Phrasebook, fraseologia e frasario

Google Translate ha una nuova funzionalità che consente di salvare le traduzioni in una propria raccolta. In inglese si chiama Phrasebook e in italiano Fraseologia.  

Phrasebook - Fraseologia

Terminologia inglese

In inglese la parola phrasebook identifica un prontuario che contiene una selezione di frasi essenziali in una o più lingue straniere.

È una metafora informatica coerente con quelle in uso da decenni nelle interfacce grafiche, basti pensare agli oggetti che si possono trovare su una scrivania, come document, folder (cartella), clipboard (gli Appunti di Windows), notepad (blocco note), calendar, diary, dictionary, e in particolare ai vari tipi di book come address book (rubrica), workbook (cartella di lavoro) e clipbook e scrapbook (contenitori di ritagli e appunti).

My Phrasebook – La mia FraseologiaAnche l’icona che rappresenta il proprio Phrasebook è trasparente: ha l’aspetto di un libro con una stella, il simbolo standard e subito riconoscibile delle raccolte personalizzate (cfr. bookmark in Scelte terminologiche: segnalibri e preferiti).

Terminologia italiana

La localizzazione italiana non mi convince del tutto perché l’accezione principale della parola fraseologia è “l’insieme di frasi e locuzioni proprie di un determinato sistema linguistico o di una sua parte” e quindi esclude l’idea di una selezione creata per esigenze specifiche. Inoltre, a differenza di phrasebook, non è associabile un oggetto concreto e manipolabile e perciò non è coerente con le metafore già esistenti.

My Phrasebook – La mia FraseologiaIn particolare, La mia Fraseologia mi fa pensare al repertorio di espressioni che caratterizzano il proprio modo di esprimersi e non a una selezione di traduzioni salvate per riferimento. Per questi motivi credo che frasario nel suo significato di raccolta di frasi sarebbe stato preferibile.

Lavoro terminologico

Un termine come fraseologia può piacere o meno ma è chiaro che non è tra quelli che creano particolari problemi all’utente. Mi è sembrato comunque un esempio utile per ricordare alcune nozioni di base del lavoro terminologico: i nuovi termini non devono essere gestiti singolarmente ma vanno sempre analizzati all’interno del loro sistema concettuale, in modo da assicurare coerenza con la terminologia associata a concetti già esistenti; nel passaggio da una lingua all’altra non vanno ignorate differenze di accezioni e connotazioni che potrebbero prevalere e distorcere la percezione del concetto nella lingua di arrivo; vanno sempre considerati anche eventuali aspetti visivi, come icone e simboli.
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Vedi anche: Metafore e terminologia informatica 2 e Windows 8: da charm ad accesso (un esempio di soluzioni terminologiche diverse in lingue diverse).

4 commenti su “Phrasebook, fraseologia e frasario”

  1. Licia:

    @Nautilus, chissà, forse l’hanno scartato perché alcune parole che terminano in –ario sono associate a oggetti percepiti come antiquati, mentre questa è una funzionalità che deve suggerire innovazione? Mi vengono in mente abbecedario, bollario, breviario, lemmario, lunario, mansionario, prezzario, sillabario ecc. (ovviamente si può controbattere con diario, calendario, dizionario e glossario, ma questi sono tutti oggetti molto comuni e si fa meno caso alla struttura della parola).

    Ultimamente nel linguaggio politico italiano è invece molto produttiva la forma femminile plurale del suffisso, –arie (parlamentarie, quirinarie ecc.). Ne ha parlato Osservatorio delle parole.

  2. Nautilus (Vilnius):

    Uhm, non saprei, ho fatto una verifica su tutte le parole che terminano in “-ario” (prenderò spunto per farci un post a breve), ma complessivamente mi pare di poter dire che l’effetto sia neutro e non indirizzato a un percepito di antico.

    Ho notato che la voce “quirinaria” è stata inerita da poco nel vocabolario Treccani (sezione neologismi) con citazioni tratte dal blog di Beppe Grillo e dall’ANSA).

  3. Licia:

    @Nautilus, anche secondo me frasario non ha connotazioni particolari, ma mi sono tornate in mente le critiche, del tutto fuori luogo, che erano state fatte a Google per il termine cerchie, da molti giudicato antiquato o peggio. Ne avevo parlato in …e circoli e cerchi (con piccola polemica).

    Aggiungo il link a quirinarie e primarie del Portale Treccani. Sarà interessante vedere se e quali altri neologismi in -arie verranno coniati prossimamente. Intanto aspetto il tuo post!

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