Gli zombie sono tra noi?!?

Dal Vocabolario Treccani:

żómbi o zombie s. m. e f. [dalla voce creola delle Antille zombi «fantasma; morto richiamato in vita»]. – Nel rito vudù, il fantasma o comunque la persona che, dopo il decesso, si pretende sia richiamata in vita da un boko, sacerdote vudù dedito a pratiche di magia nera e di cui lo zombi diviene lo schiavo, utilizzato per lavori infimi o addirittura illeciti e malefici (nella realtà etnografica si tratta per lo più di individui in stato di torpore letargico o di psicolabili) […] 

Dalla sezione Cronaca di un quotidiano italiano di ieri:

articolo la Stampa 

Niente paura, non c’entrano gli zombie: è solo un esempio di anfibologia (o anfibolia), un’interpretazione scorretta dovuta a omofonia o ad ambiguità sintattiche o semantiche.


Aggiornamento agosto 2012: un altro esempio in tema, da Paranormal activity:

……

Vedi anche: Ambiguità con le ciabatte e Fioriscono gli errori e i crash blossom (link aggiunti) e questo cartello:

via Aeffe

2 commenti su “Gli zombie sono tra noi?!?”

  1. Daniele A. Gewurz:

    Vuoi anfibologie? Le avrai:

    “Sandra Bond on Denys Parsons’s odd newspaper quotes (see CC161):

    I submit, though, that POLICE FOUND SAFE UNDER BED is trumped by a newspaper placard I once saw in Hornsey, POLICE MURDER SUSPECT IN COURT.

    In similar vein, a page of examples in John Julius Norwich’s 2010 A Christmas Cracker includes the 1985 Guardian classic AMNESTY CHAMPIONS TORTURED GIRL.”

    (da http://ansible.co.uk/cc/cc162.html, una sorta di fanzine in rete, su fantascienza e varia umanità).

  2. Licia:

    @ Daniele: grazie, molto divertenti! A proposito di titoli di giornale del genere, probabilmente conoscerai già un’altra raccolta, Crash Blossoms.

    [ Per chi non avesse sentito parlare del termine inglese crash blossom, visto che è stato coniato molto recentemente: descrive i titoli di giornale così ambigui che vengono interpretati in modo completamente diverso da quello voluto, spesso con risultati divertenti. È un fenomeno abbastanza comune in inglese perché verbi e sostantivi, che spesso hanno la stessa forma, non sempre vengono riconosciuti correttamente alla prima lettura di titoli particolarmente compressi. Il nome deriva dal titolo Violinist linked to JAL crash blossoms, con riferimento a una violinista giapponese “fiorita” dopo la morte del padre in un disastro aereo: i dettagli in un articolo di The New York Times ]

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