Falsi parcheggi per bebè

immagine che illustra il Baby-park nel sito MAXXI

Il museo MAXXI di Roma propone il Baby-park, un servizio descritto come “alternativa a un tradizionale baby-sitting“, con attività per bambini “dai 4 ai 10 anni”.

Baby-park, o baby parking, è uno pseudoprestito (falso anglicismo) abbastanza diffuso, formato dalla combinazione di due elementi inglesi a cui viene dato un significato inesistente nella lingua originale. È un nome made in Italy: la maggior parte delle occorrenze in rete porta ad alberghi o scuole di sci italiani.

Immagino che park vada inteso come “parco giochi” (in inglese playground) e non come “parcheggio” (ad es. car park) o “zona” (ad es. industrial park).

In italiano baby viene usato con funzione aggettivale, preposto ai sostantivi, con il significato di “da bambino” (forse in origine da baby sitter?) poi espanso per indicare anche “molto giovane” (ad es. baby campione), ma in inglese baby descrive solo i bambini di pochi mesi che non hanno ancora imparato a parlare e camminare, quindi un’età che li esclude dalla maggior parte dei baby park italiani.

In inglese il sostantivo baby con funzione aggettivale indica “da/per neonato” oppure una versione in miniatura di qualcosa (ad es. baby carrots), quindi baby park potrebbe essere inteso come una palestrina decorata con alberi e altri elementi della natura (un “parco per neonati” oppure un “mini parco”).

Come si dice baby park in inglese? Non c’è un unico nome: si può dire supervised [children’s / kids] play area / activity centre / room / area  o anche club o camp.


Nuovo post: Questioni di età (e di ignoranza): baby (uso errato del sostantivo baby in italiano).


7 commenti su “Falsi parcheggi per bebè”

  1. camomilla:

    C’entra solo in parte ma mi viene in mente il sospetto: anche “baby gang” è uno pseudoprestito italiano?

  2. Licia:

    @camomilla, sì, e anche baby manager, baby boss e baby killer (che in italiano è un assassino di giovane età, mentre in inglese verrebbe interpretato come qualcuno che uccide neonati). Si tratta quindi di inglese farlocco e in tutti questi esempi baby è oramai da intendersi come elemento formativo del lessico italiano che porta a locuzioni come baby pensionato, baby lavoratore ecc.

  3. Andrea:

    Senza ironia, secondo me park va inteso come “parcheggio” perché è un posto dove si possono lasciare (“parcheggiare” suona male ma i genitori di bambini piccoli mi possono capire) i bambini e dedicarsi ad altro.
    Non l’ho mai visto usato in posti in cui comunque è prevista la supervisione dei genitori.

  4. Licia:

    @Andrea, e le parole inglesi vanno benissimo per “migliorare” un concetto! 😉

  5. Marco 1:

    ” ma in inglese baby descrive solo i bambini di pochi mesi che non hanno ancora imparato a parlare e camminare”

    Ma Baby Jane, nel famoso film con Bette Davis, in realtà era una bambina relativamente grande, una piccola star che canta e recita. Quindi anche in inglese in certe occasioni/contesti, “baby” può avere un significato più ampio, simile a quello che ha in italiano?

  6. Licia:

    @Marco 1, sì, in altri contesti baby ha anche altri significati, ad es viene usato come vezzeggiativo o per indicare la persona più giovane di una famiglia, ad es. baby sister può essere sia una sorellina appena nata che la sorella più piccola, indipendentemente dall’età.

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