Ultrabook, notebook e altri –book

ultrabook cartoon

Negli articoli di questi giorni sul CES 2012 di Las Vegas sembra immancabile la parola ultrabook, spesso scritta con l’iniziale minuscola anche se Ultrabook è un marchio di Intel: identifica una specifica categoria di computer portatili con un processore Intel Core di seconda generazione, molto sottili (meno di 20 mm), molto leggeri (meno di 1,5 kg) e con durata della batteria di oltre 5 ore.

macbook-airIn inglese il nome generico è ultraportable [notebook] o  subnotebook. Il primo computer di questo tipo è stato il MacBook Air di Apple, “the World’s Thinnest Notebook”.

Sembra comunque che per il nome Ultrabook sia inevitabile la volgarizzazione. Vedremo come reagirà Intel, che, guarda caso, nel 2009 aveva intentato causa a Psion a proposito di netbook, i portatili di piccole dimensioni e con prestazioni ridotte, affermando che il marchio Netbook, appartenente a Psion, era ormai diventato un nome comune.

Immagino che la parola ultrabook verrà adottata anche in italiano, come già notebook e netbook, ampliando il campo semantico relativo ai computer portatili. Potrà essere necessario rivedere anche alcune voci di dizionari italiani: varie definizioni di laptop, ad esempio, indicano come caratteristiche distintive la leggerezza e le dimensioni ridotte, qualità che invece sempre di più associamo solo ad alcuni tipi di computer.

Infine, non sembra avere avuto molto successo smartbook, una parola macedonia per descrivere i dispositivi che volevano unire le caratteristiche di smartphone e netbook (stessa sorte è toccata a kneetop, coniato per descrivere gli ultraportatili che potevano stare anche sulle ginocchia anziché solo in grembo come i laptop), probabilmente perché questa nicchia è stata occupata dai tablet.

Aggiornamento – HP ha coniato il termine Sleekbook per descrivere i propri computer ultraportable con caratteristiche simili agli Ultrabook ma con processori AMD anziché Intel e peso e dimensioni leggermente maggiori ma comunque inferiori a quelli dei notebook (l’aggettivo sleek caratterizza il design di un oggetto come elegante ed essenziale).

2 commenti su “Ultrabook, notebook e altri –book”

  1. Licia:

    Grazie Marco! La flessibilità dell’inglese nel coniare nuove parole non finirà mai di stupirmi.

    In questo caso mi domando se phablet, che immagino si pronunci  /ˈfæblət/, da  /fəʊn/ + /ˈtæblət/, indirettamente possa anche far pensare all’aggettivo fabulous fæbjələs/ e quindi influire positivamente sulla percezione del tipo di dispositivo. Sicuramente un eventuale tablone /ˈtæbləʊn/ non avrebbe avuto un suono accattivante!


    Aggiornamento gennaio 2013 –  Per gli anglofoni neanche phablet risulta accattivante: dettagli in Phablet, un brutto nome?

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