Potenziali falsi amici: dementia e demenza

Notizia dalla campagna elettorale di maggio 2017 nel Regno Unito:

General election 2017 – Theresa May ditches manifesto plan with ‘dementia tax’ U-turn

Al centro dell’attenzione c’è la retromarcia di Theresa May su un punto molto controverso del suo manifesto elettorale, rinominato dementia tax da media e opposizione.

È un provvedimento rivolto a chi soffre di malattie degenerative mentali come la malattia di Alzheimer. Nelle intenzioni del partito conservatore, i malati e i loro eredi dovrebbero sostenere di tasca propria tutti i costi di assistenza non medica (social care), eventualmente anche vendendo la casa per coprire le spese.

Il nome dementia tax è un’espressione che colpisce nel segno ed è entrata subito nell’immaginario collettivo perché con due sole parole contrasta grave problema di salute e onere finanziario. Ci consente anche di riflettere sulle connotazioni della parola dementia, che non equivalgono a quelle di demenza in italiano.

Dementia vs demenza

In inglese dementia è un termine medico che indica il deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Nel linguaggio comune è il termine ricorrente per descrivere il declino delle capacità mentali, cfr. ad es. Dementia Awareness Week. Non è usato in senso figurato, che invece è espresso da un altro sostantivo, dementedness (da demented), un comportamento fortemente irrazionale.

In italiano demenza ha la stessa accezione medica ma nel linguaggio comune ha subito determinologizzazione e ora prevale il significato di stupidità, insensatezza (a meno che non si specifichi il tipo di demenza, ad es. demenza senile e demenza precoce, in inglese early onset dementia, o demenza frontotemporale).

Dementia tax in italiano

Una traduzione letterale come tassa sulla demenza è quindi inadeguata perché non fa pensare all’infermità e al suo impatto sociale ma a comportamenti stolti. Alcuni media italiani l’hanno comunque usata e ho anche visto un tassa demente che fraintende il significato dell’espressione inglese. 

Marcia indietro di May, via la tassa sulla demenza

Altri invece hanno riconosciuto i potenziali falsi amici e hanno optato per tassa sulla demenza senile. In questo modo hanno mantenuto la connotazione medica ma hanno reso la locuzione troppo lunga e troppo specifica e quindi poco efficace perché non ha l’impatto emotivo che invece riesce ad avere in inglese.

In un contesto narrativo si potrebbe ricorrere a un adattamento trovando una soluzione tassa su x che abbia un effetto simile all’originale, quindi con x singola parola. Ho pensato a tassa sull’Alzheimer, che mi pare adatta perché anche in inglese Alzheimer’s [disease] è il tipo più noto di dementia e in entrambe le lingue viene subito evocato un problema serio che richiede assistenza continua e protratta nel tempo.


Senile vs senile

Sono potenziali falsi amici anche l’aggettivo inglese senile, che nell’uso comune descrive chi mostra i segni di declino mentale della vecchiaia ed è spesso usato spregiativamente con il senso di rimbambito (go senile ➝ rimbambire), e l’aggettivo italiano senile che invece non è connotato: significa caratteristico della vecchiaia, senza implicare perdita di lucidità (in inglese accezione condivisa da senile in registri formali e contesti sanitari).


Vedi anche:
♦  Terminologia medica inglese e italiana (dfferenze d’uso e di registro)
♦  Metafore automobilistiche (U-turn vs retromarcia, concetti diversi)

3 commenti su “Potenziali falsi amici: dementia e demenza”

  1. Andrea:

    Grazie per queste preziose informazioni. Manifesto è un termine che si sente spesso nel Regno Unito durante le campagne elettorali ma in Italia non sarebbe meglio parlare di “programma elettorale”? Grazie

  2. mario:

    In questa espressione tax e tassa sono falsi amici; Lo Stato non vuole ‘tax’ (=tasse) dai cittadini per offrire loro un servizio di assistenza domiciliare il cui ‘onere’ (=tax) è a carico dei singoli cittadini che vivono la situazione di disagio.

  3. Licia:

    @Andrea, anche in italiano si descrive come manifesto uno “scritto contenente l’ideologia e il programma di movimenti culturali, artistici, politici” (Zingarelli). Il programma è più tecnico e meno ideologico.

    @Mario, fai bene a ricordare che tax in inglese copre sia il nostro concetto di tassa che quello di imposta e quindi chi traduce deve fare attenzione. Qui però tax non va interpretato letteralmente ma con il significato esteso e generico di “soldi che si è obbligati a pagare allo stato” che informalmente attribuiamo anche noi a tassa (cfr. anche balzello). 

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