Neologismi per non vaccinati: no pass e boh vax

Alcuni titoli sulle manifestazioni di piazza del 25 luglio 2021:

Immagine di gente che protesta e titoli: 1 No green pass e no vax in piazza contro la “dittatura”; 2 Ecco il popolo dei “No Green pass”: negazioni, minacce, mascherine giù; 3 La piazza dei “No pass”. Cori e striscioni contro i vaccini; 4 Tensione e violenze. Da Milano a Napoli il popolo “No Pass” sceglie la piazza

Si possono osservare le due forme di un neologismo recente: no green pass e la sua abbreviazione no pass, qui usati per descrivere chi protesta per la decisione del governo del 22 luglio di rendere obbligatoria per alcune attività la certificazione verde COVID-19 (il cosiddetto green pass).

No pass

No [green] pass, scritto spesso anche con il trattino, rientra in una serie molto produttiva di locuzioni sul modello no x, dove x indica ciò a cui ci si oppone e in prevalenza è una parola inglese o che ne ha l’aspetto, come ad es. no TAV.

Esempi in tema: no vax, no trax, no mask e no-tamp, che come no pass sono tutti pseudoanglicismi perché in inglese difficilmente potrebbero indicare una categoria di persone contrarie a qualcosa: si usa invece il prefisso anti- o si ricorre ad altre costruzioni, ad es. in inglese l’antivaccinista non si chiama no-vax ma anti-vaxxer (sostantivo) o anti-vax (aggettivo); chi rifiuta la mascherina è un anti-masker o mask denier.

È comprensibile che no green pass sia stato subito abbreviato in no pass: nelle formazioni di tipo no x il secondo elemento è quasi sempre una parola breve, in genere di una sillaba. Se si prova a leggere a voce alta la forma estesa e quella abbreviata, è evidente perché no pass risulta più efficace di no green pass.

Aggiornamento: è emersa la nuova variante (!) no GP.

Boh vax e ni vax

È invece modellato su no vax un neologismo nato con intento ironico: boh vax, usato per descrivere chi ha dubbi e timori sulla vaccinazione e non sa decidersi se farla (o farla fare, se genitori). L’origine è stata attribuita a Massimo Gramellini ma in realtà è una locuzione già in uso prima del Covid, come documenta il Vocabolario Treccani.

Esempi di titoli recenti:

Immagine di uomo dubbioso e titoli: 1 Non solo “No Vax”. Ecco i “Boh Vax”: il ‘partito’ dei dubbiosi da convincere e vaccinare; 2 Come convincere l’amico “boh-vax”?; 3 Estremisti, disorientati, tribuni: la sgangherata galassia No-vax e “Boh vax”; 4 No vax boh vax e sì vax; 5 Fra No-Vax e Boh!-Vax

Boh vax è un’espressione molto particolare perché boh è un’interiezione, una parte del discorso raramente usata nella formazione di nuove parole. Forse è anche questa peculiarità a rendere boh vax una locuzione efficace, immediatamente comprensibile se si conosce il significato di no vax.

È anche palese che è un esempio di inglese farlocco, volutamente usato ad effetto e pensato da italiani per italiani (ma incomprensibile per un madrelingua inglese). Il ricorso a un’interiezione conferisce una connotazione ironica ma restringe l’uso a una comunicazione informale – in contesti non connotati si preferisce gli indecisi. 

In opposizione ai no vax, i favorevoli al vaccino diventano sì vax, e così gli indecisi tra il sì e il no vengono anche descritti come ni vax.

Aggiungo anche poi vax, locuzione usata per prima dalla giornalista  Marianna Aprile per chi nel dubbio procrastina la decisione di vaccinarsi, e alcuni occasionalismi visti sui social e usati come hashtag di commento: #nonoravax, #forsevax, #nonsovax, #mavax ecc.

Aggiornamento dicembre 2021 – Sono apparse le nuove locuzioni no trivax e no booster per chi è vaccinato con due dosi ma non è disposto a fare una terza dose di richiamo, booster per media e istituzioni. 

E in inglese?

Non so se ci sia una parola specifica per chi si oppone alle certificazioni: nei media per ora chi lo fa viene descritto come protesters o demonstrators.

Il dubbioso che non riesce a prendere una decision invece è vaccine hesitant (sia aggettivo che sostantivo), espressione che può essere usata in qualsiasi contesto. In ambito scientifico si discute di vaccine hesitancy, che si ritrova anche in italiano nel calco esitazione vaccinale.

Infine, una nota su green pass, espressione nata in Israele che ci è stata imposta dai media italiani e che sempre più spesso è abbreviata in GP. In inglese non si usa e, a seconda del paese, si preferiscono espressioni come health pass, vaccine pass, vaccine passport, Covid passport, [special] virus pass ecc. In riferimento alla certificazione europea viene usato il nome ufficiale, EU Digital COVID Certificate.

immagine del cosiddetto green pass con le diciture “Certificazione verde COVID-19” e “EU Digital COVID Certificate” (non è verde!)

Solo se le notizie riguardano l’Italia si trovano occorrenze di green pass, di solito però tra virgolette o con chiarimenti come ad es. […] a so-called green pass, an extension of the European Union’s digital Covid certificate,

Concludo ribadendo che In inglese l’antivaccinista non si chiama no-vax ma anti-vaxxer (sostantivo) o anti-vax (aggettivo); chi rifiuta la mascherina è un anti-masker o mask denier.


Aggiornamento 2023 – Il neologismo americano Novid, nome informale che identifica una persona che non ha mai contratto il Covid (“no Covid”), è un’ulteriore conferma che in inglese le espressioni di tipo no x non descrivono chi è contrario a qualcosa.


Vedi anche:
Inglese farlocco: free vax (con miniraccolta di neologismi di protesta)
Inglese farlocco: no-tamp
Nuovi negazionisti (non solo del Covid)