Da “cinemaciùddei” a Cinema2Day

Ho sentito per la prima volta la pubblicità della nuova iniziativa del MiBACT la settimana scorsa alla radio, senza vedere le scritte che invece appaiono nel video: 

Non la conoscevo e ho dovuto pensarci su per capire che “cinemaciùddeipuntoit” andava interpretato come cinema2day.it.

In inglese infatti il nome Cinema2Day non ha senso, o perlomeno non ha quello che gli attribuiscono le menti creative del Ministero dei beni e delle attività culturali.

CINEMA2DAY IL 2º MERCOLEDÌ DEL MESE IL CINEMA A 2€

Inglese farlocco

Il 2 piazzato in mezzo a cinema day (“giornata del cinema”?) sicuramente vuole ribadire 2 euro ogni mercoledì, ma in inglese Cinema2Day può essere interpretato solo come un agrammaticale “cinema 2 giorno” (cfr. two days) o eventualmente “cinema oggi” se 2day va inteso come today.

È un chiaro esempio di inglese farlocco, pensato da italiani ignoranti per italiani ritenuti altrettanto ignoranti, con l’aggravante che è una scelta del ministero della cultura

Sarei comunque curiosa di conoscere il target a cui è indirizzata l’iniziativa: il nome pseudoinglese Cinema2Day sembra infatti voler escludere le persone anziane, che invece potrebbero apprezzare il biglietto scontato.

Pronuncia originale o italian(izzat)a?

Il target di riferimento è ancora più rilevante quando si adottano forestierismi. Se la comunicazione avviene oralmente, senza supporti visivi come alla radio, ci si deve chiedere se tutti gli ascoltatori saranno in grado di capire, memorizzare e scrivere correttamente il nome e l’eventuale indirizzo del sito, cfr. www e pronuncia di indirizzi web.  

Dubito però che al MiBACT si siano posti alcuna domanda, perlomeno a giudicare dalla pronuncia di Cinema2Day che negli annunci è uno strano ibrido che crea confusione:  
♦  cinemapronuncia italiana (in inglese è /ˈsɪnɪmə/)
♦  two – pronuncia inglese che un italiano può percepire come “ciù” 
♦  day – pronuncia inglese italianizzata, da /deɪ/ a /dei/.

Strategie ministeriali

Mi chiedo perché il MiBACT, che dovrebbe promuovere la cultura italiana, si ostini a scegliere nomi inglesi (o pseudo tali) anche se si rivolge agli italiani.

Ma non dovrei stupirmi: è il ministero del famigerato #verybello, di anglicismi superflui come MUSEUMS4ITALY (musei italiani per un terremoto italiano) e di altro inglese farlocco come Creathon. Qualche esempio dal blog:
♦  #verybello, vero italiano e inglese maccheronico
♦  To.ma.to. ➜ inglese farlocco al MiBACT
♦  Il clima italiano visto da italia.it

Vedi anche: Globalizzazione e pronuncia di nomi di prodotti ed Elenco di anglicismi istituzionali 
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3 commenti su “Da “cinemaciùddei” a Cinema2Day”

  1. efano:

    Immagino che da romagnola avrai apprezzato il “ciù” day.
    Si potrebbe fare una nuova campagna: non fare il ciù, vai al cinema.

  2. Raul:

    Be’, se abbiamo un presidente del con(s)iglio che insiste a farsi chiamare “premierrrrrrrr” inglesizzando una parola francese a proprio uso e consumo, che s’inventa p*****ate astronomiche come il “jobs act” e altre di questa risma, che non parla italiano con gli italiani, il MiBACT cosa può inventarsi di diverso?

  3. dioniso:

    L’impressione che mi fa a prima vista è quella di un goffo tentativo di replicare il linguaggio – ormai non più così giovanilistico – da SMS. Come osservi anche tu: “cinema oggi” intendendo 2day va inteso come today.

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