FUN.COOL.

A proposito di pubblicità, E2 (English as a second language) e pronuncia italiana, ecco un esempio appena visto in Linguista per caso. Massimo Arcangeli descrive l’invasione degli anglicismi nei media come fatti di “ordinaria quotidianità filoinglese” e fa notare che:

Pubblicità Suzuki Swift – FUN.COOL. Un’auto così non la presto a nessuno. [a questi esempi]  “se ne aggiungono altri che ordinari non sono. Strizzano l’occhio a chi d’inglese sa quanto basta a pronunciare [sàmmit] e non [sùmmit] un summit, ma ci giocano talvolta scherzi di dubbio gusto. Come in questa recente pubblicità di una nota casa motociclistica e automobilistica giapponese. Chi l’ha pensata, evidentemente, si è voluto rendere simpatico cavalcando l’imperante volgarità”

FUN.COOL. Un’auto così non la presto a nessuno. 

Mi fanno uno strano effetto le pubblicità in inglese farlocco, con giochi di parole pensati appositamente per chi ha solo una conoscenza di base dell’inglese (ma che invece potrebbero sfuggire a chi lo parla davvero e non subisce interferenze dall’italiano). In un commento ipotizzavo che chi ha competenze solo scolastiche dell’inglese ma riesce comunque ad afferrare i giochi di parole si senta in un certo senso gratificato e quindi in sintonia e più attratto dal prodotto proposto.

Cosa ne pensate? 
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Vedi anche: s·nowhere o snow·here, una questione di E2? e Gioco di parole itanglese.

11 commenti su “FUN.COOL.”

  1. Mauro:

    A suo modo però FUN.COOL. è geniale (probabilmente creato da uno col QI sotto 50, ma il risultato rimane a suo modo geniale).

    Saluti,

    Mauro.

  2. Licia:

    @Mauro, non mi convince affatto, ma direi che l’autore merita comunque di essere chiamato creativo.

  3. divin marchese:

    Se fa arricciare il naso ai ben pensanti e alle educande scandalizzate dalla volgavità impevante, be’… non posso che apprezzare. 😛

  4. Marco:

    Non vorrei sembrare bacchettone, ma io la trovo di cattivo gusto e personalmente questa volgarità gratuita in un mondo già tanto volgare mi respinge dal prodotto.

  5. mav:

    L’idea è una di quelle che si pensano da sole, poi vengono dimenticate e ripensate da qualcun’altro.

    Mi ricordo di un uso da parte di Alessandro Bergonzoni almeno una ventina d’anni fa, in uno spettacolo e ripreso in un volumetto della collana Millelire.
    Se non ricordo male Adamo ed Eva venivano mandati al “fresco divertente” (sic)

  6. Licia:

    @divin marchese, ormai siamo talmente circondati dalla volgarità che penso sia molto più trasgressivo non usarla affatto.

    @Paolo, 😀 . Non credo si rendano conto che indossano roba con scritte davvero allucinanti. A proposito di magliette, attraverso il sito Suzuki se ne può ottenere una con la scritta FUN.COOL.: per italiani che vogliono imitare i giapponesi?!? Mi domando se i dirigenti giapponesi di Suzuki sappiano di questa bella trovata italiana. Ho cercato la pubblicità televisiva perché ero curiosa di sapere se calcavano sull’ambiguità della frase e ho scoperto che invece è completamente diverse e addirittura sottolinea la “giapponesità” del prodotto: http://www.youtube.com/watch?v=iR469nawVLk

    @Marco, condivido in pieno.

    @mav, forse quella del nostro creativo non era tutta farina del suo sacco?!?
    Ho un’ammirazione enorme per la capacità di Bergonzoni di giocare con la lingua, che sa sempre fare nel contesto giusto!

  7. lei:

    @licia
    h visto anche io lo spt e il fatto di puntare a qualcosa di diverso mi sembra una nota di merito dei creativi in quanto il gioco di parole divertente in pagina stampa non avrebbe avuto ragion d’essere (e sarebbe stata mera offesa) in tv
    si capiva solo un senso no ?
    non dimentichiamo che la swift è per ragazzi…dai è simpatica
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  8. Licia:

    @lei, però è triste pensare che la volgarità sia la chiave per attrarre i ragazzi.

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