Daspare, un verbo per tifosi violenti

La Roma daspa il tifoso, il premier Conte: “Fuori a vita chi insulta”. Insulti razzisti a Jesus, il Premier appoggia la Roma che ha daspato a vita il personaggio

Fino a qualche giorno fa ignoravo l’esistenza del verbo daspare, “sanzionare con un daspo”, la misura di prevenzione che vieta l’accesso a stadi e altri luoghi di manifestazioni sportive a soggetti che hanno dimostrato comportamenti violenti.

Non si tratta però di un neologismo recente: il Vocabolario Devoto-Oli fa risalire la prima occorrenza del verbo al 2011. In contemporanea è apparso anche il sostantivo daspato (esempio: incontro tra i daspati e gli avvocati difensori).   

Neoformazioni deacronimiche

Daspare è una parola ben formata, del tutto compatibile con le strutture morfologiche dell’italiano. L’aspetto che la rende interessante è che deriva da un acronimo (daspoDivieto di Accedere a manifestazioni SPOrtive).

È un meccanismo di formazione delle parole che ha già dato origine a vari sostantivi ma che è insolito per un verbo: non sono riuscita a trovare altri esempi* a parte ivare, “applicare l’IVA” (da cui ivato), e verbi di uso limitato o gergale come giffare, “creare una gif”.

Sono invece più numerosi i sostantivi deacronimici. Molti hanno come base la grafia che riproduce la pronuncia di una sigla, come ciellino, da CL, per chi appartiene al movimento Comunione e Liberazione, cigiellino per iscritto o militante della CGIL, piduista per affiliato alla loggia massonica P2, figiciotto per iscritto alla FGCI (organizzazione giovanile del PCI).

Il suffisso –ino era ricorrente nei nomi dei simpatizzanti o iscritti ai partiti politici identificati da una sigla, come udiccino (UdC), missino (MSN), aennino (AN), pidiessino (PDS) e, tuttora in uso, piddino (PD).

Deriva invece dalla pronuncia italiana di un acronimo inglese il sostantivo suvista o suvvista, chi guida un SUV (in inglese invece si dice /ˌɛsˌjuːˈviː/ e sta per Sport Utility Vehicle).
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* Vi vengono in mente altri verbi deacronimici? Se sì, indicateli nei commenti! Non considererei però laserare e laserizzare, “incidere, tagliare o stampare con il laser”, né i neologismi taserare e taserizzare, “colpire con un taser”, perché in italiano laser e taser non sono percepiti come acronimi.

4 commenti su “Daspare, un verbo per tifosi violenti”

  1. granmadue:

    Mi viene in mente zippare, dal linguaggio informatico, laddove ZIP sta per Zone Improvement Plan (Piano di miglioramento a zone). Ma non sono sicuro che in italiano ZIP sia percepito come acronimo.

  2. Oscar Collini:

    Pacsato? (che, nella sua bruttezza era più semplice di civilunito)

  3. granmadue:

    Nel gergo degli utenti di Wikipedia si usa il verbo povvare (POV = Point Of View), che ha il significato di redigere (o modificare) un testo in modo da veicolare un proprio “punto di vista”. Per esempio per promuovere, più o meno surrettiziamente, un dato orientamento politico.
    Esiste anche il suo contrario: depovvare. Ovvero bonificare (rendere neutro) un testo povvato.

  4. Licia:

    zip@granmadue zippare nel significato informatico però non deriva dall’acronimo zip di zip code (simile al nostro CAP) ma dal verbo zip (up) che comunica rapidità, come quando si chiude qualcosa con la cerniera, ed è di origine onomatopeica. Povvare invece non l’avevo mai sentito, grazie.

    @Oscar, bell’esempio, diverso dagli altri perché alla base c’è un acronimo francese (Pacte civil de solidarité).

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