È un selfie drone. O forse no.

[testo dell’articolo] Lily: the $499  ‘selfie drone’ that's your personal videographer. The device is capable of flying for 20 minutes, tracking its owner and shooting photos and video footage of them “Camera. Reinvented.” claims the website for Lily, the latest consumer drone to capture people’s attention. Although “selfie drone” seems to be a more popular phrase among the media covering its launch.La parola selfie si fa notare anche per la sua produttività: sta continuando a far nascere neologismi.

Da The Guardian ho scoperto selfie drone, un dispositivo che segue in volo una persona per filmarla o fotografarla (e ottenere dei dronie). 

Il dettaglio che mi ha colpita però non è tecnico ma terminologico: per i media l’apparecchio recensito è un [selfie] drone, mentre i suoi produttori lo descrivono come camera.

Ho cercato dettagli sul sito lily.camera e ho notato che il prodotto viene chiamato sempre con il marchionimo, Lily, e descritto genericamente come camera, anche nelle specifiche tecniche. Solo nella pagina FAQ si trova un’occorrenza di throw-and-shoot camera (si lancia in volo e comincia subito a scattare/filmare). Non viene invece mai usata la parola drone.

Nuovo concetto nuovo termine

Da un punto di vista terminologico, i produttori di Lily hanno fatto un errore. Se si crea un nuovo concetto e si vuole popolarizzarlo, non è sufficiente un marchionimo ma bisogna pensare anche a un termine che lo indentifichi in modo univoco ed efficace e consenta ai potenziali utenti di discuterne e cercare informazioni: camera è troppo generico.

Serve anche una descrizione che evidenzi non solo le caratteristiche essenziali (camera e non drone) ma soprattutto quelle distintive che lo rendono un prodotto innovativo e lo differenziano da concetti simili.

Se non si propone alcun termine, lo faranno altri e c’è il rischio che in questo modo prevalgano caratteristiche meno rilevanti o che banalizzano il prodotto, proprio come è successo con selfie drone, “drone per fare i selfie”.

Vedi anche:

Tendenze nella formazione di neologismi
Mute in Twitter (considerazioni sulla formazione primaria e secondaria dei termini)
Bretelline nasali (un esempio efficace di analisi e formazione primaria)
Da selfie a selfare / selfarsi (la rapida evoluzione del concetto di selfie)

2 commenti su “È un selfie drone. O forse no.”

  1. Alesatoredivirgole:

    Dronie mi ha ricordato (stranamente) il termine Goonies.
    Il “suono” di Goonies mi ha portato poi a chiedermi: perche’ non chiamare Droonies tutti coloro che si fanno immortale e riprendere su Dronie?

    Tonnando a Lily Camera: personalmente l’avrei chiamata “Fly Camera” o, eventualmente, “Lily, the Fly Camera”.

    Augurando buon divertimento al popolo dei Droonies con Lily “The Fly”, saluto. 😉

  2. Licia:

    @Alesatoredivirgole: problema tipico per chi propone nuovi prodotti, la maggior parte dei nomi trasparenti sono già stati usati da qualcun altro…

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