Semplificazione dei foglietti illustrativi

Ho appena preso una pastiglia per la gola e ripensando all’ultimo post ho dato un’occhiata al foglietto illustrativo, dove ho trovato un bell’esempio di comunicazione efficace e comprensibile ottenuta senza rinunciare alla precisione della terminologia medica:

xyz è un antisettico del cavo orofaringeo (disinfettante della bocca e della gola), dove svolge una rapida azione battericida (elimina rapidamente batteri e funghi causa di disturbi).

La struttura delle frasi è lineare, è stato scelto un registro neutro e alla terminologia medica è affiancata una spiegazione con parole del lessico generico.

Purtroppo la semplificazione non è ancora la norma, come mostra questo esempio dal “bugiardino” di un farmaco antinfiammatorio:

zwr è indicato per inibire o finanche di sopprimere lo stato infiammatorio, il dolore e l’edema che accompagnano gli stati flogistici acuti e cronici.

A parte i burocrati, c’è davvero qualcuno a cui viene spontaneo usare l’avverbio finanche?
Non oso immaginare come siano descritti i medicinali per malattie gravi.
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Vedi anche: Usabilità e istruzioni (incongruenze nei foglietti illustrativi).

9 commenti su “Semplificazione dei foglietti illustrativi”

  1. Rose:

    Non so se stiano cercando di semplificare i bugiardini. Di sicuro li fanno lunghissimi e con una tale lista di effetti collaterali, da rendere quasi certo l’effetto nocebo, se li leggi.

  2. Licia:

    @Rose, mi sembra che tempo fa ci fosse stata un’iniziativa di qualche ministro della sanità ma non so se sia stata attuata, e comunque non credo si potrà mai rinunciare a tutti i dettagli “scientifici”, come le interazioni e le controindicazioni, quindi sarebbe auspicabile un foglietto che contenga informazioni per i due tipi di utente, chi prescrive il farmaco e chi lo assume. Credo che la priorità dovrebbe essere data ai farmaci di automedicazione (le pastiglie per disinfettare la gola sono un tipico esempio) ma ho appena dato un’occhiata al foglietto della Tachipirina e non ci siamo proprio, ad es. è descritta come analgesico-antipiretico e le controindicazioni iniziano con ipersensibilità al paracetamolo o ad uno quasiasi degli eccipienti

    @Mauro, @Nautilus: ammetto di avere cercato finanche nel vocabolario perché non ero sicura al 100% del significato!


    Ho appena recuperato un articolo del Portale Treccani di qualche anno fa proprio su questo argomento, con molti esempi: Il malato e il bugiardino.

  3. Marco:

    C’è anche un errore di grammatica: “zwr è indicato per inibire o finanche di sopprimere lo stato infiammatorio”. Dovrebbe essere PER sopprimere.
    Sulla semplificazione dei “bugiardini” (parola che ho sempre trovato divertente), ne ho visti parecchi di quelli “semplificati”, che hanno una struttura del tipo “Che cos’è”, “A che cosa serve”, “Come si assume”, ecc., però al di là della struttura non mi sono sembrati molto chiari e in alcuni casi un po’ troppo superficiali nel livello di informazioni fornite.

  4. Rose:

    Buon giorno, Licia. Troppo simpatico l’articolo “Il malato e il bugiardino”, con un’ironia che stupisce in una casa editoriale seria come la Treccani.

    Mi ha incuriosito l’utilizzo dell’immagine, chiaramente un Bacco di Caravaggio e così ho scoperto che trattasi del Bacco della galleria Borghese, detto anche “Bacchino malato”.

    “Alcuni studiosi hanno teorizzato che il Bacchino sia un autoritratto del pittore, dal momento che è stato dipinto dopo la sua guarigione da una malattia (…) Probabilmente Caravaggio eseguì il dipinto osservando se stesso allo specchio per analizzare e ripodurre al meglio la realtà naturale. Le imperfezioni del corpo umano non sono per nulla attenuate, anzi Caravaggio sottolinea col pallore del volto e il colore bluastro delle labbra, la malattia.”

    http://it.wikipedia.org/wiki/Bacchino_malato

    Scusa la divagazione, Licia. Questi particolari delle opere d’arte mi affascinano sempre. 😀

  5. Licia:

    Grazie a tutti per i commenti. Credo sia molto difficile conciliare due esigenze opposte, informazione divulgativa e informazione scientifica, in poco spazio e senza incorrere in semplificazioni che potrebbero essere pericolose per l’utente finale. Il formato domanda-risposta potrebbe essere efficace però, come fa notare Marco, dalla scarsa casistica a mia disposizione anche a me sembra molto migliorabile.

  6. Mauro:

    @ Marco

    A me sinceramente la frase suonerebbe al meglio così: “zwr è indicato per inibire o finanche sopprimere lo stato infiammatorio”. Senza né DI, né PER.
    Comunque grammaticalmente hai ragione: DI è assolutamente sbagliato. PER solo una ripetizione che appesantisce la frase, non un errore.

    Saluti,

    Mauro.

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