Quante parole sono?

Nella traduzione italiana di questa striscia dei Peanuts c’è un’incongruenza:

striscia Peanuts

Il conteggio finale a cui arriva Sally non corrisponde al totale delle parole tra virgolette ma è una traduzione senza adattamento della striscia originale di Charles Schultz:

striscia Peanuts in inglese

Ma secondo voi quante sono le parole? Ecco le due frasi, senza punteggiatura:

IL FIUME NILO È COME IL MISSISSIPPI SE HAI VISTO UN FIUME LI HAI VISTI TUTTI IL FIUME NILO È ANCHE COME IL MISSOURI IL RENO IL RIO DELLE AMAZZONI IL COLORADO IL VOLGA IL DANUBIO E L’EUFRATE

THE NILE RIVER IS LIKE THE MISSISSIPPI IF YOU’VE SEEN ONE RIVER YOU’VE SEEN THEM ALL THE NILE RIVER IS ALSO LIKE THE MISSOURI THE RHINE THE AMAZON THE COLORADO THE VOLGA THE EUPHRATES AND THE DANUBE

Chi è abituato a lavorare con il numero di parole avrà già capito a cosa sto facendo riferimento: il conteggio può dipendere sia dalla lingua che dallo strumento usato.

Con un conteggio manuale, per me le parole sono 39, sia nell’originale che nella traduzione. Per Schultz invece erano 37, numero che corrisponde al conteggio fatto da Word, dagli editor dei blog e da altro software. La convenzione informatica più diffusa identifica infatti come “parola” una sequenza di caratteri compresi tra due spazi e quindi you’ve e l’Eufrate sono considerate singole parole (un’analisi socio-economica risulta essere di 2 parole). Altri strumenti informatici ricorrono invece ad altri criteri che tengono conto di apostrofi, trattini ed eventuali altri segni usati nelle diverse lingue.

In numeri nella striscia italiana dei Peanuts andavano in ogni caso “localizzati”.

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Vedi anche: Solo 800 parole? (nella nota finale e nei commenti, la lunghezza in parole di componimenti e relazioni come potenziale differenza culturale).
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18 commenti su “Quante parole sono?”

  1. Licia:

    @.mau., secondo me potrebbe essere un’influenza del binomio lessicale il Tigri e l’Eufrate, che spinge Eufrate in posizione finale (si nota di più se si legge a voce alta: il Danubio e l’Eufrate suona megliio di l’Eufrate e il Danubio).

  2. Mauro:

    Qualunque cosa dicano Schultz e Word… per me sono chiaramente e indubitabilmente 39 parole in entrambe le lingue. 🙂

    Saluti,

    Mauro.

  3. Luigi Muzii:

    Come avrebbe dovuto essere localizzata? In Italia nessun maestro elementare o insegnante di lettere di scuola media inferiore si sognerebbe di chiedere un tema di lunghezza predefinita, indipendentemente dal fatto che questa sia misurata a parole, righe, colonne o pagine.
    Ricordo che l’enciclopedia Microsoft indicava sette continenti, anziché i cinque cui siamo abituati, anche nella versione “localizzata”.
    Quanto al conteggio, forse c’è un problema. Un inizio di frase non è preceduto da spazio: vuol dire che la prima parola non si conta. O è l’algoritmo che pecca? Negli USA, poi, ma non in UK se non ricordo male, dopo il punto fermo si usano due spazi. Un contatore come si comporterebbe?

  4. Licia:

    @Luigi Muzii: l’esempio dell’enciclopedia Microsoft (Encarta) è decisamente romanzato. Immagino che lo spunto per questa affermazione sia venuto da un mio post di qualche anno fa, Localizzazione e… visioni del mondo, oppure da indicazioni nella Guida di stile e altro materiale informativo per la localizzazione preparati dal team di Microsoft in cui lavoravo.

  5. Luigi Muzii:

    OK, ma la striscia come avrebbe dovuto essere localizzata?
    Per inciso, la Encarta io l’avevo ricevuta in ufficio quando lavoravo per un’azienda… “Microsoft-dipendente”. Quanto alla guida di stile, come altri, anch’io ho spesso segnalato diverse incongruenze, mai corrette.

  6. Licia:

    @Luigi Muzii: faccio notare che il riferimento alla localizzazione è tra virgolette e quindi non va interpretato letteralmente.

    Ad ogni modo, per evitare equivoci, ho modificato la frase conclusiva da
    La striscia italiana dei Peanuts andava in ogni caso “localizzata” (originale) a
    I numeri nella striscia italiana dei Peanuts andavano in ogni caso “localizzati”.

  7. ArgiaSbolenfi:

    Se si tratta dello stesso traduttore che si inventò “toffolette”, io gli perdono qualsiasi cosa 🙂

  8. Licia:

    @ArgiaSbolenfi, cosa mi torna in mente! Da bambina, appassionatissima dei Peanuts, ignoravo l’esistenza dei marshmallow e non avevo ben capito cosa fossero queste toffolette, tanto che pensavo che fossero qualcosa di simile alle spagnolette di Superpippo. 🙂

    A proposito di traduzioni nel Peanuts, trovo molto efficace anche Dolcetto o scherzetto (che aveva sostituito l’iniziale traduzione la borsa o il malocchio).

  9. Luigi Muzii:

    Com’è difficile ottenere risposte, soprattutto se richiedono di esporsi, anche solo un po’.

  10. Licia:

    @Luigi Muzii: gli algoritmi non sono l’argomento di questo post, suggerisco una velocissima ricerca con Google per soddisfare qualsiasi curiosità.

  11. Ilaria:

    O semplicemente ci si è affidati alla speranza che, letta la striscia e ottenuta soddisfazione dalla battuta, non si sarebbe tornati indietro a contare parola per parola se la striscia dicesse il vero! 😉

  12. Licia:

    @Ilaria, infatti, probabilmente solo io ho contato le parole ;-), ma la striscia mi ha ricordato alcuni errori di localizzazione che avevo dovuto correggere, così ho verificato, ho avuto conferma e ho pensato di parlarne.

  13. Elio:

    @luigi:
    “Com’è difficile ottenere risposte, soprattutto se richiedono di esporsi, anche solo un po’.”
    detto proprio da te che come al solito tiri il sasso e poi nascondi il braccio (non la sola mano!)…

  14. .mau.:

    @Licia: pensavo anch’io a un’influenza della frase “il Tigri e l’Eufrate”…

  15. michefax:

    E se Lucy avesse fermato la sua conta prima di giungere al totale delle parole, accorgendosi di essere in ogni caso ben lontana dalla meta? Sbaglio o, in effetti, i punti di sospensione dovrebbero indicare un’azione non conclusa? Secondo me, ha semplicemente contato fino a 37, e non il numero esatto di parole appena scritte.
    ciao

  16. Licia:

    @michefax, @BEP, il riferimento alla striscia voleva essere uno spunto per parlare di localizzazione di numeri, che non sempre hanno un significato solo “numerico” ma possono presentare aspetti culturali che non dovrebbero essere ignorati. Avevo fatto qualche esempio in un vecchio post, Problemi di conversione e di localizzazione, ad es. about 30 miles non deve essere convertito letteralmente in circa 48 km, perché non lo direbbe nessuno in italiano: ci si aspetterebbe invece circa 50 km.
    Ovviamente la vostra interpretazione ha senso, però mi sembrerebbe una strana coincidenza: Sally conta esattamente le parole proprio per sapere quante gliene mancano per arrivare a quelle richieste.

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