I papaveri di carta del Poppy Day

L’11 novembre 2018 ricorre il centenario dell’Armistizio di Compiègne che ha segnato la fine della prima guerra mondiale e nelle foto che arrivano in questi giorni dalla Gran Bretagna si può notare che gran parte dei personaggi pubblici indossa papaveri di carta.

foto della regina Elisabetta II e del principe Carlo vestiti di scuro con papaveri appuntati agli abiti

Sono il simbolo di Remembrance Sunday, giornata che ogni anno cade nella domenica più vicina all’11 novembre – nel 2018 i giorni coincidono – e che commemora i caduti delle due guerre mondiali e di conflitti successivi a cui hanno preso parte i soldati britannici.

In questo periodo si vedono non solo le spille ma anche numerose decorazioni con papaveri, tanto che la ricorrenza è nota anche come Poppy Day – qualche esempio in Remembrance Sunday 2018: Poppy displays in pictures.

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Gioia Guerzoni: “Blackness matters”

Mi fa molto piacere ospitare un guest post di Gioia Guerzoni, traduttrice dall’inglese di autori di geografie e di epoche diverse come Teju Cole, Iris Murdoch, Ben Marcus e molti altri.

copertina del libro Known and Strange Things di Teju ColeRecentemente l’ho sentita discutere del concetto di blackness, centrale in una raccolta di saggi dello scrittore americano di origini nigeriane Teju Cole, e delle difficoltà che aveva dovuto affrontare per trovare una soluzione che fosse efficace anche in italiano. 

Le ho chiesto di raccontare le sue riflessioni anche qui perché è un percorso affascinante che mette in evidenza più aspetti della traduzione letteraria: non solo questioni linguistiche e metodologiche ma anche il rapporto con revisori e autori.

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Italiano e cinema: traduzione e adattamento

immagine promozionale di Radio3

Come sapete già da Giornata ProGrammatica: #italianoalcinema, la programmazione di oggi a Rai Radio3 è dedicata a L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema. Agli esempi di doppiaggese che ho già fatto aggiungo qualche altro riferimento linguistico dall’archivio del blog.

In inglese: film, movie e flick

In inglese la differenza tra film e movie non è solo geografica (inglese britannico vs americano) ma può indicare anche se si tratta di una produzione artistica o commerciale.

La parola familiare e un po’ datata flick è stata invece riciclata per denominare un particolare tipo di film romantico, chick flick, ed è riconoscibile anche nel nome Netflix, con variante grafica che trasforma flicks in flix per il servizio di distribuzione “in rete” di film on demand.

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La localizzazione dell’iceberg antartico

Alcuni titoli del 12 luglio 2017:

Impressionante iceberg più grande della Liguria si stacca in Antartide – Si stacca Larsen C, l’iceberg grande come la Liguria  –  Si stacca il gigantesco iceberg più grande della Liguria  –  In Antartide si stacca un iceberg grande come la Liguria

I titoli hanno in comune un riferimento alle dimensioni della Liguria, usate per far capire l’estensione dell’iceberg Larsen C che ieri si è staccato dalle Penisola Antartica. A seconda delle fonti, l’iceberg ha una superficie tra i 5700 e i 6000 km², la Liguria invece di 5.410 km².

Il paragone è efficace perché non occorrono illustrazioni: per un lettore italiano è facile immaginare la Liguria – e quindi l’iceberg – che si stacca e va verso il mare e così si rende subito conto dell’enormità dell’evento.

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Potenziali falsi amici: dementia e demenza

Notizia dalla campagna elettorale di maggio 2017 nel Regno Unito:

General election 2017 – Theresa May ditches manifesto plan with ‘dementia tax’ U-turn

Al centro dell’attenzione c’è la retromarcia di Theresa May su un punto molto controverso del suo manifesto elettorale, rinominato dementia tax da media e opposizione.

È un provvedimento rivolto a chi soffre di malattie degenerative mentali come la malattia di Alzheimer. Nelle intenzioni del partito conservatore, i malati e i loro eredi dovrebbero sostenere di tasca propria tutti i costi di assistenza non medica (social care), eventualmente anche vendendo la casa per coprire le spese.

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Brrrrr… Localizzazione dei rumori del frigorifero

Se il frigorifero fa rumore, c’è da preoccuparsi? Dipende: alcuni rumori sono del tutto normali. Ecco come li identifica l’azienda tedesca Miele nei suoi manuali di istruzioni in tedesco:

Ganz normale Geräusche

Nella prima colonna (rumori del tutto normali) sono state usate delle onomatopee, poi descritte con i verbi sostantivati corrispondenti nella seconda colonna (origine del rumore). E in altre lingue?

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Fact-checking vs verifica dei fatti

Lo scorso dicembre Facebook ha annunciato che, a partire dall’inglese, le notizie ritenute non attendibili sarebbero state contrassegnate con un’icona rossa e bianca e il messaggio Disputed by 3rd Party Fact-Checkers:

Disputed by 3rd Parties. Before you share this story, you might want to know that independente fact-checkers disputed its accuracy.

È di ieri la notizia che Il sistema di verifica delle notizie false di Facebook arriverà presto anche in Italia. A quanto pare il messaggio localizzato sarà Contenuto contestato da un verificatore dei fatti indipendente, una soluzione poco elegante che già ha attirato commenti ironici.

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Dalla scimmia nuda allo scimmione arancione…

La scimmia nuda balla

Suggerimento di lettura: La scimmia nuda balla di Mario Fillioley. Lo spunto è la canzone vincitrice di Sanremo, Occidentali’s Karma, che contiene molti riferimenti non riconoscibili dai più giovani: Desmond Morris, Kant, Eraclito, Marx, Marylin Monroe…

Passando da Indiana Jones a Fantozzi, Fillioley riflette su immaginario, cultura generale, cultura popolare e differenze generazionali dal punto di vista delle conoscenze enciclopediche del lettore e dello spettatore: “più ne sai, più ti diverti”.

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“Lost in Trumpslation” (ma non è un film)

DOOMSDAY CLOCK…
vignetta: Patrick Corrigan

Oggi 20 gennaio 2017 inizia ufficialmente l’era Trump.

Non sarà facile tradurre adeguatamente discorsi e dichiarazioni del nuovo presidente, paradossalmente anche perché il suo linguaggio appare poco evoluto, paragonabile a quello di un bambino delle elementari.

I’m very highly educated. I know words. I have the best words.”

Trump si esprime con parole brevi del lessico di base e sintassi rudimentale con rare subordinate. Apparentemente ciò che dice spesso manca di coesione e coerenza ma rimangono impresse alcune parole chiave, ripetute più volte e di solito posizionate alla fine della frase per maggiore impatto. Trovate un esempio commentato in questo video (con sottotitoli):

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Con cortesia: NO JOKES PLEASE!

Ieri ho rivisto un cartello di divieto americano che circolava già qualche anno fa:

ALL THREATS ARE TAKEN SERIOUSLY. NO JOKES PLEASE! VIOLATORS WILL BE PROSECUTED.
(via @FrancescoPonzin)

A quanto pare in vari aeroporti americani si viene davvero avvisati che non è consentito scherzare su bombe e altre potenziali minacce. Non so però se questo specifico cartello sia reale: ne esistono varie versioni, la traduzione spagnola è piena di errori e soprattutto pare si trovi in California nell’aeroporto dedicato al comico Bob Hope… 

Un dettaglio invece del tutto credibile è l’uso di PLEASE nei cartelli di divieto:

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Revenant ≠ Redivivo

Revenant – Redivivo

Penso abbiate già visto il manifesto dell’ultimo film di Alejandro González Iñárritu, con protagonista Leonardo DiCaprio. Si intitola The Revenant in inglese e Revenant Redivivo in italiano ed è tratto da un romanzo di Michael Punke, The Revenant: A Novel of Revenge (pubblicato in italiano come Revenant, sottotitolo La storia vera di Hugh Glass e della sua vendetta).

Il titolo italiano del film segue un modello ricorrente: viene mantenuto il titolo inglese originale, a volte con qualche adattamento (ad es. spesso è eliminato l’articolo the), ed eventualmente si aggiunge un sottotitolo con traduzione o breve descrizione.

Il dettaglio insolito in questo caso è che revenant, un francesismo acquisito anche dal lessico italiano, è stato glossato con redivivo. Dal Vocabolario Devoto-Oli:

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“Spiegacose” con 1000 parole comuni

Thing Explainer: Complicated Stuff in Simple Words

Randall Munroe, l’autore di xkcd, ha pubblicato Thing Explainer, un libro che spiega concetti complessi con disegni dettagliatissimi e testo in cui sono usate solo le 1000 parole inglesi più comuni.

Alcuni esempi degli oggetti descritti: 1 tiny bags of water you’re made of, 2 shared space house, 3 sky boat with turning wings, 4 machine for burning cities, 5 boxes that make clothes smell better, 6 big tiny thing hitter.

Sono 1 le cellule, 2 la Stazione Spaziale Internazionale, 3 l’elicottero, 4 la bomba atomica, 5 la lavatrice e l’asciugatrice e 6 il Large Hadron Collider (al CERN). 

STUFF THEY ADD TO THIS [salt cellar] SO YOUR BRAIN GROWS RIGHTPotete osservare nei dettagli le pagine dello smartphone (hand computer), dell’ascensore (lifting room) e della costituzione americana (The US’s Laws of the Land) in Randall “XCKD” Munroe’s Thing Explainer e provare a indovinare gli elementi della tavola periodica descritti in Quiz: The Pieces Everything Is Made Of  – a destra quello che si identifica più facilmente.

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Descrizioni delle emoji in Twitter

Alberto di Natale – emoji in TwitterNell’interfaccia web di Twitter se si posiziona il puntatore su un’emoji viene veniva visualizzata la sua descrizione (tooltip).

Nella versione italiana, tradotta dall’inglese, si notano inaccuratezze dovute alla localizzazione non professionale fatta in crowdsourcing: refusi, traduzioni che non tengono conto dell’aspetto delle emoji o del significato che viene loro attribuito in Italia, varie incongruenze.

Ad esempio, in queste descrizioni sono evidenti i falsi amici blue, confetti e diamond shape:

falsi amici descrizioni emoji

Queste descrizioni non sono molto visibili ma ho pensato di parlarne perché ci sono spunti spero utili per chi non ha molta familiarità con la localizzazione. 

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Ingredienti audaci

L’adattamento fatto per la confezione italiana dei biscotti digestive è efficace perché rende esplicite informazioni che invece in inglese sono implicite. Non si può dire altrettanto di questa frase da un articolo intitolato Presente e futuro del cibo sugli aerei:

Gli chef che decidono i menu hanno anche incorporato sapori più forti e ingredienti più audaci: l’aioli, le barbabietole e i finocchi.

Cosa vi ha fatto capire subito che è una traduzione? L’accostamento insolito di audace e ingrediente o i tre alimenti, che per un lettore italiano non sono particolarmente azzardati?

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