Nei giorni scorsi ero a Napoli per il XXV convegno dell’Associazione Italiana per la Terminologia. Nel mio intervento, Il ruolo del terminologo come specialista culturale nella localizzazione, ho descritto le valutazioni di globalizzazione e di localizzabilità, attività che richiedono specifiche competenze culturali.
Iceberg della cultura
Per introdurre il concetto di competenze culturali uno dei modelli di riferimento più usati è quello dell’iceberg, sviluppato da Edward T. Hall*.
La punta dell’iceberg (livello “tecnico”) rappresenta gli aspetti visibili e più superficiali di una cultura. Hanno regole palesi, codificate e non ambigue e da un osservatore esterno possono essere descritti facilmente: sono ad esempio la lingua, le leggi o le impostazioni che in informatica prendono il nome di locale.
Tutti questi aspetti sono però manifestazioni esterne di aspetti nascosti della cultura, che costituiscono la parte principale e invisibile dell’iceberg.
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