Aggettivi di colore composti: giallo-verde

Dialogo tra due uomini: “Lo chiamano governo gialloverde” “Eppure mi sa che ne vedremo di tutti i colori”
Vignetta: Claudio Cadei*

Maggio 2018: nelle cronache politiche sul potenziale accordo di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega sono molto frequenti le locuzioni governo giallo-verde e premier giallo-verde, con riferimento ai colori che rappresentano i due partiti coinvolti. Si trovano migliaia di occorrenze di giallo-verde, mentre sono alquanto ridotte quelle nell’ordine opposto, verde-giallo.

Ordine dei colori

Come per i binomi lessicali, anche per gli aggettivi di colore composti non c’è una regola per determinare l’ordine dei due elementi ma entrano in gioco tendenze fonologiche, metriche, semantiche e pragmatiche. In questo caso penso sia rilevante anche l’influenza di riferimenti calcistici come giallorosso, gialloblu, biancoverde e neroverde, dove giallo è sempre al primo posto e verde al secondo.  

Grafia e declinazione

Quando gli aggettivi di colore composti sono ancora percepiti come una novità, si tende a scriverli unendo le due parole con un trattino (giallo-verde, per ora la forma prevalente). Se entrano definitivamente nell’uso, si arriva presto alla fusione delle due parole (gialloverde), un processo noto come univerbazione.

In questo tipo di composti solo il secondo aggettivo viene declinato: il governo gialloverde, i ministri gialloverdi.


Aggiornamento 1 giugno 2018 – Mi era sfuggito che in previsione delle elezioni la Lega aveva cambiato colore di riferimento: non è più il verde ma il blu, quindi la combinazione di colori governativi dovrebbe diventare gialloblu. Ne è un esempio il tweet di Matteo Salvini dopo la formazione del nuovo governo:

tweet di @matteosalvinimi: “Confesso, emozionato e felice. #GovernoLega5S #governogialloblu

Anche la copertina del Contratto per il governo del cambiamento sottoscritto da Lega e Movimento 5 Stelle è caratterizzata dai colori giallo e blu.

Nuovo post: Il nuovo governo è pentaleghista o legastellato?

Va registrato anche un altro aggettivo di colore composto ricorrente in politica, rossobruno. Viene usato per descrivere la convergenza tra populismi di destra e di sinistra su idee comuni come antiliberalismo, avversione all’euro e all’Unione europea, sovranismo, atteggiamenti ostili verso l’immigrazione, antifemminismo ecc. Immagino che rossobruno sia stato preferito a rossonero per evitare confusioni calcistiche.

Aggiornamento agosto 2019 – Con le crisi del governo gialloverde (l’aggettivo gialloblu non ha mai preso piede) si discute dell’ipotesi di un’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico e quindi di un potenziale governo giallorosso. Inevitabili le battute con riferimenti al calcio.

Aggiornamento febbraio 2021 – Un altro aggettivo di colore composto per la politica: è giallorosa, apparso nel 2019 per indicare l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico identificato non con il rosso ma con un’alternativa più tenue, il rosa, “che allude a una posizione politica più moderata di quella spesso attribuitagli” (fonte). L’aggettivo è riemerso nel 2021 dopo la caduta del secondo governo Conte per descrivere un’alleanza in parlamento tra M5S, PD e LeU.

Nei commenti qui sotto, i colori delle coalizioni in Germania: Jamaika-Koalition (nero, giallo e verde come la bandiera della Giamaica) e Ampelkoalition (rosso, giallo e verde come il semaforo).


* Non sono ero riuscita a risalire all’autore della vignetta, ricevuta su WhatsApp. Grazie ad Alessandro (cfr. commenti) per avere trovato l’autore.

13 commenti su “Aggettivi di colore composti: giallo-verde”

  1. Monmartre:

    Mi spiace che mi vengano in mente solo esempî con squadre di calcio, ma è piú probabile che ci siano i due colori.
    Ci sono anche i verdeoro del brasile, i nerogialli dell’AIK, gli azzurrogialli del Pescara.
    A Siena ci sono il rosaverde del Drago, il rossogiallo della Chiocciola, il biancoverde dell’Oca (https://www.objectsmag.it/la-grande-bellezza-di-siena)

  2. Licia:

    @Montmartre ma non sono abbastanza frequenti e conosciuti da avere alcun impatto (mentre persino io che non so nulla di calcio ho familiarità con giallorosso e anche gialloblu).

  3. Licia:

    @Alessandro, grazie: quando avevo fatto la stessa ricerca ieri non avevo ottenuto alcun risultato, si vede che la pagina non era ancora stata indicizzata.

  4. Monmartre:

    @Mauro
    L’ho detto che non me ne intendo: ho pensato Carrara e ho scritto Pescara, ma rileggendo la frase non sono stato sfiorato dal dubbio.

  5. Flavia:

    Secondo me, l’ordine dei colori in giallo-verde dipende dal fatto che il giallo – da sempre – è stato percepito come colore primario da cui derivare il verde; un giallo che sfuma nel verde è possibile e come tale è stato definito. Il termine c’era già, non è un neologismo.

  6. Licia:

    @Flavia, in questi nomi però i colori non sono sfumati ma nettamente distinti e spesso alternati, ad es. a strisce verticali.

    @Mauro, dubito! 😀 Invece, visto che vivi in Germania speravo in un commento sull’espressione Jamaika-Koalition!

  7. Anna B.:

    Cara Licia,
    se vuoi il commento sulla Jamaika-Koalition te lo faccio io, è da ieri che voglio scrivere ma non avevo tempo :)!
    In effetti mi ha colpita riflettere su come i colori nella politica italiana e tedesca indichino nella maggior parte dei casi partiti molto diversi.
    I gialli in Germania sono i liberali (anche se ultimamente hanno rielaborato il logo aggiungendo uno strano magenta), i verdi il partito di ispirazione ecologista. E il colore nero tradizionalmente è associato ai partiti democristiani, conservatori, nonostante ormai non sia più presente nel logo. Quando si parlava di Jamaika-Koalition si pensava a una coalizione tra CDU-CSU (cristiano-democratici, neri), FPD (liberali, gialli) e Verdi. I colori sono quelli della bandiera della Giamaica e il settimanale “Die Zeit” aveva anche fatto uscire una copertina molto divertente intitolata “Fluch der Karibik” e ispirata ai film sui pirati dei Caraibi. In alternativa c’è anche la “Ampelkoalition”, la coalizione semaforo, tra socialdemocratici (rossi), liberali (gialli) e verdi. Anche se a livello nazionale non si sono imposte, a livello locale esistono o sono esistite coalizioni del genere.

  8. Licia:

    @Anna, grazie!
    A proposito di colori con significati diversi in paesi diversi, a noi italiani pare curioso che il rosso sia il colore dei repubblicani negli Stati Uniti (e il blu dei democratici) e se non sbaglio qualche anno fa un conduttore televisivo durante una trasmissione sulle elezioni presidenziali USA aveva fatto confusione interpretando erroneamente i risultati perché associava il rosso alla sinistra e il blu/azzurro al centrodestra italiani.

  9. Mauro:

    @ Licia

    Non ho commentato sulla Jamaika-Koalition perché ero convinto che qui sul tuo blog se ne fosse già parlato e considervao superfluo tornarci sopra.
    La memoria deve avermi giocato uno scherzo 🙂

I commenti sono chiusi.