Rai, Expo e i falsi amici foolish e folle

Il 16 ottobre è la Giornata mondiale dell’alimentazione (World Food Day), quest’anno celebrata ufficialmente all’Expo a Milano. In questa occasione diversi canali Rai mandano in onda un documentario intitolato Hungry and Foolish, la grande avventura del cibo.

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Nel sito Rai, Siate affamati, siate folli spiega perché è stato “scelto un titolo che nessuno sa pronunciare” e ovviamente viene fatto riferimento all’ormai notissima frase attribuita a Steve Jobs (ma non sua!). Non ho visto il documentario, ma dalle informazioni disponibili pare che nessuno degli autori si sia reso conto che in inglese foolish non vuol dire folle (demenziale, sconsiderato, in preda alla follia) ma sciocco, stupido, poco ragionevole.

Foolish e folle sono due falsi amici che ho già descritto in “Stay hungry. Stay foolish” in italiano, un post del 2011 che in questi anni ha superato le centomila visualizzazioni!!

Non riesco a capacitarmi dell’interesse costante per questa frase, ma faccio anche fatica a capire l’ammirazione sconfinata per Steve Jobs. A proposito, lo sapevate che prima della sua consacrazione l’aggettivo italiano visionario aveva prevalentemente connotazioni negative? Dettagli in visionary ≠ visionario.

dalla pagina Facebook di Rai Expo: Rai Expo: Hungry and Foolish - La grande avventura del cibo un documentario di Rai.tv:  Isole Svalbard (Norvegia) - Banca Globale del Cibo (a -18°C), creata perché “la paura della fame ci può rendere folli ma, per fortuna, anche visionari.”

Significato primario di visionario in italiano: vittima di allucinazioni visive.
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5 commenti su “Rai, Expo e i falsi amici foolish e folle”

  1. Carlo:

    Penso che se si debba ammirare Steve Jobs non sia per la sua “famosa” frase ma per ben altre capacità.

    P.s. da dove nasce l’espressione che jobs usò nel suo discorso?

  2. Licia:

    @Carlo, dal retro della copertina di una rivista, vedi l’altro mio post, “Stay hungry. Stay foolish” in italiano (l’immagine che trovi è un dettaglio, se fai clic puoi vedere l’intera pagina).

    Sicuramente Steve Jobs era un personaggio fuori dal comune. Era un genio del marketing (la sua enorme capacità di persuasione non a caso era nota come Campo di distorsione della realtà) e posso capire l’apprezzamento, ma non l’ammirazione sconfinata che sfocia in idolatria!

  3. Giovanna:

    A prescindere dal mito Job (in merito al quale mi trovo d’accordo con Licia), trovo interessante soprattutto l’aggettivo “visionario” e la sua connotazione. Non so perché, ma anche a me suggerisce soprattutto significati negativi, non meno del sostantivo “visione”. Mi capita spesso di dover tradurre il sostantivo tedesco “Vision” (nel senso di idea, progetto innovativo da realizzare in futuro), soprattutto in contesti di marketing e pubblicità, e, se possibile, cerco sempre di evitare di renderlo con “visione” perchè secondo me anche in questo caso si tratta di falsi amici, come mostra anche il Treccani http://www.treccani.it/vocabolario/visione/ (infatti anche il significato c., che più si avvicina al tedesco, ha una connotazione negativa ed è quindi inadatto). Ma chissà, forse a forza di usi impropri dovuti a interferenze le parole finiscono per acquistare nuovi significati …

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