Mugshot, una parola particolare

Alcuni dettagli da una notizia del 25 agosto 2023 dagli Stati Uniti:

Foto segnaletica di Trump del 24 agosto 2023 e titoli: 1 Mugshot: la prima nella storia degli Usa; 2 Negli Stati Uniti e non solo, tutti parlano del mug shot, la foto segnaletica che è stata scattata a Donald Trump; 3 Donald Trump è stato incriminato nel carcere di Atlanta, dove gli è stata scattata anche la cosiddetta «mug shot»: la prima a un ex presidente statunitense.

Come prevedibile, vari media hanno usato l’anglicismo mug shot / mugshot per descrivere la foto fatta a Donald Trump per schedarlo quando si è costituito in seguito all’indagine sui tentativi di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020 nello stato della Georgia.

Mugshot è la parola usata da tutti i media anglofoni e sui social, ma in italiano è un anglicismo superfluo: anche in riferimento alla prassi del sistema giudiziario statunitense, in italiano da tempo si ricorre alla locuzione foto segnaletica, che inizialmente indicava solo le foto di ricercati ma grazie a un’estensione di significato ora descrive anche foto fatte dopo l’arresto.

Va anche considerato che mugshot è una parola informale: negli Stati Uniti il termine giuridico “ufficiale” per la foto segnaletica è booking photograph, in cui booking indica la procedura di registrazione dei dettagli della persona arrestata.  

Definizione di booking photograph in inglese: a photograph or still, non-video image of an individual taken, generated, or otherwise created by a law enforcement agency pursuant to an arrest or while the individual is in the agency’s custody

La parola mugshot però è più colorita e ha anche un’origine molto particolare, come ha spiegato il lessicografo Ben Zimmer.

L’etimo è lo stesso di mug, parola di origine scandinava per il recipiente cilindrico alto per bevande, come la tazza per il tè ma anche il boccale per la birra. In Inghilterra nel XVII secolo erano diventati di moda mug con volti grotteschi in rilievo, e per metonimia poi la parola aveva acquisito il significato di faccia dall’aspetto sgradevole.

Negli Stati Uniti mug aveva poi assunto l’accezione specifica di brutta faccia nel senso di brutto ceffo, faccia da criminale (alla Lombroso!) e quando nel XIX secolo la polizia aveva cominciato a fotografare gli arrestati, il significato di mug era stato ulteriormente esteso per indicare l’insieme delle due foto fatte per la schedatura, una di fronte e una di profilo.

Inizialmente la locuzione mugshot era composta da due parole distinte, mug shot, ora invece è molto diffusa anche la forma univerbata. La parola shot è più riconoscibile: è lo scatto nel senso di foto o fotogramma.

articolo di Ben Zimmer che descrive etimologia di mug shot

Da mug nel senso di faccia deriva anche mugging, nella boxe un colpo assestato al volto e poi anche l’aggressione violenta per rapinare. C’è un esempio dei potenziali giochi di parole che sfruttano la polisemia di mug in una vignetta in Immagini, traduzione automatica e tazze, dove ho descritto anche una traduzione ridicola di mug shot:

foto segnaletica di immagine di stock con didascalia “colpo della tazza dell’uomo Medio Evo”


I colori dell’ex presidente

La scheda con la foto segnaletica riporta anche alcuni dettagli sull’aspetto fisico di Trump forniti in anticipo dal suo staff: 6-feet 3-inches, 215 pounds, with ‘strawberry or blond hair‘ and blue eyes. Nei media italiani altezza e peso sono stati correttamente convertiti in 1 metro e 90 e 97 kg, mentre i colori sono stati tradotti letteralmente:

  • i capelli sono diventati “biondi o fragola”, una descrizione che non tiene conto che in inglese strawberry blond è una locuzione del lessico comune che descrive un biondo con sfumature ramate che non hanno nulla a che vedere con il rosso del frutto; in italiano il calco biondo fragola è effettivamente usato come nuance di tinte per capelli, ma si tratta di lessico settoriale, quindi non immediatamente riconoscibile e non adatto a una comunicazione generalista;
  • gli occhi sono descritti come blu, ma in un contesto di tratti somatici ci si aspetta azzurri: nei documenti di identità le opzioni possibili per gli occhi sono azzurri, grigi, marroni, neri e verdi; è l’ennesimo esempio di traduzione che non tiene conto dei potenziali falsi amici blue ≠ blu che ho descritto in #TheDress: era proprio blu?

Aggiungo un vistoso errore di interpretazione in un articolo di ANSA, poi ripreso da altri media: 

Testo: “L’iconica foto segnaletica di Donald Trump […] è entrata di diritto nella galleria dei “mugshot”, in inglese lo “scatto del fango”, più famosi della storia

È stata fatta confusione tra mug e mud, senza però spiegare perché mai le foto di questo tipo dovrebbero essere “del fango”.

4 commenti su “Mugshot, una parola particolare”

  1. El Castigador:

    “indagine sui tentativi di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020 nello stato della Georgia”.

    Visto che l’indagine è ancora in corso forse sarebbe più opportuno scrivere “sui presunti tentativi ecc.”

  2. Francesca:

    A proposito dei colori, ho avuto una carta d’identità su cui l’impiegato aveva indicato i miei occhi come grigioverdi, anziché azzurri 😳

  3. Vincenzo:

    Un altra chicca, che ho colto da un allegato a un messaggio email proveniente dalla Pubblica Amministrazione; si trattava del pagamento (a mezzo PagoPA e avvalendomi della identità digitale per accreditarmi sul sito della Regione) del bollo auto.
    A pagamento avvenuto mi è giunta tempestivamente, sulla mia casella email personale (precedentemente da me indicata nella pratica di pagamento) un messaggio, contenente due allegati:
    1) il primo, un file in formato .pdf contenente la ricevuta del pagamento del tributo effettuato (la tassa di possesso dell’auto, appunto);
    2) il secondo, un file in formato word, contenente il seguente messaggio di avviso:

    “QuickSand ha disarmato il file “ricevuta_xxxxxxxxxx.pdf”.

    Ora, senza addentrarmi troppo in temi informatici, va detto che il programma di protezione informatica QuickSand costituisce una sorta di garanzia per i file inviati a terzi: i file vengono analizzati durante il download dei messaggi email e, se contengono contenuti attivi (macro, eseguibili incorporati, codice javascript), vengono analizzato e classificato come sicuro, sospetto, indeterminato o crittografato, garantendo il ricevente che al loro interno non vi sono contenuti occulti e pericolosi.
    Tutto bene … ma la traduzione “disarmato” è imbarazzante.
    E’ vero che il verbo disarm, in inglese significa anche “disarmare”, ma in questo contesto la traduzione corretta è:

    “Quicksand ha reso sicuro il file xxxx-pdf”.

    Uno spunto per l’Autrice circa una delle tante fantasiose traduzioni dall’italiano all’inglese causate da una superficiale disattenzione ai falsi amici, nelle quali si incappa sempre più frequentemente con esiti spesso comici ….

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