…ancora sul censimento 2011

Le mie perplessità sul linguaggio usato nei documenti del censimento 2011 sono aumentate dopo aver visto il sito per compilare il questionario online.

Ho scoperto infatti che per le pagine web è stata adottata una modalità di comunicazione diversa, molto più comprensibile, anche se limitata a informazioni generali sul censimento (questionario e istruzioni rimangono invariati). Mi domando se semplicità e chiarezza siano previste solo per chi ha accesso a Internet ma non per gli “analfabeti digitali”?

penna_ISTAT

Per confrontare le due modalità di comunicazione aggiungo qualche dettaglio.

Documenti: registro formale Sito: registro informale
Pronome allocutivo Lei con maiuscola di cortesia (forma considerata ormai obsoleta e artificiosa); viene stabilita distanza con l’interlocutore. Pronome allocutivo tu che crea vicinanza con l’interlocutore ma che evidenzia il forte salto di registro per chi passa dai documenti al sito.
Costruzioni impersonali, forme passive, frasi complesse con subordinate e incisi, vari esempi di nominalizzazione, parole ricercate o non di uso comune (esempi più sotto). Frasi brevi che privilegiano forme attive e parole di uso comune.
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Esempi (lettera informativa):
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Esempi (pagina Novità):
I dati raccolti in occasione del Censimento generale della popolazione sono tutelati dalle disposizioni in materia di segreto statistico e sottoposti alla legge sulla protezione dei dati personali (D.lgs n. 196/2003). Le informazioni che ci fornirai sono tutelate dalle disposizioni in materia di segreto statistico e sottoposte alla legge sulla protezione dei dati.
L’Istat è tenuto per legge a svolgere il Censimento della popolazione e delle abitazioni e i cittadini sono tenuti a parteciparvi. L’obbligo di fornire risposta e l’applicazione delle sanzioni in caso di violazione dello stesso sono disciplinati dagli artt. 7 e 11 del d.lgs. n. 322/1989, e successive modifiche e integrazioni. Rispondere è un dovere, lo dice la legge, ma soprattutto è fondamentale per mettere in luce le caratteristiche del nostro Paese.
[la pagina Proteggiamo i tuoi dati approfondisce con i link ai decreti legislativi].

Credo che il sito mostri che la semplificazione è possibile e all’ISTAT c’è chi sa farla.

Concludo con qualche esempio di parole e locuzioni di registro alto o burocratico dalla guida alla compilazione che potrebbero essere sostituite con parole di uso più comune (ad es. recarsi > andare, censuario > del censimento, quesito > domanda, coloro i quali sono > chi è): apporre segni, caratteristiche enunciate, stanza siffatta, anteponendo, meramente, laddove, acque reflue, alloggio oggetto di riscatto, stanze funzionalmente complementari all’abitazione, impianto fisso per la pulizia delle stoviglie, piano pilotis di un edificio

L’elenco potrebbe continuare e includere anche frasi come “Si precisa che è solo in assenza di vincoli di natura parentale o affettivi che la compresenza nello stesso alloggio può determinare l’individuazione di più famiglie coabitanti” ma penso di avere infierito già abbastanza!
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Aggiornamento 9 ottobre 2011: è stato pubblicato il Manuale d’istruzione d’uso del questionario online, altro esempio di burocratese. Ne parlo in  Biffatura (o le beffe del censimento).


Vedi anche: I registri del Registro delle Opposizioni.

Riferimenti: Dizionario di stile e scrittura e 30 regole per scrivere testi amministrativi chiari.

2 commenti su “…ancora sul censimento 2011”

  1. gravity:

    La differenza online/cartacea è imbarazzante, e la seconda sa di muffa 🙁

I commenti sono chiusi.