Intelligenza artificiale, sciatteria reale

In un lungo articolo intitolato Cosa sono gli otoliti: perché si “spostano” e qual è la cura le stesse informazioni vengono ripetute più volte, con minime variazioni. I sospetti che il testo sia stato prodotto automaticamente con un sistema di intelligenza artificiale generativa (come ad es. ChatGPT) e poi pubblicato senza alcun intervento umano aumentano quando si incontra la frase evidenziata: La manovra di Dix-Hallpike per riposizionare gli otoliti Un altro modo per scrivere questo testo è: Per verificare la presenza di otoliti nei canali semicircolari dell'orecchio, si può eseguire il test di Dix-Hallpike.

Questo invece è uno dei vari esempi di informazioni ripetute che si differenziano solo per minimi dettagli:

  • Gli organi otolitici reagiscono soprattutto ai cambiamenti di movimento orizzontale (utricolo) o di accelerazione verticale (sacculo), a seconda del loro orientamento.
  • A causa del loro orientamento nella testa, gli organi otolitici sono sensibili, in particolare, al cambiamento nel movimento orizzontale (utricolo) o all’accelerazione verticale (sacculo).

Le ripetizioni sono molto evidenti e non sfuggono a un lettore umano. L’effetto è quello di copia e incolla da fonti diverse senza verificare se le informazioni siano già presenti. Fa anche venire in mente pratiche molto diffuse a scuola: ricerche fatte svogliatamente scopiazzando qua e là e temi in cui l’unico obiettivo è riempire il foglio protocollo allungando il più possibile il poco che si ha da dire. Poi, terminato il compito, si consegna senza rileggere, nel caso dell’articolo senza correggere problemi molto vistosi, come la mancata concordanza nella frase iniziale:  

Gli otoliti sono diventate "famose" in queste ore a causa del malore che ha colpito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Avvertenze

Da anni nelle pagine italiane di siti multilingui siamo abituati a vedere avvertenze come Questa pagina è stata tradotta automaticamente dall’inglese. Sarebbe utile che i media usassero una prassi simile per testi prodotti ricorrendo ad intelligenza artificiale generativa perché spesso non è palese.

Nel sito dell’Ordine dei giornalisti si trova già qualche indicazione di questo tipo, ad esempio:

Chissà che gli iscritti all’ordine non seguano questo esempio. Finora però in italiano non ho ancora visto avvertenze esplicite di testo generato interamente o parzialmente da intelligenza artificiale, se non in articoli sull’IA. E voi?


Grazie a Enrico per questo esempio

Lascia un commento L' indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *.