Biscotti: digestive ma non digestivi

foto di pacchetto di biscotti con la scritta L’ESPRESSIONE INGLESE DIGESTIVE NON STA AD INDICARE CHE IL PRODOTTO POSSIEDA CARATTERISTICHE DIETETICHE DIGESTIVE

Nella foto qui a destra un esempio di localizzazione efficace: su una confezione italiana dei tipici biscotti inglesi digestive è chiarito che non hanno alcuna proprietà digestiva.

L’origine del nome è spiegata da Wikipedia: i biscotti digestive erano stati ideati nel 1839 da due medici scozzesi che ritenevano che l’alto contenuto di bicarbonato di sodio nella ricetta avesse proprietà antiacido, ma ignoravano che con la cottura il bicarbonato si trasforma in carbonato di sodio, sostanza che non interferisce con la produzione di acido.

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Preposizione ingannevole

Il 15 ottobre un corriere non è riuscito a consegnare un ordine che mi serviva subito. Quando ho consultato il sito per tracciare* il pacco e sapere dove e quando recuperarlo, mi sono preoccupata:

“Il pacco deve essere ritirato da: domenica 25 ottobre 2015”

Sul momento ho pensato di dover aspettare ben dieci giorni prima di poter ritirare il pacco (solo a partire dal 25 ottobre), poi ho capito che da era una traduzione poco accurata dell’inglese by, “entro”. C’è almeno un altro dettaglio sospetto, su <ora>, ma mi domando se chiunque consulti il sito si renda subito conto che c’è un errore di traduzione. 

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Localizzazione: “partecipant(alon)i”

Un esempio divertente di sostituzione automatica:

tweet di @KingRossco “There’s clearly been an auto-replace in this book to remove Americanisms. Participants -> Particitrousers.”. Immagine con esempio: “When the particitrousers of the revolutionary movement in Korea…”

Si tratta dell’ebook per il mercato britannico di un thriller americano: a quanto pare la casa editrice ha deciso sostituire automaticamente alcune parole tipiche dell’inglese americano con quelle equivalenti europee, in questo caso pants con trousers, ma senza accertarsi che l’operazione riguardasse solo parole intere. In Particitrousers of the revolutionary movement e commenti altri dettagli ed esempi di sostituzioni automatiche maldestre.

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Minions: la localizzazione di Villain-Con

VILLAIN-CON, THE BIGGEST GATHERING OF CRIMINALS ANYWHERE

Sta per uscire la versione italiana del film di animazione Minions, con protagonisti gli organismi gialli unicellulari “perennemente al servizio del più spregevole dei padroni”.

Una parte della storia è ambientata a VillainCon, una convention di cattivi. Ho visto due trailer italiani e ho notato un dettaglio curioso: nelle animazioni Villain-Con rimane in inglese ma nei dialoghi è stato tradotto in due modi diversi: Villaggio Cattivi nel trailer uscito nel 2014 ed Expo Cattivi in quello di agosto 2015.

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Inside Out: emozioni, broccoli e localizzazione

Il film di animazione americano Inside Out ha come protagonisti una ragazzina e le sue cinque principali emozioni, Joy, Sadness, Fear, Anger e Disgust.

 disgusto per i broccoli in una scena del film Inside Out

L’apparizione di Disgust è scatenata dai broccoli, che nell’immaginario americano sono la verdura più schifosa che esista. In altre culture invece l’ortaggio è apprezzato, tanto che per la versione di Inside Out doppiata in giapponese* è stato fatto un intervento radicale di localizzazione: tutte le immagini di broccoli sono state sostituite con peperoni verdi, che ai bambini giapponesi fanno lo stesso effetto che hanno i broccoli sui bambini americani.

Genere delle emozioni

Nelle versioni doppiate di Inside Out nelle lingue neolatine si nota invece la mancata corrispondenza tra il genere di alcuni personaggi e il genere grammaticale dell’emozione dalla quale prendono il nome.

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Nuovo look per le icone di Facebook

vecchie e nuove icone icone amici in Facebook

Le icone di Facebook che rappresentano amici e gruppi sono state aggiornate: la design manager Caitlin Winner spiega come e perché in How We Changed the Facebook Friends Icon (una sintesi in italiano qui).

Sono considerazioni molto interessanti, tipiche delle valutazioni di globalizzazione, che prendono in considerazione diversi tipi di aspetti culturali in aggiunta a quelli grafici.

Il dettaglio più evidente riguarda la figura femminile: ora non è più alle spalle di quella maschile, prima prominente, ma è posizionata praticamente sullo stesso piano nell’icona degli amici (a destra) ed è invece davanti alle altre in quella dei gruppi.

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Comandi vocali e localizzazione

Nei dispositivi mobili le funzionalità più note di riconoscimento vocale sono i comandi vocali* (voice commands), usati per eseguire una serie di azioni come aprire app, riprodurre brani musicali, comporre numeri di telefono o chiamare contatti (voice dialling).

call somebody home – Pearls Before Swine
(God / death calling <somebody> home è un’espressione idiomatica, ad es. until death called him home è una frase tipica da necrologi)

La “grammatica” dei comandi vocali

I sistemi di riconoscimento dei comandi vocali ricorrono a una “grammatica” che consente di riconoscere un numero limitato di parole e frasi specifiche per quel contesto e che spesso devono essere formulate seguendo una struttura predefinita. Ad esempio, per fare una telefonata potrebbe essere necessario dire, nell’ordine: 
call… pig… home…1 – chiama (call) o componi (dial),
2 – il nome della persona come appare nella rubrica,
3 – casa (home) o cellulare (mobile) se allo stesso nome sono associati più numeri (se non è specificato, il sistema potrebbe richiederlo).

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Localizzazione: inglese internazionale

Nella versione europea della rivista americana TIME ho letto la storia di un ragazzo adottato che dopo 25 anni riesce a ritrovare il villaggio di origine grazie a Google Earth. La casa è abbandonata ma un uomo lo riconosce e lo porta dalla madre. Frase clou:
She lived about 46 m away.

Come si può immaginare, il testo originale sul sito americano è She lived about 50 yards away. Credo sia stata fatta una conversione automatica, o chi se ne è occupato è stato incapace di distinguere tra misure precise e misure indicative, espresse da cifre tonde.

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Metafore mangerecce “grafiche”

Nel sito del Parlamento europeo si può leggere Spitzenkandidaten, Camembert e #stemfie: tutte le parole delle elezioni europee [2014], una notizia tradotta senza adattamento. Il punto di vista è quello di una persona che osserva le elezioni dal Belgio, dettaglio che però non viene reso esplicito nel testo italiano: l’impressione è che le affermazioni facciano riferimento a tutti i paesi dell’Unione europea.

Si legge, ad esempio, che “i risultati delle elezioni sono stati pubblicati nella forma di un camembert. Il formaggio? Non esattamente. Si tratta di un’infografica semicircolare che mostra la distribuzione dei seggi nell’emiciclo del Parlamento”, ma non mi pare che anche in Italia sia stata usata questa metafora.

So che in francese camembert può essere usato come nome alternativo per il grafico che in italiano è noto come a torta, un calco dall’inglese pie chart (pie può indicare sia una preparazione dolce, come apple pie, che salata, come steak and kidney pie). Si può notare che anche varie altre lingue hanno adottato metafore “mangerecce”, anche se non sempre coincidono con il nome più comune dato a questo tipo di grafici. Qualche esempio da Wikipedia di quelle più comprensibili: pare proprio che il formaggio sia venuto in mente solo ai francesi!

image

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Mute in italiano, la confusione di Twitter [2]

Dopo aver descritto la denominazione del concetto Mute in Twitter in inglese, concludo l’argomento con alcune note sulla localizzazione italiana per ribadire l’importanza di una corretta gestione della terminologia.

Mute in italiano: sistemi operativi

icona Disattiva audio in WindowsNei sistemi operativi Il verbo inglese mute fa riferimento soprattutto all’audio e di solito viene reso con disattivare, specificando cosa viene reso silenzioso: microfoni, altoparlanti, cuffie ecc. È la scelta adottata da Microsoft e da Google e in parte anche da Apple.

Mute in italiano: Twitter

In Twitter la funzionalità Mute non riguarda alcun tipo di suono ma solo testo (tweet). In italiano viene chiamata con almeno quattro nomi diversi, come si può vedere in questi esempi che rendono invisibili i tweet di @terminologia:

Ignora Togli voce (web) 
Qui sopra, comando nell’interfaccia web di Twitter.
Sopra a sinistra, comando in Twitter per Android.
Sotto, messaggio in Twitter per Android.
zittire e vedere (e varie altre incongruenze)  

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Il bonifico, un’operazione maschile

Uso sessista della lingua

In occasione della festa della donna l’uso sessista della lingua è stato di nuovo al centro dell’attenzione. Come prevedibile, le discussioni erano incentrate sulla femminilizzazione dei nomi delle professioni (ingegnera, avvocata, sindaca ecc.), con argomentazioni che non mi convincono per nulla: il mio punto di vista in Donne e grammatica.

Penso sia invece più importante che i testi che si rivolgono a un pubblico generico risultino neutri e non implichino un’esclusione delle donne, come invece succede in questa comunicazione di una banca italiana:Le abbiamo inviato questa email a titolo informativo su richiesta dalla persona che ha ordinato il bonifico all'indirizzo da lui inserito. Per la sicurezza dei dati personali non contiene i dati dei conti correnti di addebito e di accredito.

Il pronome lui riferito a persona appare insolito ma ci ricorda che in italiano il genere grammaticale è una convenzione che non sempre coincide con il significato logico o naturale, come spiega l’Accademia della Crusca in Problemi di accordo.

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Telefoni, enciclopedie e localizzazione

Una vignetta per ricordare il concetto di conoscenze enciclopediche: per gli americani l’inventore del telefono è Alexander Graham Bell, per gli italiani invece è Antonio Meucci.

the time traveller – Rhymes with Orange 
Vignetta: Rhymes with Orange

Localizzazione: tipo di informazioni e punto di vista

L’esempio di Bell e Meucci aveva avuto visibilità internazionale negli anni ‘90 quando era stato citato in un articolo di Bill Gates sulla localizzazione dell’enciclopedia multimediale Encarta, lanciata nel 1993 e allora una novità per il mercato.

Gates aveva spiegato che le voci delle diverse versioni potevano variare a seconda delle lingue e del paese, sia per il tipo e quantità di informazioni fornite, ad es. articoli più dettagliati su Shakespeare in inglese e su Cervantes in spagnolo, che per il punto di vista che doveva rispecchiare quello del mercato locale, ad es. il nome “Meucci” non era mai nominato nell’enciclopedia americana mentre aveva rilievo in quella italiana.

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Storie di schede e linguette (e cavalierini)

schede

In tutte le versioni italiane dei principali browser, una scheda è il contenitore per ciascuna pagina web aperta all’interno di un’unica finestra del browser. Il termine inglese è tab e la funzionalità si chiama tabbed browsing, in italiano navigazione o esplorazione a schede.

Nell’uso informatico tab è un esempio di terminologizzazione, ottenuta per sineddoche: la parte (tab) usata per il tutto. Nel lessico comune inglese, infatti, tab descrive in modo generico  targhette e cartellini usati per identificare un oggetto, ma non l’oggetto così etichettato. 

Prima ancora di diventare un elemento comune a tutti i browser, le schede erano apparse nelle finestre di dialogo di Windows, quasi una ventina di anni fa. Ricordo bene le discussioni per la scelta del termine italiano.

immagine di finestra di dialogo con schede

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