Visionari e fine del mondo

Mi è piaciuta l’ironia del quadrato semiotico della fine del mondo (Squadrati), che ho apprezzato anche per un dettaglio linguistico: la parola visionario è usata nell’accezione standard di “che immagina e ritiene vere cose non rispondenti alla realtà” e non con il significato inglese di “lungimirante” che nei media italiani le viene sempre più spesso attribuito per colpa di traduzioni frettolose, descritte in visionary ≠ visionario.

quadrato semiotico della fine del mondo

(c’è anche un riferimento ai famigerati germogli di soia)

6 commenti su “Visionari e fine del mondo”

  1. Licia:

    @Silvia, anche a me piacciono molto, e poi mi ricordano un periodo in cui i quadrati semiotici andavano molto nelle aziende americane, anche se all’epoca non sapevo che si chiamassero così e li costruivamo senza troppe cognizioni teoriche (e in effetti non erano del tutto ortodossi). Ne avevo recuperato uno per uno dei miei primi post, Terminologia e utente tipico, con esempi che risalgono alla fine del secolo scorso!!

  2. Rose:

    Bellissimi la rivolta del Bimby (mai comprato – troppo caro) e il meteorismo a pioggia. 😀

    @Nautilus – Lo sapevi che questo metodo di classificazione “è stato introdotto dal linguista e studioso di semiotica lituano Algirdas Julien Greimas”? Letto su wiki, ovviamente.

  3. BEP:

    “Quest’anno l’influenza è pesa”? Cosa significa esattamente l’aggettivo “pesa”?

    Carini questi quadrati semiotici (ho imparato un nuovo termine), geniale il “Choosy per ferie” sullo schema del 5 novembre.

  4. Licia:

    @BEP, peso io lo uso come “pesante” nel senso di “difficile da sopportare”, ovviamente solo in registri informali. La tua domanda mi fa pensare che potrebbe essere un regionalismo non usato in tutta Italia. Tu di dove sei?

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