is…)
    – E qui cosa abbiamo? (What have we got here?)
    – Fa’ la cosa giusta! (Do the right thing!)

    A proposito di sì, lo voglio, aggiungo che è anche il nome di un’iniziativa pubblicizzata in questi giorni: "Sì lo voglio", Argentero e altri vip in video pro-Unioni Civili. Sicuramente non sono l’unica che avverte sì, lo voglio come doppiaggese e quindi c’è il rischio che la formula possa comunicare artificiosità.

    Tornando al video, chi l’ha sceneggiato avrebbe potuto aggiungere [non] c’è chimica, che ormai ha sostituito l’alchimia italiana. Dettagli in Chimica, alchimia, affinità e feeling.

    Altri esempi di doppiaggese in “qui per rimanere” ormai è “qui per restare” e commenti.

  5. Isa:

    Grazie, Licia: non avevo capito che non andavano esclusi (dal giochino) tutti i calchi che sono già commentati dal barbuto e perplesso interlocutore nel video 🙂 Si vede che tra me e te non c’è ancora abbastanza chimica, dannazione 😀

  6. Gabriella Ascari:

    Mancano anche i miei preferiti: rammaricarsi e biasimare, due colossi del doppiaggese!

  7. Licia:

    @Gabriella, io invece ho appena visto disturbante, ormai entrato definitivamente in italiano con il senso di inquietante, allarmante, proprio per colpa del doppiaggese:

    Stanno per cambiare un po’ di cose per i fumatori – Cosa dice il decreto che entrerà in vigore il 2 febbraio: i pacchetti cambieranno formato e avranno sopra immagini disturbanti

    (dettagli in disturbing ≠ disturbante)

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