Una lingua evolve o si evolve?

I sondaggi su Twitter non hanno valore statistico ma mi piace farli perché sono uno spunto per commentare preferenze e usi diversi del lessico. Un esempio: 

SONDAGGIO! In tutte le lingue avvengono dei cambiamenti. Con quale delle due forme verbali vi viene più spontaneo completare la frase “ogni lingua ... ”?  1) evolve 2) si evolve

Il verbo evolvere ha una forma intransitiva e una forma riflessiva. Entrambe esprimono il significato di “svilupparsi, modificarsi gradualmente” e la preferenza per l’una o per l’altra è spesso dettata da abitudine o gusti personali.

Per alcuni dizionari però solo la forma riflessiva ha la connotazione aggiuntiva di trasformazione “verso forme più progredite”, migliorativa. Esempio:

v.intr. (aus. essere) [sogg-v] Trasformarsi, mutare gradualmente, spesso con specificazione del modo: la situazione sta evolvendo rapidamente; anche con specificazione della direzione: e. verso la guarigione -- v.rifl. [sogg-v] Modificarsi in meglio: gli esseri viventi si evolvono nel tempo

Per quel che mi riguarda, ammetto di avere un’avversione per la forma intransitiva perché, anche se non è il caso, la avverto comunque come un calco del verbo inglese evolve. Esempio:

Lockdown, social distancing, WFH — how language evolves with the virus

Inoltre mi piace pensare che i continui piccoli cambiamenti che caratterizzano le lingue come l’italiano siano migliorativi perché rispondono a esigenze comunicative diverse o del tutto nuove: la lingua si evolve!


Vedi anche:
Grammatica, variabilità e norme interiorizzate
Davvero fra 80 anni non si parlerà più italiano?


Aggiornamento: per maggiori dettagli sull’uso di evolvere, anche con esempi dalla letteratura, vi rimando a Evolvetevi! Siate transitivi! di Massimo Birattari, segnalato da Daniele A. Gewurz nei commenti qui sotto.

4 commenti su “Una lingua evolve o si evolve?”

  1. Ionti:

    Ma il concetto stesso di evoluzione non ha di per sé già un’accezione positiva?

  2. Licia:

    @Ionti si trovano però parecchi esempi di evoluzione sfavorevole (ad es. in medicina) oppure in peggio o negativa (ad es. di andamenti di mercato o altri indicatori economici).

    @Daniele, grazie per il riferimento, lo aggiungo subito al post! Seguo da tempo Grammaland ma questo intervento mi deve essere sfuggito. Però mi conforta che anche a Massimo Birattari la lingua evolve faccia lo stesso effetto che fa a me! Aggiungo anche che lo spunto per il sondaggio è stata un’intervista a Giuseppe Antonelli dove mi è saltata subito all’occhio la differenza tra il sottotitolo (testo del giornalista o del titolista) e le parole di Antonelli:

    Titolo e sottotitolo: “Giuseppe Antonelli, il nuovo libro: prendiamoci cura delle parole. Dal 19 novembre disponibile il volume (Solferino) dello studioso sull’italiano che evolve. Tra i temi che affronta, anche quello della lingua nell’era del Covid-19”; Parole di Antonelli: “ogni cambiamento, ogni increspatura in campo linguistico vengono visti come un attacco agli affetti più cari. Spesso sono costretto a intervenire moderando qualche animo e spiegando che una lingua si evolve: e, come capita con i figli che crescono, bisogna accettare con coraggio che l’italiano cambi…” 

    Su evolve transitivo, nell’esempio specifico degli animali andrei sul sicuro nel dire che è un calco dall’inglese, e in particolare dell’accezione specifica, riferita ad organismi naturali, di “sviluppare nel tempo, in generazioni successive, come risultato di selezione naturale”. Esempio: birds evolved a better sense of smell than their dinosaur ancestors.

  3. Andrea F:

    In giornalistese moderno direbbero “si autoevolve”. Vado a lavarmi le mani con la candeggina.

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