Metafore e terminologia informatica 2

Esistono vari studi sull’argomento metafore nella terminologia informatica. In A corpus-based study of metaphor in information technology (2003), Sattar Izwaini ha individuato una serie di “set semantici” relativi a computer e Internet che possono dare alcuni spunti per il lavoro terminologico nella localizzazione del software. Di seguito una sintesi della classificazione proposta.

The computer is: 

a living being: client, conflict, dialogue (conversation between the computer and the user), generation, language, memory, widow/orphan, sleep. awake, freeze, virus, and bug (it can get ill);
a workshop: download, equipment, hardware, install, load, template, utility, and tools;
an office: attachment, desktop, directory, document, file, folder, mail, trash can, and wastebasket;
a building/place: architecture, library, sign in and log in, sign out and log out, platform, port, window, and workstation;
a soldier: combat, command, and instructions.

The Internet is:

a road: highway, map, path, and traffic;
a building/place: access, address, firewall, gateway, sign in and log in, sign out and log out, site, and visit;
a book: bookmark, browse, browser, and page;
a sea: navigate, pirates, and surf;
a marketplace: ecommerce, emarketing, and eshopping;
in a state of war: password, security, war, and warfare.

Aspetti diacronici: accettabilità delle metafore

Molti dei termini nello studio risalgono a qualche decina di anni fa ed evidenziano un aspetto diacronico importante: alcune metafore appaiono ormai datate e oggi sarebbero improponibili.

I produttori di software attenti alle esigenze di globalizzazione evitano infatti soluzioni che anni fa non sarebbero state messe in discussione ma che ora appaiono tombstoneinaccettabili, come ad es. metafore belliche o militari quali DMZ (demilitarized zone, "zona demilitarizzata" ➝ sostituito da perimeter network) e termini inappropriati quali tombstone (“lapide”, un marcatore che indicava la rimozione definitiva di un elemento) o master/slave (“padrone/schiavo”, riferito ad es. a dispositivi dove uno ha il controllo su tutti gli altri ➝ sostituiti da primary/replica, primary/secondary, primary/subordinate ecc.).

Metafore e lavoro terminologico in L1 e L2

In Metafore e terminologia informatica 1 osservavo che nelle scelte terminologiche nella lingua di partenza (L1) andrebbe sempre verificata l’efficacia delle metafore e la loro “trasferibilità” in altre lingue (L2). Aggiungo che una risorsa autorevole come il Microsoft Manual of Style (2012) addirittura sconsiglia di ricorrere alla terminologizzazione perché le metafore che funzionano in inglese potrebbero non essere interpretate correttamente da chi appartiene ad altre culture. È però improbabile che si rinunci a questo meccanismo di formazione di nuovi termini perché è molto diffuso ed è tra i preferiti dagli sviluppatori.

Classificazioni come quella proposta da Izwaini sono utili perché consentono di individuare tendenze nella creazione di neologismi semantici in L1 e confrontarle con le modalità privilegiate in L2. Possono quindi aiutare ad operare scelte terminologiche adeguate nel trasferimento dei concetti: in Software e antropomorfismo e Animali nella terminologia informatica, ad esempio, ho evidenziato che in italiano si tende a preferire il prestito all’adozione di metafore inglesi riconducibili a esseri viventi.

4 commenti su “Metafore e terminologia informatica 2”

  1. Rose:

    Mi sembrano metafore ben riuscite e che si prestano alla traduzione in altre lingue.

    “Living being” è un po’ inquietante, nèh? E anche “soldier” e “in a state of war”. Non a caso i temi son già stati ampiamente sfruttati nel cinema.

  2. Licia:

    @Rose, la metafora di orphan è usata in contesti diversi ma nello studio citato sicuramente si fa riferimento alla formattazione: widow è l’ultima riga di un paragrafo che appare da sola su una nuova pagina, orphan invece è la prima riga di un paragrafo che appare da sola in fondo a una pagina. Gli elaboratori di testo hanno opzioni per evitare che ciò accada, ad es. in Word l’opzione di impaginazione che in inglese si chiama Widow/Orphan control in italiano è Controllo righe isolate (come vedi non è stata adottata la stessa metafora ed è stata preferita una descrizione ritenuta più accessibile alla maggioranza degli utenti anziché termini più specializzati usati anche in italiano).

  3. Rose:

    Grazie, Licia. 😀
    Aaah! Questa sera metto alla prova mio marito, l’esperto di computer. 😉

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