“Thoughts and prayers” dei politici americani

Do something - Paul Kinsella
Vignetta: Paul Kinsella

Dopo i 61 morti e gli oltre 800 feriti della Strage di Las Vegas del primo ottobre 2017 molti politici americani si sono affrettati a dichiarare che i loro thoughts and prayers sono rivolti alle vittime. Negli Stati Uniti “pensieri e preghiere” è da tempo la frase di circostanza che ci si aspetta dopo massacri, disastri naturali e altri eventi tragici su larga scala.

Cliché e binomio lessicale

La locuzione thoughts and prayers appare spesso nelle vignette satiriche perché è avvertita ormai come un cliché. Succede anche perché è una collocazione, e più precisamente un binomio lessicale: una coppie di parole della stessa categoria grammaticale, unite da una congiunzione, che si presentano in un ordine fisso, determinato da tendenze fonologiche, metriche, semantiche e pragmatiche.

Riferimenti religiosi

Il linguista J. Harbeck ha analizzato gli aspetti che hanno cristallizzato la collocazione preferendola a *prayers and thoughts. Non si trova nella bibbia ma sarebbe comunque riconducibile alla formula "thought, word, and deed" del confiteor (“pensieri, parole, opere) che per Harbeck determina anche l’ordine thoughts and prayers. È una sequenza ordinata dall’interno verso l’esterno: prima si pensa e poi si formula una preghiera che eventualmente potrebbe avere un impatto sul mondo esterno.

Nel caso dei politici americani però molto raramente thoughts and prayers sono seguiti da azioni concrete.

vignetta di Ann Telnaes
Vignetta: Ann Telnaes

Traduzione italiana

I media italiani riportano spesso traduzioni letterali di thoughts and prayers, ad es. “i miei pensieri e le mie preghiere vanno alle vittime”, ma sono frasi artefatte che perdono le connotazioni della frase americana.

Interviene infatti una differenza culturale: in queste circostanze in italiano si esprime vicinanza alle vittime e non ci si aspetta che un laico che ricopre una carica pubblica dichiari anche la propria intenzione di preghiera.

Per lo stesso motivo trovo curioso che molti italiani sui social adottino hashtag del tipo #PrayForX, immancabili dopo ogni evento tragico, come #PrayForVegas. Non me li vedo a esortare pubblicamente alla preghiera persone reali nella vita reale!

Aggiornamento agosto 2018 – In un periodo segnato da disastri con molte vittime, anche in Italia diversi politici e personaggi noti hanno adottato la formula di circostanza americana ma nella forma singolare pensiero e preghiera. Due esempi:

tweet di Matteo Salvini del 21 agosto 2018: Un pensiero alle famiglie e una preghiera per le vittime di questa tragedia in #Calabria.

tweet di Gigi D’Alessio: Sono sconvolto dalle immagini di quanto successo a Genova.

Nuove sensibilità dovute al nuovo corso della politica italiana o imitazione dei modelli americani?


A proposito di frasi di circostanza, Donald Trump è stato molto criticato per avere twittato “warmest condolences” dopo il massacro di Las Vegas. In inglese infatti le condoglianze non sono mai le più calorose ma le più profonde, deepest.

Vignetta americana: Uncle Sam regge tra le braccia un bambino ucciso da arma da fuoco. Si rivolge a Trump: “Maybe, it’ time to tighten gun control measures”. Trump infuriato reagisce urlando “THOUGHTS & PRAYERS!!!”
Vignetta: Stephff

Aggiornamento agosto 2019 – Ennesimo massacro con fucile d’assalto, stavolta a El Paso. Unica novità: Donald Trump ha sostituito la locuzione thoughts and prayers con God be with you all (“Dio sia con tutti voi”), frase che ha suscitato innumerevoli accuse di ipocrisia. 


Vedi anche:

USA: armi, lessico e “gundamentalist” (active shooter, gun rights e altri termini)
Stati Uniti: cos’è un mass shooting? (nuovo post)
School Shooting, pessimo nome itanglese (nuovo post)

In Nuove attività (e neologismi) a Busytown ho descritto l’espressione good guy with a gun, un letimotiv della potentissima lobby americana delle armi, la National Rifle Association. È un’altra frase ripetuta dopo ogni sparatoria di massa: nella dicotomia buoni vs cattivi, l’unico modo di fermare un cattivo armato sarebbe un buono armato (the only way to stop a bad guy with a gun is with a good guy with a gun) e quindi andrebbe armata più gente, anche gli insegnanti a scuola.

Mitragliatore con la scritta GOP (partito repubblicano) e caricatore con frase ripetuta “thoughts and prayers”. Didascalia: “now with an extended magazine”
Vignetta: Mike Luckovich (GOP, Grand Old Party, è il partito repubblicano; magazine è il caricatore)

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