Aiuto! Salviamo la data… e con nome!

Anch’io storco il naso davanti a salva la data ma ho scoperto che esistono centinaia di migliaia di occorrenze di salva / salvate / salvare la data e quindi non credo si tratti sempre di un errore di traduzione di save the date (falsi amici savesalvare). Ipotizzo altre due spiegazioni:

1determinologizzazione del termine informatico salvare, che da “registrare i dati su un supporto di memoria” ha acquisito il significato più generico di “registrare” e quindi anche di “annotare”, anche manualmente su carta; 

2 – uso della tecnologia: ormai si dà per scontato che il promemoria non venga segnato su un’agenda o un calendario tradizionali ma su un dispositivo elettronico e si usa il termine specifico, salvare.

Salva con nome…

L’accezione informatica di salvare è il tipico esempio di prestito camuffato, un falso amico accolto definitivamente nel lessico. Probabilmente chi ha localizzato i primi programmi in italiano ignorava che in inglese save non vuol dire solo salvare ma anche mettere da parte, preservare o conservare per uso futuro.

Salva con nome invece è un esempio di nome di comando che ora non ha molto senso ma che in origine era adeguato: immagino sia nato quando Save as… consentiva unicamente di dare il nome al file ma non di scegliere il formato o altre opzioni. Continuiamo a vederlo perché era diventato subito il nome standard e in seguito sarebbe stato improponibile cercare di cambiarlo perché si sarebbero create incongruenze e confusione.


Nuovi post:
•  Salviamo limone, cipolla, mela e altri cibi! (un’altra interferenza di save)
•  Confusione di date (polisemia della parola inglese date)


Vedi anche: Se non c’è la sfera di cristallo (terminologia e situazioni future non prevedibili)

6 commenti su “Aiuto! Salviamo la data… e con nome!”

  1. Luigi Muzii:

    Ho memoria dei tempi di 1-2-3 per DOS, di WordStar per DOS e di Word per DOS (diciamo seconda metà anni 80) e l’opzione File As/Salva con nome permetteva già di salvare in altri formati, generalmente per versioni precedenti del prodotto. Ovviamente, di solito, si poteva trovare anche un’opzione Export/Esporta, ma serviva a convertire il file in formati di scambio, generalmente CSV e TXT. Fu solo con l’introduzione di OS/2 (e non di Windows) che cominciarono a essere disponibili altre opzioni. Di solito per contrastare la concorrenza, che allora si chiamava Lotus o WordPerfect.
    Mi compiaccio all’idea che si trovino così tante occorrenze per “salva la data” (almeno per questioni… ecologiche), ma a me finora non era ancora capitato, anzi.
    Ricordo, però, che “save the date” era in uso prima dell’avvento dei PIM.

  2. Marco:

    Purtroppo vedo molto di più “Save the date” direttamente in inglese (negli inviti/promozioni di eventi in Italia), il che forse è ancora peggio.

  3. .mau.:

    (chissà se funziona il post direttamente da Inoreader…)
    Però adesso mi pare che si legga più spesso “Salva come…” che un senso ce l’ha, anche se cambi formato.

  4. Marco B:

    Nell’azienda dove lavoro adesso, che e’ indiana, si usa un piu’ diretto “please attend without fail!”
    E’ una scelta terminologica che rispecchia anche una diversa cultura, non solo aziendale.

  5. Licia:

    @Marco, vuoi mettere, dirlo in inglese? 😉

    @Marco B, pragmatici!

    @.mau. ormai siamo abituati a sentire come equivalente a as inglese, usato per specificare la natura o l’essenza di qualcosa, ma è un calco abbastanza recente (in italiano la preposizione come si usa per introdurre un secondo termine di paragone ed esprimere somiglianza, oppure può significare “in qualità di”, “allo stesso modo di”). Può darsi che ai tempi la traduzione letterale Salva come sia stata evitata proprio perché allora risultava una costruzione estranea all’italiano.

    @Carla, io opterei per la collocazione segnare+data, e in contesto informatico salvare+data ma solo nel senso di istruzione per il computer (data intesa come dato), non come indicazione per una persona. A proposito di Linguee, è da quando è disponibile la versione italiana che mi riprometto di parlarne; può essere molto utile, però non sempre è chiaro quale sia il testo originale e quale la traduzione nelle combinazioni proposte.

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