Una schermata dell’app dei servizi pubblici IO di Nexi (servizi di pagamenti digitali) da un tweet di @AndRinal:
L’annuncio riguarda il Super Cashback, il rimborso di stato destinato a chi totalizza il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento nel primo semestre del 2021.
Nel testo risalta l’insolito verbo transare. Anche senza averlo mai incontrato prima, grazie al contesto si riesce comunque a capire che qui va interpretato come fare un pagamento (una transazione commerciale).
Non è però questo il punto: mi colpisce ancora di più l’incapacità di chi ha scritto il testo di rendersi conto che transare è una scelta lessicale inadeguata per una comunicazione rivolta indistintamente a tutti gli utenti. Un caso di “maledizione della conoscenza”?
In questo esempio infatti transare è un tecnicismo usato solo in ambiti ristretti, oltretutto con un significato diverso da quello, altrettanto settoriale, con cui è più conosciuto.
Transare nel linguaggio burocratico
I principali dizionari registrano il verbo transare come specifico del linguaggio amministrativo e burocratico, dove viene usato con il senso di transigere, ossia evitare una lite venendo a reciproche concessioni. Esempio d’uso: le parti sono disposte a transare. Nell’uso giuridico e burocratico transazione ha infatti il significato di “contratto o accordo concluso tra le parti di un rapporto su cui è sorta o sta per sorgere controversia”.
Transare nel linguaggio finanziario e commerciale
Nell’esempio iniziale invece transare il maggior numero di volte rimanda a un’altra accezione di transazione, un’operazione di compravendita fatta con un pagamento elettronico.
Non so stabilire se questa accezione di transare, registrata solo nel GRADIT, nasca come
1 un’interpretazione errata del verbo burocratico oppure
2 una sua inconsapevole risemantizzazione.
Retroformazioni
Nel caso 2 il verbo transare è quasi sicuramente un esempio di retroformazione: la formazione di una parola nuova ottenuta da una parola già esistente attraverso la cancellazione di elementi interpretati erroneamente come affissi.
Transare in questa accezione finanziaria è fatto derivare da transazione sul modello di verbi e sostantivi come ad es. valutare ➝ valutazione, saturare➝ saturazione, quotare➝ quotazione. Qui però transazione non ha origine da un ipotetico verbo transare ma è un calco dell’inglese transaction – operazione commerciale o finanziaria, in particolare di compravendita.
Anche l’accezione burocratica di transare è una retroformazione, ma in questo caso deriva da transatto, participio passato del verbo italiano transigere. In questo ambito il sostantivo transazione (“contratto”) arriva invece direttamente dal latino tardo transactio -onis, a sua volta da transactus participio passato di transigĕre nel senso di “venire a un accomodamento”.
Vedi anche:
► Il cash di supercashback
► Retroformazione: *redarre (con altri esempi)
Etimologia e definizioni (adattate): vocabolari Treccani e Devoto-Oli
gigi:
Il mio non è un commento riferito al post in particolare, ma al sito in generale: cercavo qualcuno che si fosse accorto dell’uso distorto dell’inglese – e non solo – da parte dei mezzi di comunicazione in Italia, ed eccomi qua. Sono stato felicissimo, ad esempio, di leggere la discussione sul recovery f(a)und o sull’uso del termine processare. Come prima visita, devo dire, sono molto soddisfatto. E, infine, colgo l’occasione per sfogare un mio risentimento nei confronti del termine report: è ormai vietato dire rapporto o resoconto, bisogna dire report, con l’accento sulla “e”, peraltro. E, a volte, capita di sentire anche il termine “riportato” per intendere riferito. E mettiamo pure da parte l’uso di supportare o di interfacciarsi (l’elenco sarebbe lunghissimo). Grazie dell’ospitalità e buon lavoro (da remoto, ovviamente).
Licia:
@gigi grazie per il commento. Devo ammettere che anche a me infastidisce l’uso di report in italiano. Per il Devoto-Oli in italiano si usa dal 1990: sono sicura che negli anni precedenti si riusciva benissimo a farne a meno per descrivere rapporti, resoconti e relazioni!