Caro Stinfio Natale…

Su Il Post leggo volentieri le strisce dei Peanuts, che mi ricordano gli anni in cui erano una mia passione. In quella di oggi c’è una parola che non mi pare di avere mai sentito, stinfio:

Stinfio Natale – Peanuts

Una caratteristica di Sally sono i malapropismi: spesso sostituisce una parola con un’altra, di suono simile ma con significato completamente diverso, ad es. a proposito di Babbo Natale confonde reindeer (renne) con rain gear (indumenti/attrezzatura per la pioggia).

Non ero riuscita a indovinare a cosa corrispondesse stinfio nella striscia originale, che ho dovuto cercare:

Dear Snooty Claus

In inglese, snooty è un aggettivo informale che descrive chi è sprezzante, “se la tira”, “si crede chissà chi”. La parola snooty ha le stesse consonanti di Santa [Claus].

In italiano, si può pensare che stinfio sia una forma gergale o regionale [cfr. commenti] o che sia stata coniata appositamente* dal traduttore, ad es. storpiando una parola esistente (ho pensato a tronfio, che però è poco probabile in un contesto di bambini). Anche se non si conosce il significato di stinfio, può funzionare perché si avverte che non è lusinghiero, però non permette alcun richiamo a collocazioni del tipo xyz Natale.

Avrei preferito una soluzione che giocasse più esplicitamente con la parola Babbo [Natale], ad esempio babbeo (però qui Sally sembra consapevole del significato della parola che usa) o l’inesistente babboso: è comunque credibile che Sally faccia confusione con le parole e in questo modo si lascia al lettore il compito di formulare inferenze su un possibile aggettivo che termini in –oso: altezzoso, borioso, presuntuoso, sdegnoso, spocchioso…

Aggiornamento: nei commenti, un suggerimento di traduzione molto indovinato di .mau., babbano, e le scelte lessicali della striscia successiva.
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* Può darsi che la parola stinfio sia invece riconosciuta dai lettori dei Peanuts in italiano come parte del lessico (o dell’idioletto) dei personaggi, come ad es. sono grande cocomero e toffoletta, ma è passato troppo tempo per potermene ricordare!

Striscia originale: Go Comics Peanuts Archive

21 commenti su “Caro Stinfio Natale…”

  1. Watkin:

    Io sono di Pisa e ho sempre usato e sentito usare normalmente la parola “stinfio”, proprio con il significato di “snooty” (uno un po’ pretenzioso e scostante, senza arrivare ai livelli dell’arroganza ma comunque sgradevole). Immaginavo sì che potesse essere un termine locale, ma non che fosse così sconosciuto al di fuori della Toscana da poter suonare come un neologismo del traduttore!

  2. Licia:

    @”stinfio” e Watkin, grazie! Ho appena aggiunto un riferimento a questi commenti nel post.

    Avevo cercato il significato di stinfio, parola che non avevo mai sentito/letto prima, però nel post ho preferito non riportarlo perché ho provato a immedesimarmi nel lettore della traduzione della striscia originale, che è del 1999: allora per l’italiano non era ancora così facile trovare informazioni su Internet come invece ora, e quindi credo che a molti sarebbe rimasto il dubbio (stinfio non si trova in nessun dizionario di italiano).

  3. Stefano:

    Posso confermare che “stinfio” è ricorrente nei Peanuts. Piperita Patty, in una vignetta in cui sta come al solito punzecchiando Marcie, le dice “Che razza di ragazza stinfia sei?” Il fatto che il commento di Marcie sia “‘Stinfia’?” fa capire che, anche nel contesto del fumetto, in quel caso la parola doveva risultare comprensibile nelle intenzioni ma strana – e non ho idea di che cosa dicessero nell’originale inglese.
    Mi pare che fosse la serie di strisce in cui loro sono al campo estivo dall’altra parte di un laghetto rispetto a quello dov’è andato Charlie Brown. Qualche vignetta più tardi Piperita Patty parlerà con Charlie Brown, dicendogli che è assieme a “quella ragazza balenga” (e qui si va sul piemontese)

  4. Licia:

    Grazie Stefano! A questo punto sarebbe interessante sapere se sono usati altri regionalismi e se c’è una distribuzione geografica riconoscibile ;-).

  5. Elio:

    Io sono brianzolo e qui l’aggettivo stinfio si usa, ma non ha quel significato, infatti la striscia in italiano non ha senso, letta a Monza! Qui ha il significato di “insulso”, “da poco”. Una cosa stinfia è una cosa di poco valore, o poco curata, ma non rispetto ai soldi, anche se potrebbe sembrare visto il luogo, ma rispetto alla cura con cui è fatta o alle necessità che uno ha. Una persona stinfia è una persona di poco valore intellettuale, non perché non sia acculturata, ma perché può dare poco, ci restituisce poco, è un po’ insulsa. Si usa anche dire “stinfiètto”, con la è milanese, agli amici, quando stanno sul divano annoiati e si trascurano, invece che uscire a divertirsi! Il significato è molto simile, come si intuisce, a quello di Pipertita Patty.
    Ad esempio, per rimanere in tema, un albero di Natale stinfio è un albero con due palline e un festone, e non bene addobbato.

  6. Licia:

    @Elio, davvero efficace la tua spiegazione e molto interessante che stinfio sia anche un geoomonimo, probabilmente usato da almeno due traduttori diversi e di provenienza diversa nelle strisce dei Peanuts?

  7. Paolo:

    Prima volta che sento “stinfio” anch’io. Sono da Vicenza.
    Rimanendo sulla traduzione della striscia, secondo me è poco usata anche l’espressione “bruciare i ponti”, per cui avrei usato al posto “tagliare i ponti”, ben adattabile al discorso ma (almeno qui) molto più diffuso dei “burning bridges”.

  8. Licia:

    @Paolo, oggi l’avevo proprio cercato in un paio di dizionari perché anch’io direi tagliare i ponti, mentre bruciare mi sembra un calco, ma ho scoperto che sono considerati equivalenti.

    Se però si fa una veloce ricerca con Google Ngram Viewer, la nostra sensazione viene confermata: 🙂

  9. .mau.:

    ecco perché a me “stinfio” non suonava così strano: quattr’anni a Pisa a qualcosa sono serviti…

    (per mantenere il malapropismo, avrei scritto “Babbio Natale”… ma forse per le nuove generazioni “Babbano Natale” sarebbe stato meglio)

  10. Licia:

    @.mau., Babbano mi sembra una soluzione “contemporanea” perfetta, vero malapropismo perché la sostituzione è con una parola esistente, inoltre i riferimenti a Harry Potter fanno sicuramente parte della cultura popolare. Grazie!

    PS In inglese muggle, con l’iniziale minuscola per distinguerlo dall’uso di J.K. Rowling, è ormai una parola del lessico comune. Esempio da Oxford Dictionaries:
    informal – a person who is not conversant with a particular activity or skill: she’s a muggle: no IT background, understanding, or aptitude at all

  11. Lele:

    Negli anni ’70-’80 (in Oltrepò Pavese) io usavo la parola “stinfio” nel significato di “loffio” ( con connotazioni tipo “smorto”, “sbiadito”, “stantio”, “poco vivace”, in generale “poco interessante”; oggi definirei quel termine come il contrario di “figo”). Non ricordo se altri la usassero né dove la appresi, ma, a questo punto, non escludo di averla mutuata dalle strisce di Schulz.

  12. Licia:

    @Lele, grazie per il contributo e anche per avermi fatto ricordare una conversazione su loffio fatta ai tempi dell’università, quando avevo scoperto che è un’altra parola il cui significato non è lo stesso ovunque. Dal Vocabolario Treccani:
    In Toscana, floscio, cascante (detto soprattutto del viso di una persona); in altre regioni, fiacco, insulso, scadente, o stupido, balordo e simili.

    A questo punto sarei davvero curiosa di sapere di dove fosse chi ha usato per la prima volta stinfio nelle traduzioni dei Peanuts. Mi domando anche se per caso le strisce pubblicate da Il Post non siano le traduzioni originali ma siano invece state ritradotte recentemente, magari da qualche toscano (ho appena provato a chiederlo al direttore Luca Sofri, che più volte ha dichiarato la sua passione per i personaggi di Schultz e che, guarda caso, è toscano, commentando Tutto quello che so l’ho imparato dai Peanuts).


    Intanto è stata pubblicata la seconda parte della storia, in cui Sally fa un’ulteriore sostituzione, scegliendo una parola che ha quattro lettere in comune (su sei) con la precedente, un aspetto non riprodotto in italiano:
    In inglese: Santa snooty shorty
    In italiano: Babbo stinfio tappo
    Da notare anche che nella striscia italiana Mr. Claus rimane Mr. Claus, anche se in quella precedente [Santa] Claus diventava [Babbo] Natale.

    fonte:Go Comics Peanuts Archive

    fonte:Il Post

  13. .mau.:

    Sofri ha dichiarato che le strisce dei Peanuts se le traducono “in casa”, cioè nella redazione del Post. Di più nin zo.

  14. Rose:

    Non avevo mai sentito stinfio, ma da noi si usava “petenfio” per qualcuno con le stesse caratteristiche.

  15. Ilaria:

    “Stinfio” devo averlo letto su Topolino, per lo più riferito a cibo insulso, scipito, deprimente da quanto è noioso.

  16. Licia:

    Lele, Rose e Ilaria, grazie per i contributi. Per me invece stinfio è una parola che mi sembra difficile da memorizzare…

  17. Marco:

    Io ho la collezione completa dei fumetti dei Peanuts della collana BUR, raccolti credo fra la fine dei ’70 e l’inizio dei ’90, e sinceramente la parola “stinfio” non la ricordo. Però è da parecchio che non li sfoglio. Eppure credo di ricordare questa particolare striscia. Quindi ho avuto anch’io la sensazione che la traduzione fosse stata rifatta, ancora prima di leggere gli ultimi commenti che mi sembra lo confermino.
    Mi piacerebbe ritrovare la striscia nei miei fumetti…

  18. Licia:

    @Marco, facci sapere se trovi degli esempi! In questo caso, però, la striscia dovrebbe essere del 1999 (30 novembre nell’originale inglese).

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